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Battezzati nel fuoco

Festa del Battesimo del Signore – Visita pastorale (Decanato di Rho) Settimo Milanese - Comunità Pastorale “S. Maria del Rosario”, 11-12 gennaio 2025

11 Gennaio 2025

1. La Visita Pastorale

La Visita Pastorale è l’occasione per dirvi: “Voi mi siete cari. Voi mi state a cuore”. Normalmente il Vescovo esprime la sua sollecitudine per le comunità inviando i preti e coloro che ricevono dal Vescovo il mandato di prendersi cura della Chiesa nel territorio. La Visita Pastorale è l’occasione per dirlo di persona.

La Visita Pastorale è l’occasione per esprimere e raccomandare la consapevolezza di essere parte della Chiesa di Milano, e di essere inseriti nella comunione cattolica. La costituzione della Comunità Pastorale “Madonna del Rosario” (4 ottobre 2009) ha convocato le quattro Parrocchie della città per un cammino comune che non svuoti la vita delle singole Parrocchie: una realtà complessa che vive una transizione complessa e affronta sfide importanti. «L’ingresso del nuovo responsabile della CP è stata l’occasione per mettersi nuovamente a riflettere su alcuni punti fondamentali per il nostro lavoro di Comunità Pastorale: fonti della fede, fraternità e servizio, educazione-carità… È ancora forte, soprattutto nelle frazioni, l’idea di appartenenza alle singole Parrocchie, anche se a volte anche a Settimo, soprattutto con le famiglie che si trasferiscono qui da Milano, c’è un po’ il rischio di una sorta di “anonimato” o di “dormitorio”: si sta a Settimo praticamente solo per dormire»  (Relazione del Consiglio Pastorale, 1.2.)

La Chiesa è “popolo in cammino” e la condivisione delle domande, l’interpretazione della situazione e delle sfide che si pongono non può essere svolta solo all’interno delle singole Parrocchie e della Comunità Pastorale. «Constatiamo che, forse per effetto della cultura dominante, anche la nostra Comunità si è sempre più allontanata o – per meglio dire – separata della parte spirituale del proprio vissuto» (ibid. 2).

Come si vede, i temi sono di tutta la Chiesa e di tutto il territorio. Pertanto l’inserimento nella pastorale decanale e la recezione delle proposte diocesane e la partecipazione alle convocazioni diocesane è necessaria per mantenere vivo il senso di appartenenza alla Chiesa e per esplorare insieme vie di evangelizzazione adeguate al nostro tempo.

La Visita Pastorale è per condividere l’ascolto della Parola che è stata annunciata in questa Celebrazione Eucaristica e per domandarci: che cosa dice il Signore a questa comunità, in questa città, in questo tempo di Chiesa?

 

2. «Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco»

«Tutto il popolo viene battezzato […] tutti si domandano». Come per dire: tutti capiscono che c’è bisogno di un cambiamento, tutti capiscono che le cose non vanno come dovrebbero. Nel Vangelo questo si esprime con l’accorrere delle folle per chiedere a Giovanni un segno di purificazione.

Oggi forse questa inquietudine e insoddisfazione viene espressa con il lamento, piuttosto che con il pentimento. Tuttavia né il lamento né il pentimento risolvono la situazione e cambiano il mondo.

Giovanni annuncia invece la salvezza che viene e l’opera del Salvatore: «Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco». Ecco: siamo battezzati nel fuoco! Lo Spirito Santo è questo fuoco che è infuso nei discepoli di Gesù che ricevono il Battesimo.

Siamo battezzati nel fuoco: significa un ardore, una gioia, un’esperienza di vita nuova nel condividere la compiacenza del Padre per il Figlio. La nostra vita entra nella comunione con Dio. La nostra vita è una relazione con il Padre. Coloro che sono battezzati nel fuoco non sono quelli che non hanno difetti; anzi, hanno bisogno del fuoco per continuare a purificarsi. Battezzati nel fuoco non significa essere garantiti in una vita senza fatiche o senza peccati; piuttosto significa che non si lasciano spegnere, abbattere, dalle fatiche della vita e dalla coscienza dei propri peccati.

Battezzati nel fuoco: un ardore che viene infuso dallo Spirito e tenuto vivo dallo Spirito. La vita cristiana e il suo ardore non sono il frutto della buona volontà, dello sforzo, del gusto per fare qualche cosa di buono. Sono frutto dello Spirito. Senza la grazia dei sacramenti, senza la sincerità della preghiera, il fuoco si spegne, resta la cenere.

Battezzati nel fuoco: un amore che abbatte l’inimicizia. L’opera di Gesù è la riconciliazione tra i popoli, tra il popolo di Israele e i popoli lontani, e l’ardore che Gesù effonde quando dona lo Spirito è forza di pace. «Egli infatti è la nostra pace, colui che di due ha fatto una cosa sola, abbattendo il muro di separazione che li divideva, cioè l’inimicizia, per mezzo della sua carne».

I discepoli di Gesù si appassionano alla costruzione della pace, del farsi vicini dei popoli. Forse la situazione internazionale è troppo lontana e complicata. Ma la missione di abbattere il muro di separazione si compie anche in questa terra, per costruire una fraternità più lieta e riconoscibile entro la comunità, entro la città. I cristiani, ardenti del fuoco dello Spirito, possono contribuire a dare alla città il volto di una comunità solidale, accogliente, che guarda al futuro con fiducia.