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Riconoscendo la grazia (Gal 2,9)

90° Anniversario dedicazione chiesa parrocchiale, Lonate Ceppino, Parrocchia Santi Pietro e Paolo - 17 novembre 2023

17 Novembre 2023

1. Smarriti e dispersi

Dove stiamo andando? Che cosa sta succedendo? Che cosa dobbiamo fare?
Molti sono smarriti. Le notizie invadono le nostre parole, i nostri pensieri, che ci inseguono in ogni momento del giorno e della notte, che fanno giungere da ogni parte del mondo allarmi e spaventi. Le cattive notizie, di cui tutti sembrano tanto appassionati, lasciano smarriti. Forse anche gli adulti i papà e le mamme non sanno più che cosa dire ai più giovani, quali sono i valori per cui valga la pensa di vivere, di metter su famiglia, di avere figli. In un mondo così, che cosa si deve fare?
Forse anche i giovani si trovano sconcertati di fronte alla vita. Si domandano: ma io sono capace di vivere? sono capace di amare? Merito di essere amato? Sono all’altezza della scuola che frequento, del lavoro che vorrei?
Nello smarrimento sembra che ciascuno cerchi le sue risposte. Alcuni inseguono ideali fantastici: io vorrei essere come quel personaggio che ha fatto tanti soldi… Alcuni si chiudono nel loro quotidiano senza pensieri, senza domande, senza speranze … Alcuni si rinchiudono nella loro solitudine e nei loro sogni … alcuni si mettono in gruppo e in bande per combinare guai … L’impressione è che la società si frantumi in tanti mondi separati.
Smarriti e dispersi.

 

2. Io ti dico: tu sei Pietro.

In questo contesto di smarrimento e di dispersione chi ascolta la Parola di Dio si incontra con la rivelazione che non siamo frammenti anonimi, precari, insignificanti in un mondo confuso e disperato, ma siamo chiamati per nome.
L’esperienza di Pietro è straordinaria, unica.
Ma in realtà ogni vita può essere raccontata così. Gesù ha chiamato dodici uomini qualsiasi, li ha chiamati per nome. E questi dodici uomini mediocri quando hanno riconosciuto Gesù hanno anche sentito la parola che li ha chiamati, e hanno riconosciuto se stessi.
Viviamo di una vita ricevuta. Non quindi soltanto un progetto, una ambizione, uno sforzo per sopravvivere e stare meglio. Ma un incontro che ci rivela chi siamo.
Il nome con cui Gesù ci chiama rivela che Gesù ha stima di noi, che vuole che noi stiamo con lui, che conosce e comprende le nostre debolezze, perdona i nostri peccati, ma continua ad avere stima di noi e continua a rivelarci chi siamo: figli di Dio, amati dal Padre, fratelli di Gesù, partecipi della sua relazione con il Padre.

 

3. Anche i pagani avevano accolto la parola di Dio (At 11,1)

Pietro, chiamato per nome da Simone a Pietro, riceve la sua missione: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa.
Paolo, chiamato per nome da Saulo a Paolo, riceve la grazia e la missione di annunciare il Vangelo a coloro che non appartengono al popolo di Israele.
La missione di coloro che sono chiamati è quella di offrire una parola, una testimonianza che raduni coloro che sono dispersi, che non sanno dove andare, che non sanno quale futuro li aspetti.
All’umanità è rivelata quello che Dio vuole, quale sia il desiderio di Dio per tutti coloro ai quali è stato dato il dono della vita: la vocazione dell’umanità è di diventare una fraternità.
La Chiesa è la convocazione di coloro che riconoscono la grazia di vivere di una vita ricevuta e si mettono in cammino per radunarsi intorno al Signore che li ha chiamati.
Molti non vogliono riconoscere che vivono di una vita ricevuta e preferiscono la solitudine e la disperazione di chi vuole conquistarsi la vita.
Molti non vogliono riconoscere di essere convocati per essere fratelli e sorelle e preferiscono contrapporsi, farsi la guerra, cercare di imporsi sugli altri e di conquistare terre e potere.
La Chiesa resta lì come una casa che invita tutti a entrare, la comunità in cui ciascuno è chiamato per nome e nessuno è presente a caso e nessuno è presente perché lo ha meritato, tutti cono presenti perché chiamati, amati, perdonati.
La Chiesa è lì come una casa in cui la comunità di coloro che hanno accolto la parola desiderano ospitare tutti, desiderano chiamare tutti per costruire una fraternità in cui si lodi Dio per le sue grazie e si pratichi il servizio, gli uni verso gli altri, nel nome del Signore.

La costruzione di una chiesa in un paese è l’offerta di una risposta a chi è smarrito. Dove devo andare? Vieni qui sei atteso, vieni Gesù ti chiama. È Lui la via, la verità, la vita.
La costruzione di una chiesa in un paese è l’offerta di un invito a coloro che sono dispersi. Che cosa devo fare? vieni, entra nella comunità e costruisci la fraternità con la grazia dello Spirito Santo.