La sfida professionale e umana della dottoressa Luchini che lavora al San Raffaele di Milano sta tutta nel mettersi in relazione con il paziente come persona. Glielo ha insegnato Papa Francesco

1.143161

Al San Raffaele di Milano la dottoressa Stefania Luchini – uno dei protagonisti dello spot di benvenuto al Papa #accoglimi #PapaMilano2017 –  aiuta le mamme a partorire. Ma non solo. Nella sala operatoria del reparto di ginecologia interviene sui corpi di donne aggredite dalla malattia. È la sua sfida professionale e umana più alta, spesso al limite.

 

Anche per questo, il verbo “accogliere” è quello in cui più si ritrova nel raccontare il suo lavoro: «Da un medico si aspettano parole come “curare” o “salvare i malati”. Ma salvare la vita dei pazienti è un obiettivo e purtroppo non può essere sempre un risultato. Curare è un dovere e un impegno che sempre dobbiamo garantire. Ma non si può né curare né tantomeno salvare, se prima, non si accoglie, cioè se prima non ci mettiamo in relazione con il paziente come persona. La frase di Papa Francesco è la sintesi di un’intera vita professionale. Per questo, non solo come persona, ma anche come medico, l’ho fatta mia volentieri».