Quanto abbiamo ricevuto per grazia deve essere testimoniato a tutti. Siamo un popolo nuovo che il Risorto manda ad annunciare la gioia del Vangelo con la potenza dello Spirito Santo

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di Filippo Crosa
diacono
Cellule parrocchiali di evangelizzazione

 

Prepararci alla visita straordinaria di papa Francesco significa innanzitutto aprire il cuore a quanto egli ci dirà. Attendiamo con gioia che ci parli della conversione pastorale di questo popolo di Dio nato dal battesimo. Certamente ci confermerà nella fede e nel dono di grazia ricevuto nel Battesimo, che chiama ciascuno alla missione evangelica del discepolo-missionario.

 

Quanto abbiamo ricevuto per grazia deve essere testimoniato a tutti. Siamo un popolo nuovo che il Risorto manda ad annunciare la gioia del Vangelo con la potenza dello Spirito Santo. Un popolo che deve riscoprire la verità e la grazia del battesimo ricevuto.

 

Con la stessa semplicità con la quale il Papa ha richiesto la preghiera dei fedeli dopo la sua elezione, dobbiamo imparare a pregare gli uni per gli altri in comunione con la Trinità. Solo così possiamo essere una cosa sola, come Gesù ci chiede, perché il mondo creda. Una realtà tanto concreta e incarnata da essere chiara e visibile a tutti.

 

Attendiamo l’esempio evangelico di Papa Francesco e la semplicità delle sue parole, che ci chiede di ascoltare e vivere il suo insegnamento. Non ci accada come a quanti avevano creduto in Gesù, tentarono l’approfondimento critico delle sue forti parole (cfr. Gv 8) e arrivarono vicini a lapidarlo. Secondo l’insegnamento di Gesù, vogliamo essere coloro che ascoltano la Parola e la mettono in pratica.