Un progetto articolato promosso dalla Caritas per l’Expo, è stato presentato di recente all’ente che gestisce l’Esposizione universale in programma nel 2015 a Milano. Una grande novità, visto che per la prima volta in questa manifestazione mondiale sono state coinvolte le realtà della società civile e non solo le nazioni, come nelle precedenti edizioni.
Il 12 ottobre dello scorso anno Caritas Internationalis, Caritas italiana e Caritas ambrosiana hanno firmato con la società Expo 2015 un accordo che prevede la partecipazione con una serie di eventi e iniziative. In particolare la Caritas partecipa alla manifestazione, perché il tema «Nutrire il pianeta, energia per la vita», rimanda a questioni su cui la Caritas in tutto il mondo è impegnata da sempre: lotta alla povertà, alla fame, distribuzione universale dei beni in particolare l’accesso alla terra, all’acqua, la produzione libera e autonoma del cibo, gli stili di vita, la sobrietà, la solidarietà, la giustizia, la salvaguardia dell’ambiente.
«Per noi l’Expo rappresenta una duplice occasione – sottolinea Luciano Gualzetti, vicedirettore della Caritas ambrosiana, che coordina la presenza dell’organismo all’Expo -: portare a Milano l’attenzione, a partire dai temi riguardanti il cibo e l’alimentazione, sulle iniziative per la promozione della dignità dell’uomo e della giustizia che la Chiesa (Diocesi, parrocchie, Caritas, missionari religiosi e laici, Ong) realizza in tutti i continenti; offrire una prospettiva di mondialità alle comunità cristiane della Diocesi di Milano e italiane, coinvolgendo volontari e giovani in questa sfida di accoglienza e di approfondimento su questioni che sono essenziali nell’azione della Chiesa».
L’idea di fondo che guida le proposte della Caritas è lo «Spezzare il pane», declinata in tre filoni di approfondimento: diritto al cibo, cibo e diritti; cibo, culture e religioni; cibo, ambiente e stili di vita. Sarà l’occasione per promuovere condivisione, arte, cultura, gioco, animazione, lavoro, dialogo con eventi che potranno svolgersi all’interno, ma anche fuori dal sito dedicato all’Esposizione. Con un’"Expo a casa tua" o un’"Expo delle periferie" sul territorio di Milano, della Diocesi e delle Diocesi lombarde. «La proposta della Caritas – continua Gualzetti – vuole essere una piattaforma aperta sulla quale possono collaborare diversi percorsi e soggetti. Come alcune hanno già fatto (Centro San Fedele, Pime, Focsiv, Centro missionario e migranti), altre realtà ecclesiali e non, diocesane e italiane, missionarie e della cooperazione internazionale, culturali e sociali, potranno coinvolgersi e portare il proprio contributo». Le iniziative della Caritas saranno strettamente legate e coordinate con la Santa Sede – che partecipa come Stato con il suo padiglione – e la Diocesi di Milano, «perché Caritas è Chiesa e perché, come si diceva, questi sono temi che stanno a cuore alle Chiese di tutto il mondo».
Evento nell’evento sarà la presenza di tutte le Caritas del mondo a Milano. A pochi giorni dall’inaugurazione di Expo 2015, l’Assemblea generale di Caritas Internationalis che si tiene in quel periodo in Vaticano, si sposterà proprio a Milano. Verranno i 400 delegati rappresentanti delle 160 Caritas nazionali, per presentare, con la partecipazione dell’attuale presidente, il cardinale Maradiaga, i risultati della Campagna mondiale sul diritto all’alimentazione promossa nel 2014. Con questa e altre iniziative, la Caritas Internationalis insieme a quella italiana e ambrosiana è impegnata, già da oggi con incontri nei diversi continenti con le Caritas regionali, a presentare il cammino che si intende compiere per arrivare a Expo 2015 con un messaggio di speranza e di fratellanza.