Oggi il pluralismo è un dato di fatto e non una scelta. Non è più un fenomeno sociale transitorio o reversibile, ma è ormai profondamente radicato nel nostro Paese anche in seguito ai flussi migratori che lo ridefiniscono in senso sempre più multiculturale e multireligioso. Questa realtà impone la costruzione di modelli di convivenza che armonizzino le regole dell’accoglienza con quelle dell’appartenenza, favorendo quindi l’ascolto e il riconoscimento gli uni degli altri nel rispetto della diversità, vista come valore da sperimentare nella vita quotidiana e anche all’interno degli istituti di pena.
Da questa premessa nasce il progetto “Conoscere e gestire il pluralismo religioso negli istituti di pena lombardi”, promosso da Università degli Studi di Milano, Ministero della Giustizia, Arcidiocesi di Milano, Coreis – Comunità religiosa islamica italiana, Comunità ebraica di Milano, Unione Buddhista, Biblioteca Ambrosiana e Caritas Ambrosiana, sostenuto dalla Fondazione Cariplo e rivolto al personale penitenziario e ai detenuti di nove istituti di pena della regione. Obiettivi del progetto sono contrastare l’analfabetismo religioso, prevenire la creazione di “stereotipi dell’altro”, favorire il dialogo fra diverse culture e religioni, sostenere le figure più vicine al detenuto. Attraverso laboratori, momenti di formazione e dialogo con i detenuti e il personale carcerario, il progetto vuole promuovere una adeguata conoscenza e gestione del pluralismo religioso e favorire la crescita di una “nuova cittadinanza” all’interno del processo di rieducazione e integrazione sociale dei detenuti.
Il progetto verrà presentato giovedì 30 marzo, alle 17.30, nella Sala polivalente “Francesco Di Cataldo” della Casa circondariale di San Vittore (piazza Filangieri 2, Milano).
Dopo gli indirizzi di saluto di Gianluca Vago (Magnifico Rettore dell’Università degli Studi Milano), di Giuseppe Guzzetti (Presidente della Fondazione Cariplo), di Luigi Pagano (Provveditore Regionale Amministrazione Penitenziaria Lombardia), di Gloria Manzelli (Direttore della Casa circondariale Milano “San Vittore”), di Giovanna Di Rosa (Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Milano) e di Monica Lazzaroni (Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Brescia), Silvio Ferrari, docente all’Università degli Studi di Milano – Dipartimento di Scienze giuridiche “Cesare Beccaria”, introdurrà i lavori. Seguiranno gli intervento dei rappresentanti delle religioni cristiana, ebraica, musulmana, buddista e le testimonianze dal progetto pilota, con la voce degli operatori penitenziari e quella dei mediatori culturali. Modera l’incontro Francesca Valenzi, Direttore Ufficio Detenuti e Trattamento Provveditorato Regionale Amministrazione Penitenziaria
È necessario preiscriversi all’evento inviando i nominativi alla mail educazionepluralismoip@gmail.com entro lunedì 27 marzo