Il gioco è una cosa seria. Sarà importante esserne coscienti quando chiederemo a ragazzi e ragazze di giocare "sulle sue piazze" nell'Oratorio estivo 2021. Si è partiti dai coordinatori degli oratori a proporre un momento formativo che ha investigato il senso della proposta di quest'estate e ha fornito suggerimenti concreti che possono vedere "a cascata" il coinvolgimento delle altre figure educative coinvolge: educatori, animatori, volontari. Invitiamo a guardare la relazione su "La pedagogia del gioco" di Enrico Carosio, disponibile sul nostro canale Youtube.


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Relazione di Enrico Carosio su La Pedagogia del gioco: guarda il video della diretta

 

«Abbiamo una necessità, che è quella di essere più consapevoli della responsabilità educativa che ci compete». Soprattutto nell’ambito dell’attività educativa dei nostri oratori non possiamo tralasciare la preparazione.

L’incontro, presso l’Oratorio Santo Crocifisso di Meda di domenica 9 maggio, dedicato ai coordinatori degli oratori, ne è stato la conferma: l’occasione per condividere gli atteggiamenti giusti da coltivare verso il prossimo Oratorio estivo “Hurrà – Giocheranno sulle sue piazze” che stiamo organizzando, nei nostri oratori, per il bene dei ragazzi, e che quest’anno assume ancora più importanza, in un tempo caratterizzato da segnali di stanchezza e incertezza. Il valore della presenza di un nutrito gruppo di coordinatori (secondo la capienza del luogo per permettere un incontro in sicurezza), e i suggerimenti e le modalità presentate, qualificano una specifica attenzione: «preparare le attività bene vuol dire avere cura della persona».

La preghiera, affidando al Signore il proprio servizio, ha dato il via al pomeriggio, intenso, di formazione: «Da Te, Signore, nasce e in Te si compie ogni nostro gioco e ogni seria intenzione di metterci in gioco».

 

La relazione di Enrico Carosio, esperto formatore e pedagogista, sulla pedagogia del gioco, ha offerto numerosi stimoli e riflessioni sul nostro stile di educatori e coordinatori, a partire dalle grandi potenzialità del gioco, che caratterizzano la proposta estiva: «attraverso gli strumenti fondamentali del gioco posso sviluppare chi sono e permettere la massima espressione». «Giocare bene passa dallo stile che ha l’educatore, la modalità che testimonia il nostro stare insieme».

 

Se «il gioco è il primo grande educatore» («si gioca ovunque» ed è una condizione universale degli esseri umani) «per giocare bene bisogna imparare ed essere capaci di gestire il proprio modo di giocare» perché il gioco è una cosa seria e desideriamo che i ragazzi possano viverlo in maniera positiva, sentendosi accolti, tenuti in considerazione.

 

Dobbiamo porre una grande attenzione nella progettazione delle attività dell’esperienza estiva: trovare «il giusto equilibrio tra le competenze possedute e le sfide», facilitando (alternando i mediatori didattici e utilizzando linguaggi differenti) il coinvolgimento dei ragazzi.

È possibile approfondire la relazione sulla Pedagogia del gioco attraverso il video della diretta, sempre disponibile su YouTube Pastorale Giovanile FOM Milano.

 

Successivamente la formazione è proseguita nella partecipazione ai laboratori attivati in collaborazione con le Cooperative che stabilmente operano nei nostri oratori e che prendono parte al TEC (Tavolo Enti Cooperative) della FOM, secondo le indicazioni che presentiamo.

 

 

Per i nuovi coordinatori
Oltre ad alcune questioni di carattere generale (accordi con il Comune, utilizzo degli spazi, cura verso bambini e ragazzi diversamente abili e con fragilità…) tante altre sono le attenzioni fondamentali per chi si prepara a questo ruolo: molti gli aspetti (alcuni strettamente pratici) da verificare e da considerare tutti i giorni. Dalla relazione con le famiglie al controllo dei materiali da utilizzare, la cucina, il bar, le pulizie, la gestione dei turni e le presenze dei volontari, fino alla comunicazione (chiara e puntuale), connessa alla privacy e al corretto utilizzo del web.

Scarica qui gli schemi con le “istruzioni per l’uso” per coordinare l’Oratorio estivo

 

 

Le dinamiche di un oratorio a “piccoli gruppi”
Immedesimandosi in un gruppo di educatori di un oratorio della Diocesi la prima attività consiste nel progettare le attività di una settimana (inserendo in una tabella giornaliera giochi, laboratori, uscite ecc.) di Oratorio estivo… pre-Covid, seguendo la tematica dell’Oratorio estivo 2021 e le categorie di riferimento (persone, corpo, luoghi e spazi, tempi e programmazione). Ne emerge, nella restituzione della progettazione, un modello di esperienza estiva tradizionale. A questa esperienza viene quindi aggiunta una variabile (così come è stato per i nostri oratori), la pandemia, che ci ha costretto a rimodulare, tenendo conto delle normative in vigore, l’attività estiva.
La seconda attività è finalizzata a riorganizzare la settimana in tempo di Covid (secondo quanto molti coordinatori hanno già vissuto con l’esperienza di Summerlife), prestando attenzione, oltre alle misure di prevenzione ormai conosciute (triage, igienizzazione, mascherine, distanziamento) alle difficoltà di gestione da un punto di vista numerico, alla disponibilità di maggiorenni responsabili dei gruppi, alla predisposizione degli spazi secondo la capienza, e, insieme, alle grandi opportunità del lavoro di rete e della collaborazione con il territorio, strutturando un’esperienza diffusa.

 

 

Le opportunità del teatro e della drammatizzazione con i preado
Alcuni esercizi di training teatrale e di riscaldamento iniziali introducono alle modalità di realizzazione di attività espressive con i preadolescenti: “un nome, un gesto” (ci si posiziona in cerchio e uno alla volta si fa un passo avanti dicendo il proprio nome seguito da un gesto, la presentazione viene ripetuta dalle altre persone); “ingrandimento/riduzione” (da un gesto piccolissimo di un partecipante fino, con l’ultimo partecipante, ad ingigantirlo al massimo e l’opposto); “sciogliamoci con la musica” (da un sottofondo musicale guidare i ragazzi a copiare i movimenti della guida); “la musica racconta” (da ritmi e stili differenti di musica cercare di comunicare, solo con il corpo, l’emozione suscitata).

Come esempio, dalla quinta settimana dell’Oratorio estivo 2021 del progetto Hurrà (dedicata ai giochi di un tempo), con questa attività (“tableau vivant”) si invita a scegliere un oggetto del gioco, a partire da una lista di oggetti (se gli oggetti fossero meno dei partecipanti si possono inserire altri oggetti), chiedendo poi di impersonare con il corpo (voce e movimento) quell’oggetto. È possibile utilizzare il testo del racconto proposto oppure, da un semplice testo rielaborato dagli educatori a partire dal racconto, chiedere ai ragazzi di inventare loro le battute: saranno ancora più coinvolti e i testi saranno più personali.

Oltre alla caratterizzazione del personaggio, lavorare (seguendo la scansione di un hashtag al giorno) sulla messa in scena e lo svolgimento dell’azione. I ragazzi che non desiderano recitare battute possono essere coinvolti per ricreare la scenografia, valorizzata da una ricerca delle musiche più adatte. Al termine della settimana può avvenire la rappresentazione teatrale ai più piccoli.

Vai ai contenuti Extra del sito www.oratorioestivo.it, cerca la sezione Teatro e entra con username e password (disponibili nel box Hurrà) per scaricare i materiali.

 

 

Un focus sui preadolescenti
Immaginare “l’avatar dei preadolescenti”, secondo quattro tipologie particolari, a rappresentare simbolicamente i preado, con le loro caratteristiche (molto diverse): l’esuberante, il nerd, la timida, la vamp. Si ragiona in questo modo su come interpretare e intercettare i bisogni dei preadolescenti. Bisogni, che i preadolescenti hanno sempre (quello di scoprire il mondo, costruire la propria identità, il raggiungimento dell’autonomia…), amplificati dalle situazioni che hanno vissuto o stanno vivendo (solitudine, mancanza di socialità, confronto con la sofferenza e la morte).

La seconda attività si propone di creare “l’avatar dell’educatore”, che deve sostenere ed essere da riferimento per i preadolescenti con questi bisogni, acuiti da questo tempo di Covid. Sottolineiamo alcune indicazioni: accogliere i preadolescenti, ascoltare il loro vissuto, farli parlare, soffermarsi su problemi e richieste particolari, strutturando per loro attività specifiche. Lavorare sullo specifico dei preado significa considerare le attenzioni secondo questo focus, che comprende due aspetti importanti: chi opera con i preadolescenti deve essere una persona formata e motivata; occorre pensare e progettare le attività e le esperienze (devono essere su misura per loro). Risulta prezioso il confronto e lo scambio di esperienze con altri educatori della stessa fascia d’età.

Nella sezione I Poster del sito www.oratorioestivo.it, in ogni immagine, riferita a una settimana specifica, è disponibile il “pulsante” preado per scaricare materiali e attività specifiche per i preadolescenti (con username e password reperibili nel box/sussidio Hurrà)

 

 

 

L’incontro diocesano degli animatori si svolgerà in ciascun oratorio e con collegamenti on line venerdì 14 maggio 2021.

 

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