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In occasione del Natale 2021

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“Dov’è il re dei Giudei che è nato? Poiché noi abbiamo visto la sua stella in Oriente e siamo venuti per adorarlo” (Matteo 2,2)

Una stella nella notte, una luce per ritrovare i passi perduti, per essere ancora una volta rincuorati dalla certezza che il cammino della buona vita è già stato tracciato per ogni persona, e per tutti e tutte.
Il tempo di Dio è intrecciato al tempo della Storia e delle nostre infinite storie particolari di piccola, fragile umanità. A volte, quando le avversità sembrano alzarsi come una incessante marea, possiamo non coglierne più il senso e la presenza. Ma questo, appunto, è il Natale: non una ricorrenza tradizionale, ma il disvelarsi della presenza di Dio che in un bambino riconcilia a sé, nella pace, le crudeli tensioni del mondo.

Una stella nella notte, una luce che risveglia il desiderio di riscoprire Dio, come centro luminoso di questo tempo, anche se tempo faticoso; una stella che ci spingerà a fissare lo sguardo al cielo nel periodo d’Avvento per fare esperienza di essere guidati dalla luce della speranza, la sola capace di tracciare i nostri passi sulla terra.
Lo splendore pieno di grazia di una stella nella notte ci darà lo slancio per celebrare il Natale in modo autentico.

Una stella nella notte, una stella che sorge a Oriente e che, nel suo inconsueto e nuovo percorso, è chiaro segno per i Magi di un evento straordinario. L’astro luminoso è anticipazione di una luce ben più sfolgorante e li spinge al viaggio come cercatori della verità, della giustizia e della misericordia di Dio fino all’inatteso incontro con la più fragile creatura esistente. Dio ha preso carne in un bambino.
Dio annuncia se stesso in un bambino; nessuno di noi potrebbe immaginare tale stupefacente rivelazione. Questo è il mistero che la stella d’Oriente illumina e svela.

Una stella nella notte, che splende anche sulla nostra città, anche per ciascuna e ciascuno di noi che viviamo questo tempo in cui, spesso, facciamo fatica a cogliere segni di speranza e a riconoscere il cammino da intraprendere verso la luce di Dio.

L’augurio di riuscire a celebrare sul serio il Natale, si accompagna allora all’invito a saper cogliere, come i Magi, i segni, grandi e piccoli, che nel nostro quotidiano ci dicono che vale ancora la pena mettersi in cammino, che è ancora possibile inginocchiarsi davanti a un bambino e aprire il cuore alla vista di quel bambino, pronto a donare il suo cuore a tutti gli esseri umani.
Il Natale è il tempo dell’umanità di Dio che comincia a diffondere l’annuncio di salvezza da una stalla, luogo di povertà su cui però va a posarsi la stella. Lo sguardo di Dio si sofferma proprio su quegli spazi di marginalità e sofferenza dai quali il nostro sguardo invece a volte si allontana. Questa è l’indicazione che la stella dei Magi ci offre: Cristo è nato, andiamogli incontro!
Che sia per tutte e tutti un Natale di gioia e speranza, nutrito dal sentimento di compassione universale che è diventato carne e vita nel Bambino.

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