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Housing sociale

Via Padova 36,
una casa tante storie

Un edificio che vuole essere il simbolo della convivenza e della solidarietà tra famiglie italiane e straniere, tra giovani e anziani. Un progetto promosso da Fondazione Cariplo, Regione Lombardia, Fondazione Housing Sociale, Fondo Immobiliare di Lombardia e Abitare Sociale Metropolitano

21 Novembre 2014

È stato inaugurato oggi ViaPadova36, un importante progetto di housing sociale realizzato attraverso il recupero e la valorizzazione di uno stabile d’epoca, situato nel cuore del quartiere di Via Padova, a Milano.

Molte le presenze istituzionali intervenute: Giuseppe Guzzetti, Fondazione Cariplo, Stefano Granata, Abitare sociale metropolitano, Carlo Cerami, Polaris Real Estate, Mons. Gianni Zappa, Veneranda Biblioteca Ambrosiana, Marco Gerevini, Fondazione Housing Sociale. Un senso di soddisfazione condiviso per l’inaugurazione di un’iniziativa che, nella sua fase di avvio, era stata presentata come “opera segno” durante Family 2012 a papa Benedetto XVI, consegnandogli le chiavi rappresentanti simbolicamente il progetto.

ViaPadova36 è innanzitutto una risposta alle difficoltà di accesso alla casa, sempre più forti in città: 41 alloggi a canone calmierato oggi abitati da persone italiane e straniere: famiglie giovani, coppie, nuclei monoparentali, anziani, persone con fragilità; un residence sociale da 22 posti per rispondere a necessità abitative temporanee di lavoratori, studenti, parenti di degenti.

Ma non solo. ViaPadova36 è anche un luogo per la promozione di attività sociali e culturali rivolte agli abitanti, aperto al quartiere e alla città, dove le diversità diventano ricchezza per facilitare la coesione sociale.

In ViaPadova36 trovano casa due progetti pilota di imprenditoria sociale: Share, il primo negozio di abbigliamento di qualità di seconda mano con finalità sociali, e Beso, il primo punto vendita di un’innovativa capsula di caffè del commercio equo e solidale completamente riciclabile.

ViaPadova36 promuove un nuovo modello di imprenditoria sociale che favorisce una gestione integrata, coordinata e condivisa dell’intero edificio attraverso il coinvolgimento di diversi attori.

ViaPadova36 considera una ricchezza progettuale la multiculturalità e il processo di trasformazione urbana che sta attraversando il quartiere dove è inserito, offrendosi come ulteriore risorsa a quelle già presenti sul territorio e contribuendo a risolvere le situazioni di fragilità sociale presenti.