In occasione del 58° anniversario della Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni abbiamo realizzato alcuni video per testimoniare le varie forme che la vocazione può assumere. In particolare abbiamo intervistato diverse persone: una famiglia, un sacerdote, una consacrata, un missionario ed una figura monastica, chiedendo loro di parlare della propria vocazione e dei propri sogni, del proprio servizio e della propria fedeltà.


Orchestra-vocazione

Domenica 25 aprile 2021 abbiamo celebrato il 58° anniversario della Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni. Per questa occasione il Santo Padre, lo scorso 19 marzo, ha scritto un messaggio riflettendo sulla figura di San Giuseppe, custode di Gesù, della Chiesa e delle vocazioni.

Come Papa Francesco afferma nel suo messaggio, nonostante Giuseppe non strabiliasse, non fosse dotato di carismi particolari e non apparisse speciale agli occhi di chi lo incontrava, egli “attraverso la sua vita ordinaria, ha realizzato qualcosa di straordinario agli occhi di Dio”.

San Giuseppe è quindi l’esempio concreto del fatto che “Dio vede il cuore (cfr 1 Sam 16,7)”. Dio ha infatti riconosciuto in lui “un cuore di padre, capace di dare e generare vita nella quotidianità”. È a questo infatti che devono tendere le vocazioni: “a generare e rigenerare vite ogni giorno. Il Signore desidera plasmare cuori di padri, cuori di madri: cuori aperti, capaci di grandi slanci, generosi nel donarsi, compassionevoli nel consolare le angosce e saldi per rafforzare le speranze. Di questo hanno bisogno il sacerdozio e la vita consacrata, oggi in modo particolare, in tempi segnati da fragilità e sofferenze dovute anche alla pandemia”.

In particolare San Giuseppe, con la sua figura, suggerisce tre parole-chiave per la vocazione di ciascuno: sogno, servizio e fedeltà.

San Giuseppe si lasciò guidare dai sogni senza esitare”, facendo della sua vita un dono: questo “perché il suo cuore era orientato a Dio, era già disposto verso di Lui”. Anche a riguardo della nostra vocazione Dio si avvicina con mitezza e, rivolgendosi alla nostra interiorità, ci parla “attraverso i nostri pensieri e i nostri sentimenti. E così, come fece con San Giuseppe, ci propone traguardi alti e sorprendenti”. Però la nostra accoglienza di Dio deve essere attiva: si deve essere protagonisti ed accettare di realizzare i sogni che Dio ha per noi: «Solo abbandonandosi fiduciosamente alla grazia, mettendo da parte i propri programmi e le proprie comodità, si dice davvero “sì” a Dio». Possa San Giuseppe «ispirare l’intraprendenza coraggiosa di dire “sì” al Signore, che sempre sorprende e mai delude!»: questo è quanto augura a ciascuno di noi il Santo Padre.
Una seconda parola segna la vocazione: servizio. Quest’ultimo, “espressione concreta del dono di sé, non fu per San Giuseppe solo un alto ideale, ma divenne regola di vita quotidiana”. San Giuseppe visse servendo. “Si può dire che sia stato la mano protesa del Padre celeste verso il suo Figlio in terra. Non può dunque che essere modello per tutte le vocazioni, che a questo sono chiamate: a essere le mani operose del Padre per i suoi figli e le sue figlie”: così Papa Francesco si esprime a riguardo di questo grande Santo.

Infine, “c’è un terzo aspetto che attraversa la vita di San Giuseppe e la vocazione cristiana, scandendone la quotidianità: la fedeltà. […] Perché la vocazione, come la vita, matura solo attraverso la fedeltà di ogni giorno”. Ma, “come si alimenta questa fedeltà? Alla luce della fedeltà di Dio”. Non dobbiamo infatti dimenticare che «le prime parole che San Giuseppe si sentì rivolgere in sogno furono l’invito a non avere paura, perché Dio è fedele alle sue promesse: “Giuseppe, figlio di Davide, non temere (Mt 1,20)”».

Scrive Papa Francesco a questo proposito: “Non temere: sono le parole che il Signore rivolge anche a te, cara sorella, e a te, caro fratello, quando, pur tra incertezze e titubanze, avverti come non più rimandabile il desiderio di donare la vita a Lui. […] Questa fedeltà è il segreto della gioia. […] La gioia che prova chi custodisce ciò che conta: la vicinanza fedele a Dio e al prossimo […]È la gioia che auguro a voi, fratelli e sorelle che con generosità avete fatto di Dio il sogno della vita, per servirlo nei fratelli e nelle sorelle che vi sono affidati”.

Sulla linea di queste importanti parole del Santo Padre abbiamo realizzato alcuni video per testimoniare le diverse forme che la vocazione può assumere.

Abbiamo intervistato diverse figure: una famiglia, un sacerdote, una consacrata, un missionario ed una figura monastica, chiedendo loro di parlare della propria vocazione e dei propri sogni, del proprio servizio e della propria fedeltà.

Ogni lunedì del mese di maggio uscirà uno di questi video, qui e sul nostro canale Youtube.

VIDEO
VIDEO 1 – 3 maggio 2021
Suor Miranda Moltedo, Marcelline

VIDEO 2 – 10 maggio 2021
Andrea e Sara, Famiglia Missionaria Km Zero

VIDEO 3 – 17 maggio 2021
Padre Piero Masolo, Missionario PIME

VIDEO 4 – 24 maggio 2021
Don Marco Ferrari, Sacerdote

VIDEO 5 – 31 maggio 2021
Suor Maria Antonietta, Benedettine di Viboldone 

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