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16 giugno

Acli: lavoro di cura, nutrimento per la vita

A Cascina Triulza all’Expo workshop promosso dall’associazione si occupa della tutela lavorativa e della promozione culturale delle collaboratrici familiari italiane e immigrate, in collaborazione con Caritas Internationalis e Concorso Lingua Madre

12 Giugno 2015

Si terrà martedì 16 giugno dalle 10.30, presso Cascina Triulza all’Expo di Milano, in occasione del 4° anniversario dell’adozione da parte dell’Ilo della Convenzione Internazionale sulle lavoratrici e lavoratori domestici del 2011, il workshop “Lavoro di cura: nutrimento per la vita”, promosso dalle Acli Colf, l’associazione delle Acli che, da oltre sessant’anni, si occupa della tutela lavorativa e della promozione culturale delle collaboratrici familiari italiane e immigrate.

L’incontro, organizzato in collaborazione con Caritas Internationalis e Concorso Lingua Madre, intende aprire un confronto sulle questioni del lavoro domestico e di cura, dialogo interculturale, rispetto dei diritti e della protezione sociale, ponendole in relazione con il “cibo”, tema portante di Expo.

«Questo workshop – afferma Raffaella Maioni, responsabile nazionale Acli Colf, da tempo impegnata nella lotta per il riconoscimento e la tutela dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori domestici – è un’occasione per riflettere sull’importanza del cibo nelle scelte che facciamo ogni giorno in relazione alla nostra cultura, alla nostra salute personale e alla sostenibilità ambientale: dovremmo promuovere una nuova economia domestica che ridefinisca il ruolo fondamentale dello spazio domestico per la promozione di uno sviluppo sostenibile e consapevole».

Con la partecipazione di Maria Sulezu di Caritas Internationalis e Daniela Finocchi, ideatrice del Concorso Lingua Madre e ambassador del WE Women for Expo, si potrà andare a cogliere altre esperienze che accompagnano le donne e gli uomini che, migranti e non, svolgono questo lavoro. Inoltre, porteranno il loro contributo rappresentanti di network e organizzazioni internazionali, tra i quali Giuliana Mesina (International Domestic workers Federation) e Sabrina Marchetti (Research Network for domestic workers rights).