È lo stage la via maestra per entrare nel mondo del lavoro in Italia. In Brianza gli stagisti sono 4.700, con un aumento del 12,4% in cinque anni. Uno strumento utilizzato dalle imprese dei servizi più che nell’industria (il 15,9% contro l’11,7). Sono i numeri che emergono dall’elaborazione dell’ufficio Studi della Camera di Commercio di Monza e Brianza su dati del Sistema Informativo Excelsior 2014.
Proprio per sostenere questa formula di apprendimento in azienda è appena stato siglato un accordo tra la Camera di Commercio di Monza e Brianza e quella Italo-Germanica per avviare un rapporto di collaborazione nel campo dell’educazione e della formazione professionale alternata tra scuola e lavoro: una sinergia in cui istituti di formazione professionale e datori di lavoro operano fianco a fianco nel processo formativo. «Oggi il sapere è il risultato di scambio di esperienze e metodi interculturali – ha commentato Gianni Braghi, membro della Giunta della Camera di Commercio di Monza e Brianza -. Credo che il modello tedesco della formazione duale possa portare a risultati proficui e a un avvicinamento fra mondo del lavoro e quello della formazione».
La collaborazione “italo-tedesca” verte in particolare sulla transizione tra scuola e mercato del lavoro, sull’organizzazione di una formazione professionale completa che possa comprende contemporaneamente lo studio e la pratica. Per questo motivo dunque verrà data molta importanza, nell’ambito del progetto, alla partecipazione delle imprese nella definizione dei programmi, con il suggerimento di interventi mirati per aiutare i ragazzi a rafforzare le competenze più carenti. Si cercherà inoltre di istruire il personale delle aziende per venire incontro ai bisogni formativi degli studenti delle scuole professionali con particolari indicazioni pedagogiche. Un’intesa significativa che mira alla valorizzazione delle scuole e delle capacità presenti sul territorio. «Occorre raccordare la formazione con il lavoro, perché non possiamo permetterci che le potenzialità delle nostre Università, dei nostri istituti e delle nostre imprese rimangano inespresse», ha concluso Barzaghi.
L’accordo coinvolgerà alcuni centri che da anni si occupano di formazione professionale, in particolare l’Ipsia di Monza, l’Ipsia di Lissone, l’Istituto Primo Levi di Seregno e l’Istituto Achille Mapelli di Monza.