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Bilancio

Rilanciare la pastorale
in chiave ecumenica

La Settimana di preghiera per l’unità ha riaffermato il primato del dialogo nei rapporti tra cristiani

di Rosangela VEGETTI

30 Gennaio 2012

Anche quest’anno, anche nella nostra Milano – nonostante la crisi, i disagi del momento e le notizie di contrasti e divisioni tra credenti delle diverse religioni -, si è celebrata la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. Il Consiglio delle Chiese Cristiane, che in città ne è l’ente promotore, ringrazia quanti si sono prodigati per la buona riuscita dei diversi momenti di incontro e di preghiera e quanti vi hanno partecipato con passione e convinzione.

È stata una settimana intensa, che ha portato parrocchie e comunità ad accogliere il grande messaggio della vittoria di Cristo che tutti ci trasforma – come diceva il tema, Tutti saremo trasformati dalla vittoria di Gesù Cristo, nostro Signore” – pregando insieme in Chiesa cattolica con il cardinale Scola, in Chiesa anglicana, in Chiesa greca ortodossa e in Chiesa valdese, secondo le differenti spiritualità e tradizioni, con lingue diverse, con accompagnamenti musicali di alto significato.

Per tutti resta l’impegno – sottolineato dal cardinale Scola nella sua meditazione all’apertura della Settimana – di tradurre l’esperienza e lo spirito ecumenico nella pastorale ordinaria in quanto l’ecumenismo non è una questione accessoria, ma è fondamento della fede cristiana. Paolo Ricca, pastore e teologo valdese, ha incoraggiato le Chiese a trasformarsi, a diventare “nuove”, e ai fedeli a non accontentarsi di piccoli cambiamenti perché la vittoria di Cristo sulla morte implica una ri-nascita, un avviarsi per cammini inediti. Dal passo evangelico dei discepoli di Emmaus il vescovo Brambilla ha ripreso che per riconoscere il Cristo non basta neppure averlo a fianco, occorre ripercorrere quanto lui ha vissuto e insegnato: allora lo si intravede quando già lui si cela ai nostri occhi, ma ci dà la forza di ritornare sui propri passi con cuore e mente aperti alla speranza in lui.

«L’esperienza del Consiglio delle Chiese Cristiane di Milano, iniziata nel 1998 con la partecipazione di 17 Chiese, può essere di esempio e di sostegno alla pastorale ordinaria delle comunità cristiane – afferma il presidente del Consiglio, Martin Ibarra, pastore della Chiesa battista -, perché abbiamo consolidate iniziative e percorsi di approfondimento che sono a disposizione di tutti. I nostri appuntamenti annuali sono la Veglia di Pentecoste, la Festa del Creato, la visita di preghiera nelle carceri e la Settimana di preghiera per l’unità. Cui si aggiungono scambi reciproci di incontri e visite per festività proprie delle Chiese, con scambi di predicatori e incontri seminariali su particolari argomenti (cammini di pace, preparazione al matrimonio di coppie “miste”…). Mentre alla città il Consiglio propone appuntamenti speciali di annuncio, ascolto e dialogo, quale è la Lettura ecumenica della Parola al sabato pomeriggio nella chiesa di San Gottardo al Palazzo Reale, e, nella stessa chiesa, la “Grotta di Elia”, un momento di silenzio e riflessione il giovedì alle 12.35, durante la pausa dal lavoro. Ma ciò che conta è che queste iniziative non vogliono essere riservate e proprie del Consiglio, ma solo esemplificative di quanto ogni Chiesa e comunità può fare per crescere nello spirito di apertura, conoscenza ed accoglienza tra varie denominazioni della stessa fede cristiana».

Non mancano dunque le opportunità per proporre nuovi cammini di dialogo e incontro, cui il Consiglio delle Chiese può dare supporto e indicazioni organizzative, per proseguire quanto raccolto dalla Settimana di preghiera.