Arianna è una ragazzina cerebrolesa grave. Frequenta il Cdd3 (Centro Diurno Disabili) al Centro Irccs “Santa Maria Nascente” di Milano della Fondazione Don Gnocchi. La sua vita è nelle mani di una mamma, un papà e due fratelli, che raccontano la quotidianità di una famiglia normale, nella sua diversità.
Intorno ad Arianna, portatrice di un handicap gravissimo, ruota la vita della sua famiglia: padre e madre neurologi, una sorella e un fratello venuti dopo di lei. Quattro voci, che nel libro Se Arianna (Giunti Editore, 192 pagine, 12 euro), scritto dalla madre, Anna Visciani, raccontano i drammi e la felicità di una vita “diversamente normale”, ciascuna da un punto di vista molto diverso, e si accordano armoniosamente grazie ad Arianna e all’amore che ognuno, a suo modo, prova per lei.
Da una gravidanza serena che si ribalta nell’incubo di una patologia senza speranze di guarigione o di miglioramenti, Arianna vive nelle storie di Anna, Davide, Alice e Daniele, sconcertanti per la loro lucidità, tenerezza, crudezza, forza. Una forza che si sprigiona anche nella scrittura e che cattura il lettore, coinvolgendolo sin dall’inizio in una situazione ricca di umanità e dignità. Riflessioni profonde, emozioni forti e drammatiche, situazioni comiche e grottesche, sentimenti sinceri e naturali raccontati senza la censura del “politicamente corretto”, in un ritmo incalzante che tiene incollati alla pagina. E che ci fa interrogare, inevitabilmente, sulla vita.