E’ la prima lettera pastorale del cardinal Martini quale vescovo di Milano. In essa il Cardinale chiede di sapersi staccare un po’ dalle urgenze e dall’affanno del quotidiano per ritrovare, nel silenzio davanti a Dio, le dimensioni profonde del vivere umano e cristiano. Nella preghiera personale e nel silenzio ogni uomo può trovare la sua identità personale. E’ un invito affinché l’uomo, nel silenzio e nella contemplazione, ritrovi se stesso, non si limiti ad aggiungere qualche pratica religiosa in più alla propria esperienza di cristiano. Da questa lettera pastorale parte l’iniziativa delle Scuole di preghiera.