Un’occasione per avvicinarsi alla bellezza, all’armonia e alla forza spirituale dell’opera più celebre di Antoni Gaudì: la Sagrada Familia di Barcellona. La mostra sarà allestita dal 13 ottobre al 9 novembre 2025 presso la Chiesa S. Antonio Abate in Milano nelle vicinanze dell'Università Statale: un itinerario immersivo tra i pannelli, suddivisi in cinque sezioni, per approfondire viste panoramiche, scorci interni ed esterni e alcuni dettagli che testimoniano il dialogo tra natura, arte e umanità che ispirò Gaudì, desideroso di aprire nella città uno squarcio di Bellezza che perdura nel tempo


Mostra Sagrada Familia - Sito

UNA BREVE PRESENTAZIONE DELLA MOSTRA
Per iniziativa del Servizio per i Giovani e l’Università della Diocesi di Milano, in collaborazione con Ad Artem, dal 13 ottobre al 9 novembre 2025 verrà allestita presso la Chiesa S. Antonio Abate (via S. Antonio, 5 – Milano) l’esposizione itinerante “Mossi dalla Bellezza. Mostra sulla Sagrada Familia”, a cura dell’architetto Chiara Curti, esperta di Antoni Gaudì.

Attraverso un percorso di pannelli espositivi, un video con immagini suggestive e contenuti coinvolgenti che raccontano la storia della costruzione di questa grandiosa opera architettonica, la mostra guida il visitatore alla scoperta della genesi, del significato e della spiritualità di questo capolavoro unico al mondo. Essa è suddivisa in cinque sezioni, ciascuna relativa ad un’area della Cattedrale, con i dettagli di cui nel tempo si è arricchita. Inoltre, le immagini dialogano con i testi e le citazioni che hanno ispirato e accompagnato la sua creazione.

ANTONI GAUDÌ E LA SAGRADA FAMILIA
La mostra sarà anche l’occasione per incontrare la figura di Antoni Gaudì, di cui nel 2026 ricorre il centenario della morte (10 giugno 1926)
e per il quale è in corso il processo di beatificazione, in quanto ingegnoso architetto e credente coerente, la cui fede ha preso forma nella bellezza di un progetto architettonico in grado di far sentire i visitatori di ogni tempo “mossi dalla Bellezza”.

Antoni Gaudì, nato il 25 giugno 1852, viene incaricato di dirigere i lavori della Cattedrale di Barcellona all’età di 31 anni, solo cinque anni dopo aver ottenuto il titolo di architetto. Accoglie il lavoro come missione e da allora in poi sarà “architetto di Dio”, dedicandosi sempre più intensamente a questo capolavoro di architettura e spiritualità, in cui manifesta il suo genio artistico e la sua profonda fede. Ad ispirarlo sono tre “libri”: la natura, la Bibbia e la liturgia; questi tre linguaggi dialogano tra loro, animati dalle intuizioni dell’architetto, e prendono forma nello slancio delle torri, nella luce che vibra tramite le vetrate, nella ricchezza dei dettagli che raccontano i misteri della fede cristiana. Fa così dell’arte una ricerca spirituale e al tempo stesso un inno di lode al Signore, tramite cui far incontrare Dio a migliaia di persone. Un intreccio potente tra la vita di Gaudì e la sua opera.

Dal nome completo “Temple Expiatori de la Sagrada Família”, è considerata uno dei simboli della città di Barcellona. Iniziata nel lontano 1883, resta, anche nei lavori che si sono susseguiti fino ad oggi, una testimonianza di fede, speranza e comunità. È un tempio di espiazione, segno della Misericordia divina, che è per tutti, che fiorisce come un giardino nel deserto della città. È un tempio costruito anche tramite l’impegno della collettività, segno di comunità anche durante i tempi di scontri politici che hanno segnato la Spagna nel secolo scorso. È un tempio ancora in cantiere, segno di una speranza che si mantiene salda e guarda al futuro con fiducia. Oltre alle suggestive vicende delle sue origini e dei lavori, le sue forme e le sue decorazioni sono ciò che creano maggiore stupore. Tra esterno e interno, raccontano con abbondanza la Bellezza: nelle facciate (Natività, Passione, Gloria) è presente la storia della Salvezza; nello slancio delle torri il desiderio di comunione con Dio; e al suo interno il desiderio di comunione di Dio con tutto il Creato.

DESTINATARI DELLA MOSTRA
La mostra è pensata per ragazzi, giovani e adulti, per singoli visitatori e gruppi scolastici o oratoriani, per appassionati alla storia dell’arte e all’architettura, per associazioni culturali…

QUANDO E DOVE?
Da lunedì 13 ottobre a domenica 9 novembre 2025 presso la Chiesa S. Antonio Abate nelle vicinanze dell’Università Statale (via S. Antonio 5 – Milano – MM1 Duomo / MM3 Missori / MM4 Sforza-Policlinico).
 
– Dal lunedì al venerdì: dalle ore 9.00 alle ore 18.30 con ingresso libero e gratuito.

– Il sabato e la domenica: 14.00-18.30 con ingresso libero e gratuito.

INGRESSO LIBERO E GRATUITO CON POSSIBILITÀ DI VISITA ACCOMPAGNATA
Nei giorni e negli orari di apertura della mostra, sia i singoli che i gruppi potranno essere accompagnati gratuitamente nella visita dai giovani volontari del progetto di Pastorale Giovanile della Diocesi di Milano “La via della Bellezza”, appositamente formati per far cogliere i messaggi veicolati dalla storia e dall’architettura della Sagrada Familia, un luogo che è testimonianza di fede, speranza e comunità.

È obbligatorio prenotare la visita accompagnata, inviando un messaggio WhatsApp al numero di telefono +39 351 3990358 (a partire dal 1° settembre).

INFORMAZIONI CIRCA LA MOSTRA: tramite messaggio WhatsApp al numero di tel. +39 351 3990358 (a partire dal 1° settembre).

EVENTI CORRELATI ALLA MOSTRA
Sono in calendario anche alcuni incontri per approfondire tematiche correlate alla mostra:

Lunedì, 13 ottobre 2025, ore 17.30: inaugurazione della mostra con presentazione a cura dell’architetto Chiara Curti, esperta di Antoni Gaudì, presso l’AULA 113 dell’Università degli Studi di Milano (via Festa del Perdono, 3 – Milano);

Martedì, 21 ottobre 2025, ore 17.30: incontro tematico “Antoni Gaudì: l’’architetto di Dio” con Armand Puig, teologo e biografo di Gaudì;

Mercoledì, 5 novembre 2025, ore 17.30: incontro tematico “Il cielo nella Sagrada Familia fra tradizione e scienza contemporanea”, con il prof. Marco Bersanelli, docente di Astrofisica.

Seguiranno le informazioni circa il luogo degli incontri, che comunque sarà sempre un’aula dell’Università Statale di Milano.

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