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Statistiche

Software e e-commerce
trainano l’innovazione

In Lombardia la metà delle aziende innovative di tutta Italia, secondo quanto rilevato da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano

di Cristina CONTI

22 Luglio 2014

È l’innovazione il motore dell’impresa lombarda. Con un fatturato di 104 miliardi di euro, la nostra regione rappresenta la metà delle aziende innovative di tutta Italia. A dirlo è un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano su dati registro imprese al primo trimestre 2014 e 2013 e su dati Aida 2012, in occasione dell’arrivo dei contributi europei per la ricerca e il rinnovamento. Prima per imprese innovative è Milano con 13.052 attività. Seguita da Brescia con 2.500, Bergamo e Monza-Brianza con oltre 2 mila. E infine Varese con circa 1.600.

Produzione di software e consulenza informativa, studi di architettura e ingegneria, fabbricazione di prodotti elettronici e attività di e-commerce: questi i settori più promettenti in Lombardia. Bene anche fabbricazione di prodotti chimici e telecomunicazioni. «L’innovazione è sempre di più un settore che va oltre i confini nazionali, da sviluppare in un quadro di confronto prima di tutto europeo e internazionale – dichiara Alessandro Spada, presidente di Innovhub Stazioni Sperimentali per l’industria, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano -. Anche in un periodo di crisi, i comparti più avanzati restano un elemento di forte competitività per tutto il Paese. Bisogna continuare a investire cogliendo le opportunità che vengono messe a disposizione».

E proprio in questa direzione vanno i fondi di Horizon 2020, il principale strumento dell’Unione Europea per il finanziamento della ricerca e dell’innovazione in Europa: per un totale di 80 miliardi tra il 2014 e il 2020. Tre gli obiettivi-chiave di questo progetto: innanzitutto sostenere la scienza eccellente, dato che l’Europa si è posizionata prima in questa classifica mondiale; contribuire quindi ad affermare il primato industriale dell’innovazione con un investimento nelle tecnologie di punta; infine, affrontare le sfide sociali (sanità, evoluzione demografica, benessere,  sicurezza alimentare e agricoltura sostenibile, ricerca marina e marittima, energia sicura e pulita, trasporti intelligenti, società inclusive).

Qualsiasi impresa, università, centro di ricerca o qualunque altro soggetto giuridico, con sede in uno Stato appartenente all’Unione, può partecipare a un’azione indiretta a condizione che soddisfi le condizioni minime di partecipazione (info: www.innovhub.it/web/divisione-innovazione-e-cisgem/bandi-comunitari).