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Corpus Domini

«Così le nostre parrocchie
valorizzano la periferia»

Parlano don Massimiliano Sabbadini e don Antonio Longoni, parroci di San Luigi Gonzaga e di San Michele Arcangelo e Santa Rita, rispettivamente punto di partenza e d’arrivo della processione eucaristica

di Veronica TODARO

15 Giugno 2014

Toccherà a due parrocchie il compito di accogliere i fedeli che seguiranno la processione eucaristica organizzata in occasione della celebrazione diocesana del Corpus Domini. Si tratta della chiesa di San Luigi Gonzaga in piazza San Luigi, da cui prenderà avvio la processione, e della chiesa di San Michele Arcangelo e Santa Rita in piazzale Gabriele Rosa, punto di arrivo.

«La mia parrocchia rappresenta il punto di congiunzione tra il centro e la periferia, è l’anello più interno della periferia e disegna idealmente un movimento bi-direzionale – – racconta don Massimiliano Sabbadini, parroco di San Luigi Gonzaga -. La chiesa è l’annuncio del Vangelo, raccoglie e si rivolge a tutti. La chiesa di San Luigi Gonzaga ha un tratto molto tradizionale, la posa della prima pietra risale al 1892: c’è quindi una comunità molto radicata nel territorio. All’epoca si sviluppò la periferia attorno a una chiesa e a una comunità cristiana. Oggi in questo quartiere anche persone di nuovo insediamento, extracomunitari compresi, trovano subito un ideale punto di riferimento, sia dal punto di vista della preghiera e della liturgia, sia dell’oratorio. La processione coincide quest’anno con la festa patronale, coincidenza singolare e molto bella: San Luigi Gonzaga, tra l’altro, è il patrono mondiale dei giovani».

Don Antonio Longoni, parroco di San Michele Arcangelo e Santa Rita, è contento per l’arrivo della processione nella sua parrocchia: «Valorizziamo le periferie anche sulla scia di quello che dice il Papa: “Usciamo dalla chiesa” e andiamo. Questo è un quartiere particolarmente problematico per la presenza di tante case Aler: circa la metà della popolazione della parrocchia è costituita da anziani e da extracomunitari. I problemi che dobbiamo affrontare ogni giorno sono di carattere sociologico e di degrado. Il cardinale Tettamanzi è già stato in questa parrocchia in occasione dei festeggiamenti dell’ottantesimo anniversario della nascita della chiesa, il 22 maggio 2013. Ritorna poco più di un anno dopo e ci fa piacere rivederlo. La predica e la benedizione eucaristica si terranno qui. Mentre durante la processione verranno letti alcuni brani della lettera apostolica di Papa Francesco, Evangelii Gaudium. Questo ci permetterà di riflettere sull’immagine di Chiesa che il Papa vuole dare, un’immagine che in questa occasione è quella della Chiesa di Milano».