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Fino al 30 giugno

“Insieme possiamo
moltiplicare il pane” in Cadorna

Mostra fotografica a cura di Fondazione Progetto Arca Onlus

27 Maggio 2013

Da pochi giorni è allestita a Milano, presso la Stazione ferroviaria di Cadorna, la rassegna fotografica curata da Fondazione Progetto Arca Onlus, realtà milanese del terzo settore che dal 1994 si occupa di fornire aiuto e favorire l’integrazione sociale delle persone in stato di grave indigenza ed emarginazione. L’allestimento, permanente fino al 30 giugno, si sviluppa esternamente sulle vetrine di uno spazio concesso pro bono da Ferrovie Nord S.p.A e rientra nell’ambito degli Expo Days 2013, programma di eventi dedicati al tema della nutrizione organizzati dal Comune di Milano in vista dell’Expo 2015.

Tema centrale della mostra è il cibo, in particolar modo il pane, che Progetto Arca distribuisce in grandi numeri ormai da 20 anni. Il pane s’intende non solo come fonte di nutrimento, ma come punto di partenza per la creazione di un rapporto con chi si trova in difficoltà, al fine di far nascere una relazione orientata all’integrazione sociale.

Le immagini catturate dall’obiettivo della fotografa Isabella Balena raccontano in sfumature di grigio la nascita di Progetto Arca e le sue prime attività di accoglienza, negli anni Novante, verso chi viveva sulla strada ed era vittima di problemi di dipendenza. Scenario nettamente diverso è quello colto nelle fotografie di Daniele Lazzaretto e Sara Battoraro, che illustrano l’attività di accoglienza, preparazione e distribuzione di pasti e assistenza alle persone senza dimora durante il periodo del Piano Emergenza Freddo.

A integrare le immagini, numeri e dati forniscono un quadro completo sulla povertà e sulle nuove marginalità, allo scopo di rendere la cittadinanza più sensibile a questi temi. Tra le cifre riportate, emergono quelle riferite alle persone senza dimora a Milano – che una recente indagine Istat stima siano 13 mila – e quelle riferite al Piano Freddo 2012-2013, in cui Progetto Arca ha distribuito ogni giorno 2000 pasti (tra colazione, pranzo e cena – nei vari Centri diurni e notturni che gestisce e attraverso l’Unità di Strada) e offerto alloggio a 720 persone.