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Cappellania dei migranti

Le comunità cattoliche immigrate,
solidali con la famiglia del cileno ucciso

Si sono offerte di sostenere con un concreto e immediato contributo i familiari del giovane Marcelo Valentino Gomez Cortes. Le esequie saranno celebrate nel suo paese d’origine

di Silvio MENGOTTO

18 Febbraio 2012

Lunedì 13 febbraio il vigile Alessandro Amigoni ha sparato su due cileni in fuga perché entrambi clandestini. Nella sparatoria viene ucciso il giovane Marcelo Valentino Gomez Cortes di 28 anni. Le testimonianze dei colleghi di Amigoni e dell’amico cileno rimasto illeso sembrano, giorno dopo giorno, smentire clamorosamente le dichiarazioni ufficiali del vigile. L’amico fuggito con la vittima ha negato il possesso di armi, mentre l’avvocato ha fatto sapere che «fuggivano perché clandestini».
Mentre infuriano le polemiche sull’uso delle armi da parte dei vigili urbani, nel pomeriggio di oggi, 18 febbraio 2012, si è tenuto un Consiglio pastorale di tutte le comunità cattoliche immigrate a Milano per affrontare l’argomento. Per don Giancarlo Quadri, responsabile della Cappellania dei migranti, «l’idea è quella di produrre un documento unitario di tutte le comunità presenti, assieme a Caritas Ambrosiana, per confortare gli animi scossi e profondamente turbati. In questi avvenimenti – ha aggiunto – non bisogna sottovalutare il fatto che sono la conclusione di processi discriminatori, di non aiuto, di povertà davanti alle quali si chiudono spesso gli occhi. Di qui un richiamo affinché la sicurezza dei cittadini sia attuata con regole precise perché Milano non segua la logica del Far West».
C’è inoltre un reale stato di povertà della donna che viveva con il giovane cileno ucciso. Una peruviana con due figli, che non dispone di nulla per celebrare il funerale, ma vorrebbe che le esequie di Marcelo Valentino  avvengano nel suo Paese d’origine.
Da tale realtà nasce l’appello di don Giancarlo Quadri «a tutta la comunità latino-americana, soprattutto a quella cilena e peruviana, ma anche al Comune di Milano, per intervenire con gesti di concreta solidarietà verso la famiglia del ragazzo ucciso». Le comunità cattoliche immigrate della diocesi ambrosiana, molto provate da questo tragico episodio, si sono strette attorno ai familiari di Marcelo Valentino, offrendosi di sostenere con un concreto e solidale contributo la famiglia del giovane cileno sia qui che in patria. Il Comune di Milano, dal canto suo, ha comunicato di farsi carico delle spese di espatrio della salma.