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Sacramenti

Delpini: «Accompagnare i ragazzi all’incontro con Gesù»

Il Vicario generale scrive ai sacerdoti per illustrare le nuove linee-guida per il cammino di iniziazione cristiana

21 Luglio 2013

Rev.mo e caro confratello,

l’attuazione delle linee diocesane sulla Iniziazione Cristiana enunciate autorevolmente durante la convocazione di tutto il clero della diocesi il 28 maggio u.s. è un segno riconoscibile di quella comunione che rende più incisiva la nostra pastorale.

L’essenziale della pastorale della Iniziazione Cristiana dei ragazzi consiste nella cura per il suo scopo, cioè l’accompagnare i ragazzi all’incontro con Gesù entro la comunità cristiana, e nella cura per il soggetto che se ne fa carico, cioè la comunità educante.

È però necessario precisare alcune determinazioni concrete e invitare la comunità di cui Lei è responsabile a una recezione attenta delle indicazioni operative che mi permetto di elencare qui.

1.      Tutte le parrocchie e comunità pastorali sono invitate ad attuare quanto prima le indicazioni operative formulate, anche a costo di qualche ragionevole adattamento per una celebrazione dei Sacramenti distinta (Messa di Prima Comunione e poi Cresima) compresa entro l’età della fanciullezza (entro l’autunno della prima media). In ogni caso con l’anno 2013-2014 si dovrà dare priorità alla costituzione della comunità educante e alla formulazione di una proposta per l’anno dell’accoglienza e del primo annuncio (seconda elementare). I fanciulli che entrano in “seconda elementare” in questo prossimo anno pastorale 2013/2014 potranno essere introdotti nel cammino con alcuni appuntamenti dedicati a loro e ai loro genitori nei tempi forti dell’anno pastorale, particolarmente nella Quaresima 2014. I fanciulli che entrano in seconda elementare nell’anno 2014/2015 saranno i primi a percorrere l’itinerario completo secondo le linee diocesane. Tuttavia  con qualche adattamento anche coloro che sono già in cammino potranno adeguarsi alle indicazioni offerte fin dal prossimo anno.

2.      Coloro che già hanno cominciato il cammino di Iniziazione Cristiana lo porteranno a compimento secondo il programma iniziale, se l’adeguamento alla sostanza delle indicazioni diocesane fosse motivo sproporzionato di sconcerto o di difficoltà.

3.      Un gruppo di lavoro si impegna a offrire quanto prima una proposta organica di itinerario di IC per la fase 7-11 anni. Sussidi e indicazioni specifiche saranno pubblicati gradualmente. Si prevede che con l’estate 2014 siano disponibili indicazioni specifiche e strumenti operativi per l’anno di accoglienza e di primo annuncio. Nel frattempo si utilizzino gli strumenti già in uso, con le necessarie mediazioni di cui si faranno carico coloro che hanno la responsabilità della IC nella Sua parrocchia o comunità pastorale.

4.      La celebrazione dei Sacramenti secondo le indicazioni date è così collocata: la prima celebrazione del Sacramento della Riconciliazione nel tempo di Quaresima di “quarta elementare”; Eucaristia di Prima Comunione nel tempo di Pasqua dello stesso anno di “quarta elementare”; la celebrazione della Cresima dal tempo di Pasqua alla domenica di Cristo Re dell’anno pastorale successivo.

5.      La celebrazione della Cresima deve essere pensata, in conformità con le linee diocesane, come una festa e una grazia che mette in evidenza l’appartenenza alla Chiesa nella sua dimensione più ampia, misterica, diocesana e universale. Per questo si deve dare giusto rilievo al riferimento al Vescovo, espresso dal ministero di chi amministra il Sacramento, al luogo e al modo della  celebrazione, che si possono immaginare anche in forma interparrocchiale (celebrando, per esempio, in Cattedrale, o in altre sedi significative), al padrino (da scegliersi con largo anticipo rispetto alla data della celebrazione del Sacramento), che può essere anche offerto dalla comunità educante, allo stile che dovrebbe assumere la “festa della Cresima”, privilegiando l’aspetto ecclesiale rispetto a quello familiare.

6.      I  ministri per la Cresima dei ragazzi cui l’Arcivescovo concede la licenza o conferisce la facoltà sono: i Vescovi ausiliari e ausiliari emeriti; i membri del CEM; con l’eccezione della propria parrocchia, i parroci delle 12 parrocchie dei principali centri urbani (un elenco completo dei ministri è allegato alla presente e disponibile presso la Cancelleria arcivescovile). Tutti i Vescovi sono comunque ministri ordinari. Per la Cresima degli adulti conservano stabilmente la facoltà [anche] i decani per il rispettivo decanato e i Prefetti nella città di Milano.

7.      Il calendario delle celebrazioni della Cresima deve essere concordato a livello decanale sotto la responsabilità del decano, tenendo presenti le date disponibili e l’effettiva possibilità di avere uno dei ministri sopra indicati. Il significato di una celebrazione in altra chiesa rispetto a quella parrocchiale (la Cattedrale o altre chiese significative, quali ad es. S. Ambrogio e la Basilica del Seminario) è quello di far comprendere la dimensione ecclesiale della IC; per questo è raccomandabile, dove possibile, prevedere celebrazioni che radunino diverse parrocchie. Il calendario concordato in decanato deve essere presentato entro il 31 dicembre 2013 alla segreteria del Vicario Generale. La segreteria provvede ad assegnare il ministro là dove non è stato ancora scelto dal Parroco o dal Responsabile della CP o a chiedere i necessari aggiornamenti del calendario per poter disporre di uno dei ministri stabiliti.

8.      La celebrazione della Cresima deve essere curata come una festa e un evento di grazia solenne ed edificante: la scelta dei canti, la cura per il servizio d’ordine, per la bellezza del luogo in cui si celebra e per il raccoglimento della celebrazione favoriscono la partecipazione di tutti, specie quando la celebrazione raduna più comunità e quando il luogo scelto non potesse essere un edificio sacro.

Con il più sentito augurio perché la dedizione di tante persone di buona volontà all’iniziazione dei fanciulli produca i frutti desiderati, esprimo a tutti sentita gratitudine.

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