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Essere preti, nelle ore del buio

Funerale di don Fiorenzo Mina, Cavaria - 23 aprile 2024

23 Aprile 2024

1. A mezzogiorno si fece buio su tutta la terra (Mt 27,45)

Essere là nelle ore del buio in pieno giorno.
Essere là, nelle ore in cui si oscura il sole e perde gusto la vita e si smarrisce il pensiero. Essere là quando non ci sono più parole da dire, ma solo gemiti, non più preghiere, ma grida, non più attese, ma un disarmato consegnarsi.
Essere là, quando si fa buio mentre dovrebbe esserci il sole, mentre irrompe la morte, mentre è ragionevole aspettarsi la vita.
Abitare le ore del buio.
Le ore del buio avvolgono tutta la terra. Il sole si oscura a mezzogiorno per i santi e per i peccatori, per quelli che passano sotto la croce di Gesù per deriderlo e quelli che stanno sotto la croce per tenere fisso lo sguardo su colui che è stato trafitto, quelli che fanno battute stupide anche delle ultime parole del condannato e quelli che ascoltano le ultime parole e si uniscono all’ultima preghiera.
Per tutti c’è un mezzogiorno in cui si fa buio su tutta la terra.

 

2. I preti, sono là, con tutti, come tutti nelle ore del buio.

Anche i preti sono là nelle ore del buio.
I preti abitano le ore del buio e come uomini che si riconoscono crocifissi con Gesù, si affidano all’amico incontrato nella giovinezza, seguito con entusiasmo e con sacrificio, si affidano al Signore che li ha mandati a preparare la Pasqua, si affidano al Signore in quelle ore del buio come i servi fedeli che aspettano il ritorno del Signore, si affidano senza la pretesa di privilegi, ma con l’umile consegnarsi di tutti i poveri peccatori: Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno (Lc 23,42).
I preti abitano le ore del buio e come il discepolo amato, come i discepoli professano la loro fede e perciò sanno vedere il velo del tempio che si squarcia e ricevono la rivelazione della verità di Dio: nel fallimento si riconosce il compimento perché Gesù muore per amore; nell’umiliazione si riconosce la gloria di Dio, perché questa è la gloria di Dio, l’amore che rende capaci di amare come Gesù ha amato, cioè lo Spirito Santo; nel corpo crocifisso, nel sangue versato si riconosce il sacrificio della nuova ed eterna alleanza. Ecco che cosa fanno i preti nelle ore del buio: celebrano la Messa.
I preti abitano le ore del buio, insieme con Gesù. Cioè pregano. Pregano i salmi del servo che grida: fino a quando, fino a quando Signore? Pregano i salmi dell’invocazione straziante: Dio mio, Dio mio perché mi hai abbandonato? Pregano con le parole della confidenza: Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito.
I preti abitano le ore del buio, insieme con tutti i fratelli e le sorelle. Sono ministri della consolazione. Cercano di stare vicini a coloro che sono nella prova. Non sanno come guarire, ma invocano la guarigione. Non sanno come allontanare la morte, ma credono e predicano che la morte è stata vinta e che Gesù è risorto perché tutti i figli di Dio vivano nella speranza della risurrezione. Non sanno che cosa dire, avvertono che anche le parole possono essere un fastidio per chi soffre e abita nelle ore del buio. Che cosa possono fare? sono là anche loro, non hanno niente da dire, niente da dare se non la benedizione del Signore e il pane della vita eterna e l’unzione del sollievo.

 

3. Don Fiorenzo

Celebriamo in questo momento la rivelazione che don Fiorenzo ha ricevuto quando si è squarciato per lui il velo del tempio e tutto è diventato luce.
Si può dire di don Fiorenzo che è un prete di quelli che stanno là sotto la croce nelle ore del buio.
È stato vicino a persone che hanno visto farsi buio nel pieno del giorno, i carcerati, i malati, le molte persone in pena che i parroci incontrano nelle loro comunità.
Ha attraversato lui stesso ore buie nei tempi della malattia quando era a Gesù a Nazaret, in Milano, quel buio che irrompe quando ci sia aspetta che sia mezzogiorno, piena luce.
E in questi mesi ha visto farsi buio su tutta la terra fino all’ora estrema, quando tutto è diventato luce.
Lo accompagniamo ora con la preghiera riconoscente e affettuosa e gli chiediamo di stare ancora con noi quando vengono per noi le ore del buio: ci parlerà della rivelazione che ha ricevuto quando il velo si è squarciato e il fianco di Cristo è stato trafitto, ci parlerà della gloria di Dio che avvolge con la sua luce tutte le vite e tutte le cose.