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Formazione

L’Erasmus degli imprenditori

Per sostenere l’internazionalizzazione delle pmi milanesi, Formaper lancia l’iniziativa che permette ai titolari di imprese con meno di tre anni di soggiornare in un Paese dell’Ue

di Cristina CONTI

23 Settembre 2014

Un’esperienza all’estero per i giovani imprenditori. È la nuova iniziativa di Formaper, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano, per sostenere l’internazionalizzazione delle pmi meneghine. Grazie a finanziamenti della Commissione Europea, i titolari di nuove imprese con meno di tre anni possono soggiornare all’estero in un Paese dell’Unione. A gestire le candidature è Formaper, che cercherà di abbinare i giovani o aspiranti imprenditori con le aziende straniere. Mentre il soggiorno all’estero può durare fino a tre mesi.

Lavorare con imprenditori esteri, oppure affiancarli per dare vita a nuovi contratti; ma anche c’è anche la possibilità di ospitare un giovane imprenditore per condividere esperienze e collaborare. «In questo caso l’impresa non deve sostenere nessuna spesa, in quanto la persona che l’imprenditore ospita ottiene una sovvenzione – spiega Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano -. Questo permette di espandere la propria azienda, entrare in altri mercati europei, prendere contatto con altri imprenditori o sviluppare e sperimentare nuove idee». Lo scambio, in questo caso, dura da uno a sei mesi.

Sono circa 179 mila le imprese nate in regione negli ultimi tre anni (il 15,7% di tutte quelle sorte in Italia nello stesso periodo): sono i dati di un’elaborazione della Camera di Commercio. Solo a Milano ce ne sono 70 mila (39,4% del dato lombardo e 6,2% di quello nazionale). Seguono Brescia (22 mila startup), Bergamo (17 mila), Monza e Brianza (quasi 15 mila) e Varese (13 mila).

Nei primi tre mesi del 2014 l’export milanese è rallentato del 4,8%, vale 9 miliardi di euro e si è rivolto in prevalenza al mercato interno europeo e a Oriente. Tra le prime destinazioni, in forte crescita rispetto allo scorso anno, ci sono Regno Unito, con un incremento del 25,7%, e Giappone (+21,3%). Al terzo posto la Francia (+2,3%), mentre Hong Kong è salito dal diciassettesimo al quattordicesimo posto (+13%). Il Belgio è passato dal sedicesimo al tredicesimo con una crescita del 10,4%, l’Arabia Saudita dal ventesimo al diciottesimo (+10,3%). Arretrano Svizzera e Germania, pur restando al secondo e terzo posto.

Le esportazioni di moda nel 2014 hanno raggiunto il 24,7% tra calzature e abbigliamento maschile, femminile e da bambino. In crescita anche le apparecchiature di cablaggio (+18,9%) e i prodotti in metallo (+15,9%).