Di quale famiglia parlano i mass-media?
Ciò che conta è poter far spettacolo di tutto. Ma una parte di realtà non viene esibita perché – si dice – non fa notizia.
Quando poi si considera il modo con cui si "prende" la notizia, spesso domina la logica dell’usa e getta.
E’ possibile trovare una forma differente di comunicazione e di confronto in ordine al tema della famiglia?
Il sussidio che presentiamo vuole tentare, attraverso il percorso dei film, di proporre una strada alternativa .
Quella di accogliere non solo un contenuto, affrontato nel film, ma di arricchirsi attraverso la forma del comunicare: il colore, la colonna sonora, l’inquadratura, la recitazione "parlano" da soli e veicolano già di per sé un messaggio, capace di entrare nelle persone a partire dalle emozioni che suscita.
Se poi la visione è accompagnata anche da un momento di “forum", di spiegazione e di dibattito (analisi del linguaggio, confronto con l’intento del regista …) si potrà essere sempre meno consumatori di immagini, e sempre più interagire con la storia raccontata sullo schermo.
Le schede di presentazione che seguono vorrebbero essere un aiuto per incontri di visione e di discussione, crescendo nella capacità di riconoscere il messaggio ma anche di gustare le scelte, il cinema come tale.
Pensiamo soprattutto a famiglie, a coppie di sposi, a giovani (in particolare ai fidanzati che camminano verso un progetto di famiglia), come ai primi interessati a questo tipo di iniziativa.Se il sussidio contribuisse poi a far crescere luoghi di confronto e dibattito sulla famiglia, forse ne guadagnerà la comunicazione, meno preoccupata di ricercare il sensazionale e lo spettacolare, quasi fossero solo questi capaci di dare notizia della famiglia e di capire meglio l’animo dell’uomo di oggi.