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«Bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna»

Festa dell’Esaltazione della Santa Croce. Settimana del Crocifisso, Castano Primo, Parrocchia San Zenone - 1° ottobre 2025

1 Ottobre 2025

1. I morsi dei serpenti brucianti

I serpenti brucianti mordevano la gente con un veleno che bruciava la vita. Con quale veleno mordevano i serpenti brucianti?

I serpenti brucianti iniettavano e continuano a iniettare il veleno che si chiama frenesia. Il veleno rende frenetici, impossibile stare fermi, inseguire tutto quello che si deve fare e pretendere di essere all’altezza di tutte le prestazioni: assicurare ai figli tutto quello che desiderano con genitori e nonni ridotti al servizio taxi, lavorare a tutti gli orari e correre anche quando si può andare lentamente, lamentarsi dello stress e non tollerare di avere qualche ora libera e tranquilla. Ci sono alcuni che sono morsi dal serpente bruciante della frenesia.

I serpenti brucianti iniettano il veleno della confusione. Il veleno rende confusi, non si sa più che cosa fare, non si sa che cosa dire, è proibito proibire però è proibito permettere tutto. Le notizie sono talmente rapide e numerose che non si può distinguere il vero dal falso e non si sa chi ha fatto che cosa. La vita è sconcertante e non si sa più che cosa pensare, non si vede che cosa si possa sperare. La confusione paralizza i pensieri e le scelte.

I serpenti brucianti iniettano il veleno dell’ansia. Ogni notizia spaventa, ogni situazione è vissuta come una preoccupazione, ogni prestazione, ogni visita medica, ogni incontro imprevisto procurano agitazione. Ogni persona vicina è chiamata a rassicurare a voce, per telefono, tenendo la mano, accompagnando. In ansia per sé stessi, in ansia per gli altri, in ansia per il mondo. L’ansia consuma energie, pensieri, occasioni e invece di risultati genera altra ansia: è un veleno che tormenta.

I serpenti brucianti dispongono di molti veleni, a quanto sembra. Ma il Signore interviene per salvare: come nel deserto il serpente di bronzo, così di fronte a tutto il mondo, a tutta la storia è innalzato il Figlio dell’uomo perché l’umanità sia guarita e chi crede abbia la vita eterna.

 

2. Il rimedio contro i morsi dei serpenti brucianti

Come Gesù guarirà coloro che sono stati morsi dal serpente? Deve essere innalzato: la salvezza viene da Gesù crocifisso.

Il Crocifisso guarisce coloro che sono infettati dal veleno della frenesia, perché invita a fermarsi, invita a volgere lo sguardo a colui che è stato trafitto. La fede consiste nel tenere fisso lo sguardo su Gesù. Chi sosta in preghiera e contempla il Crocifisso trova salvezza dalla frenesia perché è aiutato a comprendere che non tutto quello che si fa è necessario, dona la forza di dire sì e di dire anche no a quello che la vita richiede. Chi guarda al Crocifisso e crede in lui può guarire dall’ansia di prestazione. Quello che ti è chiesto non è di essere perfetto, di riuscire a fare tutto, ma piuttosto di praticare lo stile di Gesù in tutto quello che fai, cioè vivere amando, correre amando, stare fermi amando. Vivere come Gesù.

Il Crocifisso guarisce coloro che sono infettati dal veleno della confusione, perché dice la verità essenziale. Non è vero che non si sa dove stiamo andando, dice il Crocifisso: stiamo andando verso la vita eterna, la vita di Dio.  Non è vero che non si sa che cosa sia bene e che cosa sia male, perché Gesù è la verità. Non è vero che la nebbia è così fitta che è meglio stare fermi, piuttosto che andare fuori strada: Gesù ha tracciato la via, Gesù è la via: seguite lui!

Il Crocifisso guarisce coloro che sono infettati del veleno dell’ansia, perché invita a rimanere in lui, a camminare con lui, a trovare in lui la pace: «Vi lascio la pace, vi do la mia pace» (Gv 14,27). La certezza della sua presenza può diventare anche il dono di uno stato d’animo fiducioso e di una psicologia riconciliata.