Gloria! Gloria! Gloria!
La parola ritorna nei discorsi di Gesù e nella sua preghiera mentre si introduce nel mistero della Pasqua: «Padre, glorifica tuo Figlio perché il Figlio glorifichi te». La parola ritorna nei discorsi di Gesù e nella sua preghiera per i suoi discepoli, mentre li manda nel mondo che sarà ostile e non vorrà accoglierli e li perseguiterà, come ha perseguitato Gesù. Gesù accompagna i suoi discepoli nelle tribolazioni della storia e avvolge della sua gloria la loro missione: «Io sono glorificato in loro».
Gloria! Gloria! Gloria!
La parola di Gesù e la sua vita rivelano la verità paradossale della gloria di Dio. Mentre il mondo pensa alla gloria come a un trionfo, ad uno splendore, ad una popolarità straordinaria, ad una fama prestigiosa, Gesù vive di una gloria al contrario.
Al contrario: se tu pensi alla gloria come a un successo, la gloria di Gesù si manifesta nel fallimento. Se tu pensi alla gloria come all’entusiasmo del popolo per un personaggio, la gloria di Gesù si manifesta nell’essere insultato, deriso, condannato. Se tu pensi alla gloria come allo splendore della ricchezza, la gloria di Gesù si manifesta nella povertà di chi è spogliato di tutto, non ha dove posare il capo, e le sue vesti sono divise tra i soldati che lo crocifiggono. Se tu pensi alla gloria come potere, la gloria di Gesù si manifesta nel servire. Se tu pensi alla gloria come “essere il primo”, la gloria di Gesù si manifesta nel prendere il posto dello schiavo, l’ultimo di tutti. Se tu pensi alla gloria come potenza e onnipotenza, la gloria di Gesù si manifesta come impotenza e fragilità.
Gloria! Gloria! Gloria!
Gesù rende partecipi i suoi discepoli della sua gloria ed è glorificato nei suoi discepoli. E noi celebriamo oggi la Professione solenne di suor Maria Giuliana del Divino Cuore di Gesù e riconosciamo nella sua risposta alla vocazione cristiana il proposito di diventare partecipe della gloria del Signore.
Il Signore Gesù può dichiarare che è glorificato in suor Maria Giuliana del Divino Cuore di Gesù e nella scelta di vita monastica: proprio qui abita la gloria. Non è nella pubblicità, ma nel nascondimento. Non nella fama, ma nell’essere sconosciuti. Non nel prestigio, ma nell’umiltà. Non nel potere, ma nel servire.
Gloria! Gloria! Gloria!
La Professione Solenne di suor Maria Giuliana e della comunità delle monache è un messaggio per tutta la città e per tutti. Che cosa dicono le monache a tutta la città? Non parlano, non fanno clamore, ma fanno silenzio e adorano. Ecco di che cosa hai bisogno, gente del mio tempo: di silenzio e di preghiera.
Non vanno e vengono con la frenesia imposta dalla nostra società, non stanno un po’ qua e un po’ là, non ritengono che la convivenza sia sopportabile se si sta poco insieme, se i rapporti sono precari, se ciascuno rimane a casa sua. Stanno sempre insieme, formano una comunità per tutta la vita, condividono i loro beni e il frutto del loro lavoro e hanno tutto in comune. Ecco di che cosa hai bisogno, gente del mio tempo: di perseveranza e fedeltà nei rapporti, di condivisione in letizia e semplicità.
Non sognano una vita facile e felice, ma trasfigurano il quotidiano nei suoi momenti di gioia e di noia, di festa e di lacrime in modo che sia a gloria di Dio. Ecco di che cosa hai bisogno, gente del mio tempo: di trasfigurare il quotidiano con lo splendore dell’amore.
Non si lasciano abbattere e non disperano e non si rassegnano abitando la desolazione del mondo, ma pregano per tutti, perché tutti possano credere alla promessa di Dio ed essere pieni di speranza. Ecco di che cosa hai bisogno, gente del mio tempo: di speranza.
Gloria! Gloria! Gloria!

