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Progetto educativo

27 Luglio 2011

Il protagonista del prossimo Oratorio Estivo sarà Giuseppe, il figlio di Giacobbe, figura biblica che ritroviamo negli ultimi capitoli di Genesi. Egli è l’uomo giusto ed onesto, modello a cui possiamo riferirci per la crescita nella responsabilità di ogni ragazzo e giovane.

La storia di Giuseppe e dei suoi fratelli sarà divisa in cinque tappe, cui sono legati temi e obiettivi educativi differenti.

Ogni tappa prevede al suo interno il riferimento al racconto giornaliero, alla preghiera dei ragazzi e al sussidio dei giochi.

1. Perchè io?
In questa tappa si inviteranno i ragazzi a riflettere sul tema dell’elezione, sul fatto che ognuno di noi è stato scelto da Dio. Spesso Dio, come ha fatto con Giuseppe, sceglie il più debole, l’escluso, il rinnegato dalla famiglia e dagli amici, per porlo a capo di un progetto importante. All’interno di questa prima parte si parlerà anche dell’invidia dei fratelli per Giuseppe e del tentativo di uno di loro (Ruben) di salvarlo, ma senza compromettersi troppo. Il completamento di questa prima tappa, è l’ultima, la quinta.

2. La giustizia di Giuseppe
Giuseppe è un uomo dalle mille qualità! Tra queste spicca senz’altro la giustizia che egli non manca di mostrare in più di un’occasione (con Potifar, con il faraone, con i fratelli). All’interno di questa seconda tappa si cercherà di riflettere anche sui temi della benedizione (in Egitto Dio benedice Giuseppe continuamente, facendogli riuscire tutto e bene), della tentazione (quella della moglie di Potifar nei suoi confronti), della saggezza e della realizzazione personale del figlio di Giacobbe al servizio del suo prossimo.

3. Alla scuola della carità
Nel corso di questa terza tappa si scoprirà come Giuseppe, grazie a diverse prove, aiuti i suoi fratelli a capire gli errori commessi e a cambiare . Egli non userà con loro la forza, ma farà ricorso ai valori della carità, della generosità e della gratuità, che li porteranno finalmente ad amarsi come fratelli.

4. Il perdono
Nei confronti dei fratelli che l’hanno tradito e venduto, Giuseppe non medita vendetta ma porta loro il perdono! In questa tappa si inviteranno i ragazzi a meditare su questo importantissimo valore, grazie al quale si può veramente vivere la concretezza della fraternità e condividere con gli altri ciò che si possiede.

5. Perchè io!
Nell’ultima tappa, compimento della prima, si scoprirà chiaramente come Dio abbia scelto Giuseppe per preparare la strada ad Israele nel momento del bisogno, durante la carestia: «Dio mi ha mandato qui prima di voi, per conservarvi in vita» (Gn 45,5). La presenza di Giuseppe in Egitto, ha fatto sì che Dio potesse «salvare in voi la vita di molta gente» (Gn 45,7): grazie all’intelligenza e alla saggezza di Giuseppe, si salvano infatti il popolo egiziano e gli Israeliti. Come Dio ha scelto Giuseppe per un compito ben preciso e, grazie a lui, l’ha portato a termine, così anche noi oggi dobbiamo metterci al servizio del Padre e dei fratelli e dire loro con gioia «Conta su di me!».