Quasi cento ragazzi e ragazze parteciperanno alla Settimana teologica organizzata a Camaldoli dalla FUCI: sarà l'occasione per riflettere su come trovare e testimoniare Dio nei contesti che abitiamo e per indagare quali urgenze comunitarie chiedono un impegno pastorale rinnovato e ci spronano ad essere Chiesa cittadina.

A cura della Presidenza Nazionale FUCI

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Giovani della FUCI di Milano all'edizione della Settimana teologica di Camaldoli 2021

Da domenica 31 luglio a sabato 6 agosto avrà luogo, presso il monastero benedettino di Camaldoli (AR), la Settimana teologica della FUCI, appuntamento storico dalla Federazione Universitaria Cattolica Italiana. Sette giorni in cui studentesse e studenti universitari da tutta Italia si incontreranno per vivere un’esperienza di formazione spirituale e culturale, in un clima di convivialità e amicizia sincera, accolti dalla comunità monastica. Nonostante le difficoltà dell’emergenza pandemica la Settimana teologica ospiterà quest’anno quasi cento ragazzi e ragazze che desiderano fare un’esperienza di condivisione intellettuale e di comunione spirituale.

“Vidi la città… scendere dal cielo. Teologia e pastorale nell’epoca della secolarità: come parlare di Dio oggi” è il titolo che abbiamo scelto. Come cristiani non possiamo rinunciare a spenderci per il bene delle nostre città e a scoprire in esse un luogo teologico in cui incontrare Dio oltre le mura delle nostre chiese, nei contesti e nelle relazioni della nostra quotidianità. Nei primi giorni, accompagnati da mons. Ignazio Sanna, arcivescovo emerito di Oristano e presidente della Pontificia Accademia di Teologia, affronteremo il tema di come trovare e testimoniare Dio nei contesti che abitiamo, sulla scorta del paradigma teologico del magistero di Papa Francesco. Grazie alle riflessioni di mons. Luca Bressan, vicario episcopale dell’arcidiocesi di Milano, cercheremo poi di indagare quali urgenze comunitarie chiedono un impegno pastorale rinnovato e ci spronano ad essere Chiesa cittadina, immersa nella realtà e capace di stare nelle sue ferite offrendo quella direzione di senso che alimenta la speranza, fondamento del nostro impegno missionario.

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