1. Originali
Ecco come sono i discepoli di Gesù: sono originali! Non sono fotocopie (cfr. san Carlo Acutis). Sono originali. Se molti si lasciano trascinare da quello che fanno tutti, loro, i discepoli di Gesù, sono originali: decidono di fare quello che è bene e di evitare quello che è male. Se molti pretendono di essere serviti, in casa e fuori casa, loro, i discepoli di Gesù, sono originali: sono contenti di rendersi utili e si fanno avanti per servire. Se molti vivono il tempo come un perditempo e vivono la domenica come una giornata buttata via, loro, i discepoli di Gesù, sono originali: vivono il tempo come un’occasione e la domenica come un giorno benedetto per incontrare Gesù nella celebrazione della Messa e nel vivere contenti con coloro che amano. Se molti quando sono feriti e offesi cercano il momento “per fargliela pagare”, loro, i discepoli di Gesù, sono originali, perdonano e cercano il modo per correggere chi è violento o prepotente.
Come suggerisce san Paolo a Timoteo: «Evita le favole profane, roba da vecchie donnicciole. Allenati nella vera fede, perché l’esercizio fisico è utile a poco, mentre la vera fede è utile a tutto, portando con sé la promessa della vita presente e di quella futura».
2. Fiduciosi
Sono originali anche perché sono fiduciosi, mentre sembra diffuso un gran malumore e una tremenda disperazione.
Sono fiduciosi, non perché non si spaventano per le cose terribili che succedono, ma perché credono in Gesù e con lui sanno di poter attraversare tutte le tempeste. Sono fiduciosi, non perché non vedono che ci sono troppe cose sbagliate, ma perché credono che, con il dono dello Spirito Santo, le cose rotte si possono aggiustare e le cose sbagliate si possono correggere. Sono fiduciosi, non perché non sanno che la morte arriva, prima o poi, per tutti, ma perché sono certi che Gesù è risorto e con lui risorgeremo.
3. Diventare adulti
Sono fiduciosi anche perché desiderano diventare adulti. Anche se spesso gli adulti si lamentano di tutto, i discepoli di Gesù desiderano diventare adulti perché vogliono mettere a frutto le cose belle che hanno dentro e la voglia di essere felici e di rendere felici che portano in cuore.
Desiderano diventare adulti, cioè vivono la vita non come una confusione incomprensibile, ma come una vocazione affascinante: sanno di essere chiamati ad amare e di esserne capaci, per grazia di Dio. Desiderano diventare adulti, cioè assumere responsabilità perché hanno voglia di migliorare il mondo, la vita propria e altrui. Desiderano diventare adulti, perché sanno che non si può rimanere sempre ragazzi che si sentono dire: sei troppo giovane per questo e per quello. Non sono troppo giovane: ho l’età giusta per decidere di diventare adulto.
Ecco la grazia del Giubileo della Speranza: siamo benedetti da Dio e perciò possiamo essere originali, essere fiduciosi, desiderare di diventare adulti.

