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Invettiva contro la banalità

Università Cattolica del Sacro Cuore Inaugurazione dell’Anno Accademico 2024/2025 (Aula Magna dell’Università - Milano, 17 gennaio 2025)

17 Gennaio 2025

L’inaugurazione dell’Anno Accademico è il momento solenne per dare voce alla vita quotidiana di un’università. E l’inaugurazione dell’Anno Accademico dell’Università Cattolica del Sacro Cuore si celebra anche come invettiva contro la banalità.

La banalità è l’esito di un sapere che si riduce a raccolta di un’attrezzatura per eseguire un compito, per fare un mestiere, e l’Università Cattolica contrasta la banalità, la riduzione del sapere ad attrezzatura, perché propone di intendere il sapere come un fattore della sapienza, che contempla, interpreta, utilizza e criticamente ripensa l’utilizzo e non rinuncia a sognare.

La banalità è l’esito di quel modo di studiare il passato che riduce la memoria a erudizione, l’accumulo noioso di enormi giacimenti di pezzi di antiquariato, e l’Univeristà Cattolica contrasta la banalità perché propone lo studio del passato come una forma di esperienza spirituale di fraternità tra le generazioni, come una forma di riconoscenza e gratitudine, come una memoria che impedisce di appiattirsi sul presente e di ignorarne le radici.

La banalità è l’esito di quel modo di coltivare la specializzazione che condanna alla solitudine dei ricercatori, isolati in un loro inaccessibile linguaggio e all’incomunicabilità tra le discipline, e l’Univeristà Cattolica contrasta la banalità perché si propone come “università”, cioè come luogo di incontro dei saperi e come contesto propizio per la ricerca della verità, cioè non solo della specializzazione sul particolare, ma anche sulla domanda del senso della specializzazione e del particolare.

La banalità è l’esito di quel modo di intendere la competenza solo come abilità nelle procedure, come capacità di efficienza nelle operazioni, e l’Univeristà Cattolica contrasta la banalità perché propone la dimensione umanistica di ogni competenza, la rilevanza sociale della procedura, i criteri per definire i limiti dell’efficienza.

La banalità è l’esito di quel modo di studiare le cose che le riduce a oggetti, a cose, a risorse da sfruttare, e l’Univeristà Cattolica contrasta la banalità perché offre un contesto in cui le cose sono anche segni, gli oggetti sono anche messaggi, le risorse sono anche un dono del Creatore, che chiede all’umanità di custodire il giardino piantato da Dio per ospitare uomini e donne chiamati alla felicità.

La banalità è frutto di quel modo di informarsi sul mondo che si riduce a raccogliere e analizzare dati, fotografie, bibliografie, e l’Univeristà Cattolica contrasta la banalità perché intende la conoscenza come relazione. E gli interventi di questa inaugurazione sono un segno di questo modo di conoscere situazioni, problematiche, speranza del continente africano non solo accumulando dati, ma piuttosto coltivando relazioni. Perciò ringrazio.