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«Cinque erano sagge»

Pontificio Istituto Ambrosiano di Musica Sacra – Inizio Anno Accademico 2025/2026, Milano, Parrocchia Santa Maria Incoronata - 12 novembre 2025

12 Novembre 2025

1. Una delle vergini sagge si chiamava Umile

Ha la consapevolezza del proprio valore e del proprio limite. C’è un brivido di emozione nell’essere convocata per andare incontro allo sposo. Sa il proprio limite e quindi si organizza con cautela, si attrezza con l’olio necessario per una lunga attesa. Sa, infatti, che non tocca a lei decidere i tempi e i modi dello sposo; piuttosto si mette in disparte ed aspetta: sa che lo sposo arriverà e sarà una festa.

La sua saggezza sta nella considerazione realistica di sé e della situazione. È umile e servizievole, ma non può dare parte del suo olio alle vergini stolte: verrebbe a mancare anche per la sua lampada.

Umile comincia l’Anno accademico al PIAMS con la fierezza di essere ammessa ed insieme con la consapevolezza di non essere maestra, ma solo un desiderio ed una disponibilità ad imparare.

 

2. Una delle vergini sagge si chiamava Tenace

La lunga attesa non la stanca, né la scoraggia. È volitiva e si impegna. Sembra non avvertire troppo le fatiche, anzi accetta volentieri il lavoro e se necessario anche il super lavoro. Le sconfitte non l’abbattono: ne soffre, ma ne fa motivo per correggersi. Non sopporta quelle che si lamentano e non fanno altro che seminare malumore. Le rimprovera: “Basta lamentarsi, mettiamoci all’opera!”.

Si alza alla mattina e saluta il nuovo giorno come un tempo amico del bene e può continuare il suo servizio fino a tardi. È energica e generosa, ma non può dare parte del suo olio alle vergini stolte: non è tanto comprensiva con le stupide.

Tenace comincia l’Anno Accademico con la consueta buona volontà. Sa che i risultati non arrivano subito, ma è disponibile a impegnarsi fedelmente e intensamente.

 

3. Una delle vergini sagge si chiamava Allegra

È una donna contenta. Quando c’è lei sembra che il mondo sia più colorato. È contenta di incontrare le altre e sta volentieri con loro: sa raccontare storie divertenti e rende allegre anche le altre. Aspetta lo sposo con una specie di festosa irrequietezza. Non importa se tarda: sarà bello entrare con lui alla festa. Anche dopo momenti faticosi, in situazioni di tensione, Allegra sorride e canta, ridimensiona i problemi e diffonde fiducia.

Allegra prova simpatia per tutti, ma non può dare parte del suo olio alle vergini stolte: è allegra ma non sciocca. Anche nel dire di no, però, sorride.

Allegra comincia l’Anno Accademico e sorride e canta. È contenta di essere presente e distribuisce un po’ di allegria a tutti, tutti i giorni.

 

4. Una delle vergini sagge si chiamava Geniale

Geniale è una donna fantasiosa, creativa, ha una innata capacità di inventare cose, impara in fretta e anche sa ricreare a modo suo quello che ha imparato. Non sta troppo nelle regole, ha sempre fretta di passare alla sfida successiva. Non è troppo precisa. Ma le sue creazioni incantano.

Geniale talora è concentrata come se stesse ricevendo un messaggio da misteriose lontananze, talora è esuberante con la semplicità dei bambini entusiasti del gioco, talora è tormentata da una specie di struggente desiderio di esprimere il fuoco di un’intuizione e dal non riuscire a farsi capire, apprezzare. Geniale è talora anche distratta e non può dare parte del suo olio alle vergini stolte: non è capace di ascoltare suppliche e piagnistei.

Geniale comincia l’Anno Accademico come chi ha trovato finalmente una tastiera da suonare, un canto da eseguire per dare voce ad un’intima esultanza.

 

5. Una delle vergini sagge si chiamava Preghiera

Vive l’attesa dello sposo pregando che non gli sia successo niente: ha tanto desiderato di incontrarlo. Anche se lo sposo tarda a venire, lei non si addormenta, piuttosto s’immerge in un intimo raccoglimento come se la stesse chiamando.

Non è di troppe parole: se non ha niente da dire, tace e si raccoglie in un silenzio intenso. Non sopporta le chiacchiere, i pettegolezzi, le mormorazioni. Anche delle cose che non vanno bene fa motivo per intercedere e invocare la benedizione di Dio. Preghiera è sensibile e compassionevole. Non può però dare parte del suo olio alle vergini stolte, perché teme che sia uno sperpero e che a metà della festa la sua lampada si spenga: lo sposo sarebbe triste se non ci fosse la luce di Preghiera.

Preghiera comincia l’Anno Accademico in raccolta confidenza con lo sposo e per lei il canto, la musica, il silenzio sono linguaggi desiderati per fare festa per lo sposo che viene.