Chi andiamo a vedere? Sarebbe bello essere mossi dal desiderio di “vedere” nel suo significato biblico: conoscere, lasciando che ciò che l’occhio vede, l’orecchio ascolta, entri e interpelli in profondità la vita

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di Chicca Sacchetti
Ausiliaria diocesana

 

Muovere i passi, muovere il cuore verso la visita del Papa alla nostra Chiesa di Milano. Una visita alla vita di ciascuno di noi. Cerchiamo di fare di questo evento non un “evento di mondanità religiosa”, ma un evento che raccolga la nostra storia e la carichi di promessa, ovvero un evento che ponga davanti un futuro di rinnovata fecondità.

 

Può aiutare tutti noi, avvicinarci a questo giorno il lasciarsi interpellare da una domanda evangelica: «Cosa siete andati a vedere?» (Mt 11,7). La nostra città di Milano non è un deserto, tutt’altro: un grande popolo vi abita, una moltitudine di gente, eppure camminando per le vie, a volte urtandoci, sperimentiamo il deserto degli sguardi, gli occhi fissi sugli smartphone. Tra i rumori della città è difficile riuscire a cogliere quel soffio di vita vera che è in ciascuna persona.

 

Chi andiamo a vedere? Sarebbe bello essere mossi dal desiderio di “vedere” nel suo significato biblico: conoscere, lasciando che ciò che l’occhio vede, l’orecchio ascolta, entri e interpelli in profondità la vita. Il vedere diventi un incontrare, un lasciarsi coinvolgere e, in qualche modo, un lasciarsi trasformare.

 

Andiamo a vedere e a incontrare un uomo che ha posto in Dio la sua dimora e la sua missione. Un uomo che porta su di sé tutti i tratti dell’umano, ma che ha nel cuore il desiderio di indicarci Dio, fonte della verità di ciascuno.

 

Lasciamoci evangelizzare da questa visita di Dio: incamminiamoci nella novità che Dio ha preparato per noi.