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Rallegrati!

Peregrinatio Mariae, Milano, Parrocchia Madonna di Lourdes - 11 novembre 2023

11 Novembre 2023

1. Il saluto sconcertante.

Nella casa di Nazareth l’angelo di Dio si presenta con un saluto sconcertante: rallegrati.
Nella preghiera dei devoti si ripete e si ripete e si ripete: rallegrati, “ave, Maria!”
I devoti, a quanto pare, non ci credono molto. Ascoltano e ripetono le parole, l’invito alla gioia, il saluto della gioia, ma sono tristi.
Se poi qualche angelo di Dio cerca di dire sul serio l’annuncio sconcertante i devoti tristi rispondono: come faccio a rallegrarmi? Ho buone ragioni per essere triste: qui va tutto male. Guarda in che mondo siamo, guarda che cosa capita, considera la mia salute, considera come vanno le cose in casa mia, nel mio ufficio, nel mio condominio. Non ho forse buone ragioni per essere triste. Come fai a dirmi rallegrati? Ma tu da dove vieni?

 

2. “l’angelo Gabriele fu mandato da Dio…”

E infatti il saluto sconcertante è rivolto a Maria dell’angelo di Dio. Forse alcuni pensano che Maria abitasse nel paese delle favole, dove tutti erano felici e contenti, in un mondo perfetto.
Invece Maria abitava a Nazaret, quel paese da cui non viene niente di buono (da Nazareth può venire qualche cosa di buono? cfr Gv1,46).
Eppure l’angelo saluta Maria con l’annuncio dell’esultanza.

 

3. L’angelo di Dio s’aggira nella città.

L’angelo di Dio si aggira nella città e si avvicina alla gente devota e triste: rallegrati!
L’angelo di Dio si aggira nella città e si avvicina alle solitudini in preghiera: rallegrati!
L’angelo di Dio si aggira nella città e si avvicina alla brava gente che fa una vita complicata: rallegrati!
L’angelo di Dio si aggira nella città e si avvicina ai volontari, agli operatori della carità: Rallegrati!
L’angelo di Dio si aggira nella città e si avvicina ai papà e alle mamme che hanno tante buone intenzioni e hanno tante preoccupazioni: Rallegrati!
L’angelo di Dio si aggira nella città e si avvicina alla nostra porta, alla inquietudine di ciascuno di noi: rallegrati!

 

4. Da dove vieni tu, angelo di Dio? da dove viene la tua gioia?

La gioia viene da Dio: il Signore è con te
Non cercare altrove, non credere a chi vende allegria, eccitazioni, distrazioni, piaceri.
Dio solo conosce il segreto della gioia: vi ho detto queste cose, perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.
La gioia viene dal dare gioia: Maria entra nella casa di Elisabetta e la casa si riempie di gioia. Magnificat: il mio spirito esulta in Dio mio salvatore.
La gioia viene dalla speranza invincibile: la morte è stata vinta, Gesù è risorto, il primogenito dei risorti e noi tutti risorgeremo.
La gioia viene dal compiere le opere di Dio:
Lo spirito del Signore Dio è su di me, perché il Signore mi ha consacrato con l’unzione; mi ha mandato a portare il lieto annuncio ai miseri, a fasciare le piaghe dei cuori spezzati, a proclamare la libertà degli schiavi, la scarcerazione dei prigionieri, a promulgare l’anno di grazia del Signore, per consolare tutti gli afflitti, (cfr. Is 61,1s). Il mondo non si aggiusta con una parola magica, in un istante, né Dio opera secondo una immaginazione fantastica. Piuttosto suscita in ogni parte della città vocazioni a compiere le opere di Dio.