La testimonianza di Monica riguardo il campo di ricerca vocazionale “Nulla è impossibile a Dio. Donne che incontrano Gesù” organizzato dalle Discepole del Vangelo dal 16 al 20 agosto 2021.

di Monica

Giovani in pellegrinaggio

Mi chiamo Monica, ho 28 anni e sono originaria di Torino.

Da qualche tempo mi sto interrogando sulla mia vita, sul futuro e su quale sia il progetto di Dio per me. Lo scorso anno ho conosciuto le Discepole del Vangelo e ho intrapreso con loro un percorso vocazionale, incentrato sulla conoscenza di me in relazione al Signore e al mio rapporto con Lui.

Tappa importante di questo percorso è stato il campo di ricerca vocazionale di quest’estate dal titolo “Nulla è impossibile a Dio. Donne che incontrano Gesù”. Dal 16 al 20 agosto 2021, infatti, con alcune giovani ci siamo ritrovate in montagna, a S. Giovanni di Livinallongo (BL), in una delle fraternità delle Discepole del Vangelo.

Ogni giorno le sorelle che ci accompagnavano ci hanno proposto delle riflessioni sul tema della chiamata d’amore di Dio per la nostra vita e sulla relazione con Gesù che rende possibile una nostra risposta. Ci siamo ispirate ad alcune donne presenti nel Vangelo di Luca: Maria la madre di Gesù, una donna peccatrice identificata come Maria Maddalena e le donne al sepolcro. Sono tutte donne che, vivendo pienamente la loro umanità, hanno speso la loro vita nella relazione con Gesù e ci hanno trasmesso storie di fragilità e di amore, fiducia nel dialogo e perseveranza nel rimanere fino alla fine con Lui.

Un sacerdote, inoltre, raccontandoci la sua vita, ci ha testimoniato che ancora oggi è possibile spendere con gioia e generosità la propria vita alla sequela di Gesù e l’importanza e la necessità di coltivare la nostra Fede, specialmente nei momenti più difficili delle nostre giornate.

Accanto a riflessioni e testimonianze, le giornate si completavano con momenti di condivisione fraterna sia tra noi ragazze sia con le sorelle. Vivere insieme i momenti di preghiera e la vita quotidiana più concreta (pasti, cucina, pulizie, etc.) ci ha permesso di conoscerci meglio e di sentire la casa dove vivevamo un po’ più come casa nostra. Anche una camminata insieme sulle Dolomiti, è stata l’occasione di condividere qualcosa di noi, ammirando lo splendido panorama e di sostenerci e incoraggiarci a vicenda durante la salita.

Personalmente questi giorni mi sono serviti per interrompere la mia routine quotidiana e concentrarmi su di me, fare un po’ il punto sulla mia vita, per cercare di viverla maggiormente alla luce del Vangelo. È stato particolarmente importante partecipare a questo appuntamento di persona, dal momento che a causa della pandemia, quasi tutti gli incontri che ho seguito durante l’anno si sono svolti online. La condivisione della vita fraterna infatti mi ha permesso di mettere subito in pratica ciò che leggevamo nel Vangelo e su cui riflettevamo ogni giorno. Infine, la meravigliosa cornice delle Dolomiti mi ha aiutato a staccarmi qualche giorno dal “resto del mondo” e a rivolgere il mio pensiero e il mio sguardo sempre più in alto, verso Qualcuno più grande di me, che mi ama di un amore infinito.

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