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E formare per sé un popolo puro

Solennità dell’Epifania del Signore, Milano, Duomo – 6 gennaio 2024

6 Gennaio 2024

1. Che cosa avviene?

Che cosa sta avvenendo sulla nostra terra? Quali sono le cose importanti e quelle meno importanti? Basta il clamore e la ripetizione per far sapere quali sono le novità?
Che cosa sta avvenendo?
Ecco, nelle contraddizioni sconcertanti e nelle cattiverie terribili, nelle tragedie incalcolabili e nelle sofferenze tremende che gli uomini si impongono gli uni agli altri, noi non siamo abbattuti come coloro che non hanno speranza.
Noi professiamo oggi la nostra certezza: Dio continua a compiere la sua opera.
Questa festa è tutto un invito a guardare: alza gli occhi intorno e guarda, … allora guarderai e sarai raggiante (cfr Is 1,1-6, prima lettura); è apparsa la grazia di Dio (Tt 2,11, seconda lettura); abbiamo visto spuntare la sua stella … al vedere la stell, provarono una gioia grandissima … entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono (Mt 2,1-11, vangelo).
Ecco che cosa avviene: Dio continua a compiere la sua opera.

 

2. Ecco, io vedo…

Accogliendo il comando del profeta, chiedendo luce dentro le tenebre che ricoprono la terra, volgendo lo sguardo all’apparire della grazia di Dio, io vedo compiersi l’offerta di Gesù, che ha dato sé stesso per noi, per riscattarci dall’iniquità e formare per sé un popolo puro che gli appartenga.
Ecco io vedo formarsi il popolo puro, il popolo santo di Dio.

Ecco, io vedo popoli da lontano, sapienti da oriente, figli e figlie di Dio, di ogni lingua, tribù e nazione. Ecco il popolo puro che Gesù si ha acquistato con l’offerta di sé, versando il proprio sangue, è una Chiesa dalle genti, un popolo radunato non per essere un esercito che per essere efficiente deve essere disciplinato e quindi che tutti rinuncino alla loro originalità. La Chiesa dalle genti è una comunione accogliente che preferisce la difficoltà di intendersi nella pluralità delle lingue all’uniformità della omologazione perché tutti dicano la stessa cosa. Il popolo che è accogliente con tutti e apprezza il dono di ciascuno è unito perché è in cammino nella medesima direzione, segue il segno di Gesù, e vive la grandissima gioia di vedere la sua stella.
Vedo la Chiesa dalle genti.

Ecco, io vedo il popolo puro che vive in questo mondo con sobrietà, giustizia e pietà. È gente che vive nel santo timor di Dio, che distingue il bene dal male, che non si lascia convincere che l’ingiustizia, l’imbroglio, la furbizia siano convenienti e che l’avidità sia una virtù e che la ricchezza, l’apparenza, il prestigio mondano siano valori per cui vale la pena di sacrificare la coscienza, il pensiero, gli affetti. Il popolo puro vive nella sobrietà, rifugge dall’ambizione, cerca di vivere con dignità, anche se non può permettersi quello che sembra obbligatorio per essere ammirato dagli altri ed essere utili come consumatori insaziabili.

Ecco, io vedo il popolo puro che vive con lealtà il rapporto con le istituzioni di questo mondo, sottomessi alle autorità che governano. Il popolo puro è composta da buoni cittadini, gente seria, che ha a cuore il bene comune. Non riesce ad avere stima di tutti i politici, ma non trova nella mediocrità o inaffidabilità delle persone una ragione per screditare l’istituzione. Il popolo puro non riesce a provare simpatia per tutti, né può approvare le scelte sbagliate e i comportamenti ingiusti, eppure preferisce incoraggiare al bene, essere esemplare nella coerenza, piuttosto che incrementare il risentimento e aggredire con asprezza. Perciò coloro che in ogni parte della terra si sentono riuniti nel popolo puro si ricordano di essere pronti in ogni opera buona, di non parlare male di nessuno, di evitare le liti, di essere mansueti, mostrando ogni mitezza verso tutti gli uomini (Tt 3,1-2).

Ecco io vedo il popolo puro che abita il presente, ma non teme il futuro, che si impegna con tutte le sue possibilità e inadeguatezze per rendere abitabile la terra, ma non ritiene di avere in questa terra la sua abitazione definitiva, piuttosto vive nell’attesa della beata speranza e della manifestazione nella gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo (Tt 2,13). Il popolo che Gesù si è acquistato con il suo sangue percorre la terra seminando speranza.

Ecco io vedo il popolo puro che abita il presente, che abita la terra e vorrebbe accogliere tutti perché la sua vocazione è quella:
– di essere Chiesa dalle genti,

– vivere nella sobrietà,
– non disprezzare le istituzioni,
– camminare nella speranza.

Look! I see the people of God, mankind gathered by the Lord,
people called to be Church from every people
people living temperately, justly, and devoutly
people respectful toward the institutions
hopeful people

Mira! Yo veo el pueblo de Dios, de los que son llamados por el Senor,
el pueblo que es la Iglesia reunida de todos los pueblos
el pueblo que vive en sobriedad, justicia y piedad
el pueblo que respeta a las autoridades
el pueblo que aguarda la feliz esperanza de la manifestacion de nuestro gran Dios y Senor.