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28 settembre

Scola a Opera
per la mostra con i francobolli del Papa

Realizzata dai detenuti sul tema della misericordia. L'Arcivescovo interverrà all’inaugurazione e celebrerà una Santa Messa

25 Settembre 2016

Mercoledì 28 settembre, alle 16, il cardinale Angelo Scola si recherà in visita presso la Casa di reclusione di Opera (via Camporgnago 40, Milano) per la celebrazione di una Santa Messa e l’inaugurazione della mostra filatelica dedicata all’Anno Santo della misericordia.

Questa iniziativa – promossa dall’Ufficio filatelico e numismatico della Città del Vaticano e da Poste Italiane – si inserisce nel quadro del progetto chiamato «Filatelia nelle carceri», proposto dal Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria del Ministero della giustizia (Dap), dal Ministero dello sviluppo economico (ente che emette i francobolli italiani), da Poste italiane e da alcune organizzazioni filateliche, allo scopo di «fornire strumenti dedicati ad ampliare le conoscenze dei detenuti in un’ottica di rieducazione e di reinserimento nella società».

Per presentare questa attività interverranno nel carcere di Opera Santi Consolo (direttore del Dap), Luisa Todini (presidente di Poste italiane) e Antonello Giacomelli (sottosegretario al Ministero dello sviluppo economico). Saranno presenti anche Mauro Olivieri, direttore dell’Ufficio filatelico e numismatico della Città del Vaticano, e Orietta Rossi, autrice del bozzetto del francobollo «Visitare i carcerati», emesso dalla Città del Vaticano e inserito nella più ampia emissione filatelica dedicata alle opere di misericordia corporale. Prevista anche una testimonianza di Domenico Quirico, giornalista del quotidiano La Stampa, fatto prigioniero dall’Isis in Siria (al Festival del Cinema di Venezia è stato presentato un docu-film sulla vicenda).

Sarà in mostra la collezione «Vangelo filatelico», realizzata dal Gruppo filatelico da oltre due anni attivo all’interno della Sezione As1 (Alta sicurezza) del carcere di Opera, utilizzando francobolli regalati in diverse occasioni a papa Francesco e che egli ha messo a disposizione dei detenuti; questi ultimi hanno deciso di donare la loro ricerca, il loro lavoro e il loro impegno al Papa stesso, con questa dedica: «Al precetto cristiano “Visitare i carcerati” abbiamo voluto rispondere con un gesto che, nello spirito cristiano e nel sublime della bellezza artistica, vuole, senza patetismo vittimistico, protendersi verso l’esterno in una feconda comunione di sentimenti».

Durante l’incontro saranno allestite postazioni dell’Ufficio filatelico e numismatico della Città del Vaticano e di Poste italiane, che bolleranno la corrispondenza in partenza con annulli appositamente realizzati per la mostra. È allo studio la realizzazione di cartoline, che potranno essere regolarmente spedite, attraverso le quali raccogliere fondi a favore dei terremotati del Centro Italia. Il prezzo di vendita sarà volutamente contenuto, così da non escludere nessuno da questo modesto, ma concreto segno di vicinanza.