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Duomo di Milano

Un invito alla meditazione

«Chi è questo sole se non colui che fece splendere i giorni della giustizia, nei quali è nato dalla Vergine il Cristo?» (sant’Ambrogio)

27 Settembre 2013

Come tutte le grandi Cattedrali medioevali, il Duomo fin dall’inizio è stato pensato per trasmettere, con l’architettura e il corredo della sua varia decorazione, il messaggio della salvezza cristiana attuatasi con l’Incarnazione del Figlio di Dio.
Due sono i percorsi che occorre individuare e seguire per comprendere tale messaggio spirituale che venne affidato alla Cattedrale e realizzato con coerente continuità nei secoli.

Il percorso di Dio verso l’uomo ha origine dal finestrone centrale dell’abside, volutamente rivolto ad oriente, che con la scultura inserita nella filigrana marmorea del rosone detta il tema alla grande parete luminosa e dà significato all’intero tempio. Al centro, la grande ruota (= la razza) del sole fiammeggiante, il Sole di giustizia che sorge dall’oriente, simbolo di Cristo; alla sua destra, la Vergine Maria stupita dalle parole dell’arcangelo Gabriele che, inginocchiato, le sta di fronte annunciandole la divina maternità. Con il sì di Maria, Gesù entra nella storia dell’umanità e vi porta la luce della salvezza. Accanto, i santi vescovi Ambrogio e Galdino, testimoni della fede del popolo di Milano. Dalla grande abside orientata ad est laddove ad ogni aurora si irradia la luce, Cristo, Sole spirituale, illumina la vita dell’uomo dando dimensione ultima al suo cammino quotidiano, simboleggiato dai 52 piloni, le settimane dell’anno liturgico e solare. Le grandi vetrate completano il messaggio affidato alla parte scultorea e narrano la storia della salvezza tramandata dalle Sacre Scritture, a sinistra l’Antico, a destra il Nuovo Testamento e al centro le visioni dell’Apocalisse che toccano la fine dei tempi nella verità ultima.

Il percorso dell’uomo verso Dio si snoda nel cammino di scoperta e di avvicinamento verso il divino; l’uomo non è lasciato solo: martiri, santi e sante dall’alto dei monumentali capitelli gotici, posti lungo le navate principali che s’intersecano sotto la cupola, lo sostengono con il loro esempio, perché abbia ad imitarli, e l’accompagnano fino alla mensa eucaristica. In corrispondenza della grande crociera centrale, questa processione cede il passo ai patriarchi, ai profeti, ai re, ai personaggi dell’Antico Testamento che hanno preparato la venuta del Salvatore.