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L’allarme

«Famiglie indebitate a rischio di usura»

Luciano Gualzetti, presidente della Fondazione San Bernardino, ascoltato dalla commissione antiracket del Comune. Oltre 6 milioni di euro distribuiti dal Fondo Famiglia lavoro, ma le richieste di aiuto continuano

27 Febbraio 2015

«Sette anni di crisi hanno ormai eroso i risparmi delle famiglie. Il pericolo che finiscano nelle mani degli strozzini e che alimentino l’economia criminale dell’usura è un dramma da non sottovalutare». Lo ha detto oggi il presidente della Fondazione San Bernardino e segretario generale del Fondo Famiglia Lavoro, Luciano Gualzetti, ascoltato dalla commissione consiliare antiracket del Comune di Milano.

Secondo i dati della Fondazione, istituita nel 2004 dalla Conferenza episcopale lombarda per prevenire il fenomeno dell’usura sul territorio regionale, il 10% di chi ha contratto un debito nel 2014 non è stato in grado di onorarlo. Le sofferenze bancarie sono più che raddoppiate negli ultimi 7 anni. Il 40% delle persone sovra-indebitate ha perso il lavoro o ha subito una riduzione del reddito negli ultimi anni a causa della crisi. Questi i dati raccolti su un campione di quasi 3 mila persone.

Un quadro difficile che si inserisce in un contesto segnato da gravi sofferenze.  A livello nazionale, secondo Eurispes le famiglie che non riescono quest’anno ad arrivare alla fine del mese con le proprie entrate si attestano al 47,2% (un amento di 16,4 punti percentuali in più rispetto allo scorso anno). Il 62,8% delle famiglie è costretta a usare i propri risparmi per far quadrare i conti, mentre solo un anno fa era il 51,8%. Negli ultimi tre anni un italiano su tre ha chiesto un prestito bancario che nel 7% dei casi gli è stato negato. «Le famiglie senza più patrimoni cui attingere per arrivare alla fine del mese si rivolgono ai compro oro, al gioco d’azzardo, coprono il debito con altro debito. Alla fine di questo processo c’è spesso l’usura. Cosa che rischia di trasformare una questione sociale in una questione criminale», ha commentato Gualzetti.

La lunga e ininterrotta crisi economica sta prosciugando le casse non solo delle famiglie, ma anche del Fondo Famiglia Lavoro, nonostante la grande prova di generosità dei milanesi. Gli oltre 6 milioni di euro raccolti dal gennaio 2013 sono stati tutti ridistribuiti a chi aveva bisogno di aiuto. Ma le richieste di sostegno restano pressanti.

Una boccata di ossigeno per le casse del Fondo Famiglia Lavoro è venuta, ultimamente, dal buon esito dell’iniziativa “I regali del Cardinale”, che ha consentito nel periodo natalizio di raccogliere oltre 100 mila euro.

«Questi risultati dimostrano il grande senso di solidarietà che attraversa ancora molti settori della nostra società, e il mondo cattolico in particolare. Il volontariato e la generosità stanno facendo fronte al ritardo della ripresa economica, sempre annunciata, ma non ancora arrivata. Noi continueremo a fare appello ai tanti cittadini che ci hanno sostenuto in questi anni. C’è bisogno ancora dell’aiuto di tutti insieme al sostegno delle istituzioni», ha concluso Gualzetti.