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Missioni diocesane - Haiti

Voci dalla missione di Haiti

14 Luglio 2011

La situazione ad Haiti dopo il terremoto

A 8 mesi dal terremoto, la situazione è ancora complessa e l’emergenza non è ancora finita. Tra 400 e 500 mila sfollati vivono ancora nelle tendopoli costruite nella capitale e nelle cittadine vicine, in condizioni igieniche precarie, con un futuro incerto. E almeno altrettanti negli scorsi mesi si sono trasferiti nelle zone del Paese meno colpite, mettendo a rischio la convivenza in villaggi rurali che si ritrovano a fare i conti con un aumento di popolazione imprevedibile. Nelle terre di origine questa gente ha trovato una rete sociale pronta ad accoglierle, ma il loro arrivo ha messo in crisi la già precaria rete di servizi e infrastrutture. Ne sa qualcosa don Giuseppe Noli, sacerdote ambrosiano da sette anni a Haiti. Nella sua parrocchia di Mare Rouge nel Nord Ovest del Paese, dove vivono 30 mila abitanti sparsi in diversi villaggi, sono arrivati nel giro di qualche settimana oltre 3mila sfollati, in totale 567 famiglie, ospitate da parenti, amici o conoscenti. Gente senza lavoro che ha perso tutto e che ha bisogno di essere assistita. «Queste zone sono povere – dice il sacerdote –. Gli sfollati aggiungono nuovi bisogni a bisogni vecchi».

Maddalena Boschetti e i suoi “bimbi” vivi per miracolo

La Port-au-Prince che avevo conosciuto non esiste più
La città che mi aveva accolto e che avevo imparato ad amare, vivendo i momenti tragici degli ultimi anni a fianco della gente, è ridotta al dolore dei sopravvissuti, alle sofferenze indicibili dei feriti e dei loro famigliari e ad un mucchio di macerie.
Queste le parole di Maddalena Boschetti, missionaria laica consacrata inviata ad Haiti dalla diocesi di Milano

Leggi la lettera

Riferimenti

DIOCESI DI PORT DE PAIX

Mare Rouge – Parrocchia S. Anna
DON GIUSEPPE NOLI, parroco
DON MAURO BRESCIANINI, vicario parrocchiale
DON GIUSEPPE GRASSINI, vicario parrocchiale
BOSCHETTI MADDALENA, pastorale sanitaria