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Le indicazioni preziose del nostro arcivescovo per ripartire tenendo conto anche delle persone con disabilità e più fragili

tavolo

Diverse voci mi hanno invitato a propiziare l’ascolto delle domande che la tragedia ha suscitato in molti. Credo che sia un’indicazione preziosa. Propongo pertanto che la ripresa delle attività pastorali nell’autunno 2020 sia prima che un tempo di programmazione un esercizio di interpretazione e di discernimento”.
Da: Mons. Mario Delpini, Infonda Dio Sapienza nel cuore – Lettera pastorale 2020-2021

Raccogliendo l’invito del nostro arcivescovo a dedicare questi primi mesi  dell’anno pastorale ad un esercizio di interpretazione e di discernimento, dopo quelli dolorosi e difficili legati all’emergenza Covid-19 (non ancora terminata), in un primo confronto come tavolo di coordinamento “O tutti o nessuno” che si occupa del tema comunità cristiana e disabilità è emerso in modo unanime che il primo atteggiamento a cui predisporsi sia quello dell’ascolto. Il tavolo organizzerà alcuni incontri in questo senso e nell’articolo “Molto ascoltare per comprendere” invita anche tutte le comunità cristiane a dare priorità a questo atteggiamento sfruttando le occasioni già in essere e di crearne di nuove per invitare in particolare le persone con disabilità e le loro famiglie e mettersi in ascolto dei loro vissuti difficili dei mesi scorsi e anche dei loro desideri e delle loro fatiche che stanno vivendo in questa ripartenza.

Oltre all’ascolto dei vissuti è fondamentale mettersi in ascolto della Parola che anche in questo tempo buio è capace di essere lampada che illumina il cammino. Come tavolo di coordinamento abbiamo chiesto a Luca Moscatelli biblista e collaboratore del servizio per la catechesi di aiutarci a riflettere a partire dalla Parola e alleghiamo la meditazione che ha offerto dal titolo Chiesa e marginalità

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