L’entusiasmo di Stefania Bossi, trentenne milanese, che ha già aderito all’appello della Diocesi per la ricerca di 3 mila volontari incaricati di collaborare alla gestione delle varie tappe della visita del 25 marzo

di Luisa BOVE

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C’è grande entusiasmo nella voce di Stefania Bossi, che attende con gioia l’arrivo di papa Francesco a Milano. Stefania sarà tra i 3 mila volontari impegnati per l’intera giornata di sabato 25 marzo, quando il Santo Padre metterà piede sul suolo ambrosiano.

 

Stefania – che ha 30 anni, risiede a Milano, nella parrocchia di Santa Maria delle Grazie al Naviglio, e lavora come contabile in una società di distribuzione cinematografica – si era già resa disponibile in occasione dell’Incontro mondiale delle famiglie nel 2012 con papa Benedetto XVI. Aveva letto su Facebook che la Diocesi cercava candidati e così si era iscritta: «Adesso non so ancora di cosa mi occuperò, allora ero team-leader e gestivo un gruppo di volontari. È stata un’esperienza grandiosa che ancora oggi porto nel cuore. Condividere insieme ad altri quelle giornate è stato molto bello, ho conosciuto persone straordinarie, anche dal punto di vista organizzativo, e con alcune sono rimasta in contatto. L’incontro col Papa è sempre molto emozionante, ero in piazza Duomo e mi sono commossa, come pure i miei volontari».

 

Ora Stefania è stata ricontattata dalla Diocesi. Compare infatti negli elenchi dei volontari già impegnati nel Family2012 ed è stato naturale ripartire da lì per ricreare la nuova squadra di giovani e adulti da coinvolgere in questo evento eccezionale per Milano e l’intera Diocesi ambrosiana. «Non ho potuto dire di no, perché è come rinunciare a una grande emozione – spiega Stefania -. Adesso sono ancora più carica e pronta a offrire la mia disponibilità». E aggiunge: «Non è vero che Milano è una città fredda: abbiamo sempre accolto i Papi con grande gioia e ora Francesco lo aspettiamo a braccia aperte e con una grande energia».

 

Durante l’incontro mondiale di cinque anni fa, «ho fatto un po’ di tutto», ammette Stefania: nel percorso papale (la passerella da piazza Duomo allo Stadio di San Siro), al MiCo (Fiera Milano Congressi) dove si tenevano diversi incontri e conferenze, e al Parco Nord di Bresso per la Messa conclusiva. «Lì, con altri volontari, mi sono occupata della gestione dei bambini dispersi – spiega -. Però non erano solo i bambini a perdersi, ma anche anziani e persone di ogni età…».

 

Stefania ha già letto il programma della visita pastorale, con i luoghi dei vari incontri e spostamenti di papa Francesco, ma non sa ancora dove sarà destinata o se sarà ancora team leader. È disponibile a occuparsi di ciò che le diranno, ma certo farà tesoro dell’esperienza precedente. Se il Family2012 è durato alcuni giorni, questa volta l’evento si svolgerà solo il sabato: «Ci è stato chiesto un impegno di 10 ore, ma per noi sarà tutta la giornata». Ora la giovane volontaria attende di essere ricontattata per sapere qualcosa di più sul suo incarico e la logistica tra i percorsi papali: dalla periferia in zona Forlanini fino a piazza Duomo, dove ci sarà l’Angelus, oppure il parco di Monza per la Messa solenne del Papa o, ancora, lo Stadio di San Siro dove i ragazzi della Cresima incontreranno papa Francesco prima del suo rientro in Vaticano. La formazione per tutti i volontari sarà on line a partire dalle prossime settimane, ma pochi giorni prima dell’evento sono previsti anche sopralluoghi con i responsabili. La macchina organizzativa è partita alla grande perché l’appuntamento si avvicina.