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Pane e carne scontati? Sì, ma non si trovano

L'iniziativa promozionale varata dal Comune fatica a decollare, soprattutto dal punto di vista dell'informazione al pubblico. E pochi esercizi hanno aderito

5 Giugno 2008

02/04/2008

di Cristina CONTI

Pane e carne scontati per contrastare l’inflazione. Ma l’iniziativa decolla a fatica. I negozi sono privi delle locandine, i panettieri non hanno i sacchetti con il logo del Comune ed è difficile trovare l’elenco degli esercizi che aderiscono. Le associazioni dei consumatori, poi, denunciano che lo stesso centralino del Comune ignora l’iniziativa. «Chi non ha dimestichezza con Internet non trova informazioni, perché l’elenco dei panettieri aderenti all’iniziativa si trova solo sul sito del Comune», dice Alessandro Miano dell’Associazione Consumatori.

In base alla campagna, mezzo chilo di pane comune si sarebbe comprato a 1,50 euro ogni quarta settimana del mese, mentre la “svizzera” sarebbe rimasta a prezzo fisso, sotto l’euro. «I milanesi meritano di più. Non si tratta di un vero sconto, le “svizzere” sono fatte con carne meno pregiata, con il quarto anteriore», denuncia Miano.

In realtà gli esercizi che hanno aderito agli sconti sono davvero pochi. «Partecipano solo 200 panificatori – spiega Antonio Marinoni, dell’Associazione Panificatori -. A nostre spese abbiamo stampato 60 quintali di sacchetti per la promozione, ma distribuirli nella settimana di Pasqua non è stato semplice. Il centro, per esempio, è rimasto sguarnito perché il distributore si è fermato a causa dell’Ecopass».

Molti esercizi non hanno aderito perché non ritengono necessario il provvedimento. «Nessuno vuole il pane in offerta, la gente entra e prende al massimo due o tre panini. Vi assicuro che suoniamo le campane a festa quando qualcuno entra e chiede mezzo chilo», commenta un panificatore del quartiere Isola. E per la carne non va certo meglio: su molte vetrine sono ancora esposti i cartelli della vecchia promozione della Regione.

Intanto però il Comune rimane fiducioso e sicuro del successo dell’iniziativa. «Serve pazienza e un po’ di rodaggio, come ogni prima volta. Potremo fare una valutazione vera e propria solo alla fine di aprile, dopo che si saranno concluse tutte le promozioni», spiega l’assessore alle Attività produttive Tiziana Maiolo.

Intanto però si aspettano ancora le locandine per le nuove promozioni. «Siamo in ritardo, perché si è verificato qualche disguido nelle locandine da esporre – conclude Maurizio Arosio, dell’Associazione macellai dell’Unione del Commercio -. Ma ogni giorno c’è qualche nuovo associato che aderisce all’iniziativa».