Prima dell'inizio dell'Oratorio estivo, invitiamo responsabili, coordinatori ed educatori a una riflessione e ad una verifica di impostazione circa la tutela dei minori, la privacy e tutte le norme e i comportamenti di buon senso che curino e salvaguardino ogni persona.


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Possono sembrare complesse e intricate per i responsabili, i coordinatori, gli educatori del gruppo animatori, le recenti riforme del mondo relativo alla privacy e a tutte le normative che entrano in gioco nella gestione e nelle attività che concernano un oratorio e, in particolare, un Oratorio estivo, quando sale notevolmente il numero di bambini e ragazzi iscritti e, esponenzialmente, di figure educative coinvolte per la loro cura e per l’organizzazione delle diverse proposte.

 

Una Bella storia non può prescindere da alcune condizioni ed attenzioni, che devono essere condivise con tutte le persone che svolgono un ruolo di responsabilità in oratorio o che rappresentano figure educative di riferimento per il gruppo degli animatori. Risulta quindi indispensabile creare momenti di condivisione delle competenze necessarie e informare presentando le principali tematiche ad animatori ed educatori, durante la formazione.

Occorre essere consapevoli che ogni bambino o ragazzo che entra in oratorio porta al suo interno il proprio vissuto e, a volte, anche il proprio disagio. In oratorio spesso si possono cogliere dei segnali. Siamo preparati ad intervenire? OraMIformo, la innovativa proposta formativa online, con un approfondimento sul tema del bullismo e cyberbullismo, è un aiuto importante in tal senso.

 

Oltre alle responsabilità civili (e in casi gravi, penali) per cui l’ente parrocchia può risultare coinvolto (tramite l’iscrizione avvenuta all’Oratorio estivo, una gita, una vacanza ecc.) in alcuni casi particolari (per il risarcimento di un danno subito) e di emergenza, occorre prima di tutto rendersi conto della responsabilità morale di ogni oratorio nei confronti dei ragazzi che gli sono affidati, degli animatori e di tutti coloro che svolgono un servizio educativo. Quello che emerge in maniera evidente è che, unitariamente alla responsabilità e alla consapevolezza di ogni azione, diventa necessaria un’attenzione educativa alta e una formazione costante.

 

Niente paura! I due estremi, sovraccarico di ansie esagerate o atteggiamenti di grande superficialità, non aiutano e non sono i modelli da seguire. L’unica prospettiva in cui muoversi è il binario della serietà. L’Oratorio e l’Oratorio estivo 2019 è una Bella storia e continua ad essere una bella storia educativa e di comunione.

 

I materiali proposti grazie alla competenza dell’Avvocatura della Diocesi sul sito www.chiesadimilano.it/avvocatura (nei box in homepage “Oratori estivi e vacanze 2019” i materiali in evidenza, ulteriori strumenti nella sezione “Oratorio”) per l’Oratorio estivo ma anche per l’ordinarietà della vita di un oratorio, con modulistica scaricabile e spiegazioni circa i diversi aspetti, con le informazioni sugli aspetti tecnico-amministrativi, legali, burocratici e pastorali, possono essere pubblicate sui siti internet degli oratori e parrocchiali, presentandoli come le linee generali a cui ci si attiene. Le modulistiche fornite dall’Avvocatura spaziano su tutti gli ambiti operativi riguardanti l’oratorio: dalla questione delle “cucine provvisorie” alle attenzioni da adottare per i “rumori” in oratorio, dai moduli suggeriti per l’iscrizione all’Oratorio estivo e alle vacanze fino ai contratti di lavoro e di collaborazione per le figure retribuite.

 

I “10 comandamenti per un oratorio estivo tranquillo” sono i 10 punti da tenere sempre presente riguardo gli adempimenti formali prescritti dalla normativa e le responsabilità giuridiche per coloro che assumono un ruolo di direzione/conduzione delle attività.

 

Risultano particolarmente importanti, tra le indicazioni dei “10 comandamenti”, le “raccomandazioni” riportate al punto 10, circa la pubblicazione di foto e video nelle pagine internet di parrocchie e oratori, soggetta a precise disposizioni, per cui è richiesto il consenso informato sia per i minorenni (da chi ha la potestà genitoriale) che per i maggiorenni e, in ogni caso, vale la regola della buona cautela e della prudenza.

Ricordiamo però che è un diritto della parrocchia realizzare fotografie o video a fini documentari interni, senza chiedere consenso. Per evitare inutili allarmismi un consiglio potrebbe essere quello di apporre un cartello in bacheca con il nome dell’educatore incaricato per foto e video, con autorizzazione del responsabile dell’oratorio, per realizzare materiale a fine documentario interno.

Per indicazioni circa la pubblicazione di fotografie e video si rimanda alla nota “fotografie”.

 

L’uso intensivo delle nuove tecnologie di comunicazione digitale tra i ragazzi amplia le possibilità di condivisione e diffusione di un contenuto, ma non modifica la relativa tutela dei diritti di cui gode una persona nella proiezione sociale della sua identità.

L’emendamento approvato dalla Camera il 2 aprile scorso conferma la direzione nel considerare come reato il revenge porn, punendo la diffusione di immagini e video privati senza il consenso della persona interessata.

Non sono “ragazzate”. Mettere in guardia ragazzi ed animatori, nella modalità giusta ma seriamente, circa l’utilizzo dei social, segnalando rischi e responsabilità, significa trasmettere il rispetto di sé e della persona altrui, passi fondamentali per la crescita di chiunque e condizioni fondamentali per il coinvolgimento nel servizio educativo dell’Oratorio estivo.

Allora sì che sarà una Bella storia per tutti.

 

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