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Lavoro

Gli extracomunitari creano occupazione

Ricerca della Camera di Commercio: le ditte individuali con la maggioranza del controllo in mano straniera danno impiego a oltre 7 mila italiani

di Cristina CONTI

3 Maggio 2012

In tempi di crisi sono gli extracomunitari a creare occupazione. Le piccole imprese milanesi danno lavoro a oltre 7 mila italiani. È uno dei dati più importanti che emergono dall’ultima elaborazione della Camera di Commercio di Milano, attraverso il labMim, su dati Info Camere e relativi alle ditte individuali presenti sul territorio al quarto trimestre 2011 con la maggioranza del controllo in mano non italiana.

Le piccole attività che hanno titolare straniero a Milano sono oltre 24 mila, pari al 20,6% e occupano quasi 36 mila persone. Sono quasi 7.200 i dipendenti italiani. Se si considerano anche le più grandi, come Spa, Srl e così via, si arriva a un totale di 32 mila aziende, con quasi 89 mila occupati, di cui almeno 18 mila italiani.

Servizi di comunicazione, commercio, artigianato: queste le attività più diffuse tra gli imprenditori stranieri. Il 93,6%, per esempio, è impegnato nella gestione di un internet point, l’88,2% si dedica al commercio al dettaglio ambulante di bigiotteria, il 69,8% preferisce vendere tappeti al dettaglio e il 66,7% all’ingrosso. C’è anche chi spedisce materiale propagandistico (61,3%), fabbrica tappeti e moquette (59,4%), oppure sgombera cantine e solai (6,3%). E non mancano i lavoratori edili: il 51% è muratore con oltre 3.200 imprese. «In particolare per quanto riguarda l’artigiano “made in Milano” è innegabile che in questo momento la bilancia resta attiva solo grazie all’imprenditorialità degli immigrati – sottolinea Marco Accornero, segretario generale dell’Unione Artigiani -. La loro crescita nel 2011, riferita allo scenario delle imprese individuali, che costituiscono la stragrande maggioranza nell’universo artigiano che costituiscono la stragrande maggioranza nell’universo artigiano, è stata di 1.032 unità».

Centri per il benessere fisico e massaggi, attività di traduzione e interpretariato, parrucchieri, erboristerie, ristoranti e pulizia di edifici sono invece le attività preferite dalle donne, rispettivamente con il 69,9%, il 65,3% e il 62,9%. Tra le nazionalità più presenti, invece, ci sono gli egiziani (uno su cinque), i cinesi (15,9%) e i rumeni (8,9%). Seguono i marocchini (7,5%), gli albanesi (5,2%) e i peruviani (4,1%).