Abbiamo raccolto alcune delle domande più ricorrenti - Faq - che ci sono state fatte da quando abbiamo presentato il nuovo progetto della Pastorale degli adolescenti diocesana dal titolo "Attraverso" e la bibliografia del progetto. Per comprendere il senso e il metodo di questo nuovo percorso è fondamentale leggere innanzitutto il sussidio "Attraverso" che abbiamo pubblicato con Centro ambrosiano e che è disponibile alla libreria Il Cortile o su www.libreriailcortile.it. È poi importante scaricare i materiali che sono disponibili nell'app "Attraverso" che è scaricabile da Google Play Store o da App Store iOS. Abbiamo messo in calendario alcuni Laboratori online per gli educatori per l'accompagnamento dei tempi dell'anno (il prossimo è il 6 dicembre). Infine, riteniamo utilissimo stabilire un confronto con la nostra commissione adolescenti che si rende disponibile in questo anno a incontrare le équipe di educatori che vorranno vivere un incontro o avviare un percorso formativo per la comprensione e l'applicazione del progetto. Occorre scrivere a adolescenti@diocesi.milano.it per un contatto.


FAQ-ATTRAVERSO

SENSO

 

In che modo la nuova pastorale adolescenti mette al centro l’incontro con il Signore Gesù?

L’incontro e la relazione con Gesù è il fondamento di qualsiasi progetto pastorale ed educativo che proponiamo con i nostri adolescenti. Esso avviene attraverso il metodo dei 5 moduli dell’anno pastorale, ma soprattutto nello stile testimoniale delle esperienze che facciamo vivere ai ragazzi.

Non si tratterà quindi solo di parlare di Gesù, ma di darne testimonianza nelle esperienze che si vivranno, attraverso lo scambio, il confronto con gli altri, ma soprattutto con la Parola di Dio, che dà senso e significato a ciò che si vive e alla quale ogni esperienza con gli adolescenti può riferirsi.

Il vissuto dell’esperienza testimoniale passa attraverso la qualità dell’esperienza ecclesiale che ogni comunità attraversa durante il proprio anno pastorale e mediante il linguaggio liturgico della Chiesa.

Pertanto, le esperienze stesse potranno essere di preghiera, adorazione, celebrazione eucaristica, lectio divina, sempre con l’attenzione di prepararle, viverle e rileggerle.

 

 

Come possiamo “usare” i 4 pilastri?

I pilastri sono il punto di riferimento su cui si fonda l’essere educatori in oratorio con gli adolescenti. Sono la cornice di senso (insieme all’arte della domanda e all’icona biblica di riferimento) che sostengono l’azione educativa e pastorale della comunità cristiana a favore degli adolescenti. è uno sguardo verso la persona adolescente. Essi possono essere occasioni di confronto tra gli educatori, su che cosa significa quel particolare pilastro nella realtà territoriale in cui ci si trova.

Necessitano di essere sempre tenuti in considerazione, perché sostengono il cammino educativo. Operativamente, all’interno dell’app, nel tasto “i pilastri: come li uso?” sono presenti delle domande che servono agli educatori per metterli in pratica in maniera operativa.

 

 

Perché partiamo dalle domande degli adolescenti?

Le domande degli adolescenti sono il metodo per mettersi in ascolto dei loro vissuti. Significa prendersi cura della loro vita personale e del loro cammino spirituale per tentare di accogliere i loro desideri, i loro dubbi e le loro tensioni vitali. In questo modo si vuole mettere al centro anche la responsabilità degli educatori che possono mettersi ancora più in gioco anche nel loro cammino personale.

 

 

METODO

 

A che cosa servono i pdf di ogni area vitale, scaricabili dall’app, nei 5 moduli in cui l’anno è diviso?

Questi documenti non hanno la funzione di contenuti da passare, o “cose da dire”, ma sono spunti di riflessione riguardo l’intreccio tra il tempo pastorale (il tempo liturgico della Chiesa) e la scelta dell’area vitale che si vuole affrontare. Essi saranno realizzati negli anni, con approfondimenti e attenzioni sempre maggiori, ma richiedono una riflessione di ogni equipe educatori riguardo ciò che si vorrà trattare o proporre.

I pdf possono essere il punto di partenza per stimolare gli educatori a trovare delle esperienze che possano far vivere quella particolare area. Sono contributi che ogni anno saranno aggiornati da parte della commissione che si occupa dei temi in oggetto.

 

 

Le competenze sono troppo lunghe da usare: ci sono delle alternative?

Si. Le competenze vogliono essere un aiuto per osservare gli adolescenti e i loro bisogni, non vanno pensate come un elemento di complessità, né sono un contenuto teorico da trattare. Si possono utilizzare a inizio anno, pensando a tutto il gruppo che si ha davanti. Si possono utilizzare a fine anno, soprattutto con i ragazzi di prima superiore, per conoscerli meglio.

Le competenze hanno la potenzialità di indicare quale area vitale è bene trattare; ma le aree vitali si possono scegliere al di là delle competenze, l’importante è non strutturare l’annualità su una sola area vitale.

 

 

Dov’è presente la preghiera?

La preghiera è il fulcro della proposta, perché riteniamo che il fine proposto, cioè la relazione personale tra l’adolescente e il Signore, abbia come modalità principale quella di imparare a pregare, cioè di entrare in relazione con il Signore, rielaborando le esperienze fatte, portando le proprie fragilità e dubbi emerse nelle esperienze, ecc.

La preghiera è l’esperienza fondamentale della comunità cristiana che riunita intorno alla Parola di Dio testimonia lo stile evangelico della propria vita. La preghiera è il metodo per la comunità e per gli educatori che con la loro vita testimoniano Gesù. Essa non deve mai mancare nell’ambito dell’esperienza che si sceglie di proporre agli adolescenti, sia per prepararla, sia mentre la si vive, sia nel momento in cui la si rilegge. Siamo invitati a pregare spesso con gli adolescenti, nelle modalità che l’equipe degli educatori riterrà utile proporre. La stessa preghiera potrà essere un’esperienza da costruire e da tematizzare con gli adolescenti. In aiuto ci viene la lettura della Lettera agli adolescenti del nostro Arcivescovo: “Parla con Dio – Chiamare il Padre nella preghiera”

La preghiera non è una teoria o un’idea astratta, ma un vissuto concreto soggettivo che appartiene a ogni persona che vuole mettersi in cammino nella relazione con il Signore. Pertanto in tutto il progetto “Attraverso” è lo strumento fondamentale per accompagnare gli adolescenti a interrogare la propria vita.

 

 

A che cosa servono le competenze?

Le competenze sono un’altra novità del progetto “Attraverso”. Esse sono strumenti che possono aiutare gli educatori ad approfondire la conoscenza personale e di gruppi degli adolescenti in oratorio (e fuori).

Non sono tematiche, non è teoria ma un modo per comprendere come l’adolescente è in grado di “essere” o di “saper fare ed essere”.

Facciamo un esempio sulla preghiera: un conto è leggere un salmo, conoscerlo, pregarlo insieme, sapere come è composto e che cosa dice alla mia vita. Un altro conto è che lo stesso salmo poi diventa per me preghiera personale durante la mia giornata. Ecco le competenze: sono un modo per imparare individualmente a trasferire nella mia vita conoscenze che altri mi hanno dato e che posso poi personalmente vivere nella mia vita quotidiana.

Esse aiutano a orientare il percorso con gli adolescenti. Le competenze che abbiamo indicato sono alcune di quelle che per ogni area vitale si possono raggiungere. In tutto ciò si apre anche l’intento di far acquisire agli adolescenti competenze cristiane che possono accompagnare il loro cammino di fede dentro la propria comunità cristiana.

 

 

Dove sono i contenuti?

I contenuti del progetto sono all’interno dell’app e del sussidio. Come detto, però, il progetto non propone contenuti come sono sempre stati intesi, ma metodi di lavoro con gli adolescenti.

Il centro sono i vissuti e le esperienze che ogni comunità e gli educatori vorranno proporre. Non si troveranno tematiche ma si inviterà ad ascoltare le storie e vissuti mediante le domande che gli adolescenti ogni volta ci consegneranno. Per farne sintesi e poi affrontarli sarà consigliato usare il navigatore delle competenze per scegliere quale area vitale trattare durante il periodo prescelto. Inoltre, la creatività pastorale dell’equipe adolescenti potrà poi fare sintesi dei percorsi e itinerari da realizzare.

 

 

PROGETTAZIONE

 

Dobbiamo fare tutto il progetto fin da subito?

Il progetto “Attraverso” punta a modificare il metodo con cui stare con gli adolescenti. Per questo motivo, il processo sarà lungo e ci vorrà pazienza per poterlo mettere in pratica completamente.

Per questo motivo, si può iniziare da qualche aspetto, per poi progressivamente prendere in considerazione tutto il progetto. Il progetto intende avviare un processo nuovo per accompagnare gli adolescenti all’incontro con il Signore Gesù. È una proposta pastorale che avrà bisogno di essere familiarizzata dalla comunità.

Alcuni esempi di gradualità: progettare le esperienze con il metodo preparare-vivere-rileggere, senza considerare le aree vitali; progettare con il metodo di “Attraverso” uno o due tempi forti dell’anno; partire con la formazione educatori, per poi mettere in campo il progetto l’anno prossimo, ecc.

 

 

Perché non creare una comunità di pratica o uno scambio di esperienze?

Il progetto diocesano “Attraverso” intende sostenere l’idea di creare uno stile di progettazione educativa e pastorale in grado di accompagnare gli educatori nella condivisione delle proprie esperienze e narrazioni.

L’obiettivo sarà quello di fare sintesi delle buone pratiche che accadono all’interno della diocesi per mettere in circolo storie, esperienze, informazioni, stili e metodi di lavoro virtuosi per l’annuncio del Vangelo agli adolescenti.

In questa prima fase del progetto la commissione adolescenti della Fom si sta dedicando a incontrare educatori e operatori pastorali per far conoscere e interiorizzare questa nuova pastorale adolescenti.

Gli strumenti che useremo poi per fare sintesi e costruire comunità di pratiche per uno scambio delle esperienze saranno comunicate nei profili social, sulla piattaforma “OraMIformo”, nell’app e nel sito.

 

 

Qual è il filo rosso di tutto il progetto?

È la comunità cristiana che mette al centro l’adolescente. L’adolescente diventa il protagonista del vissuto comunitario, è il soggetto del progetto. L’adolescente non è un destinatario di una proposta educativa e pastorale, ma il soggetto che ne fa esperienza dentro il proprio vissuto.

L’adolescente impara a vivere all’interno della comunità cristiana vivendone l’esperienza nei suoi tempi, luoghi, simboli, parole, persone e rituali.

È la comunità cristiana che testimonia il proprio vissuto testimoniale. L’adolescente dovrà farne esperienza per comprendere che l’incontro con Gesù è un dono da ricevere dentro un’esperienza comunitaria cristiana. La fede è un dono che si può accogliere dall’esempio degli educatori, l’incontro con Gesù passa attraverso storie, esperienze e persone. Non basterà spiegare qualcosa della fede, ma bisognerà darne testimonianza mettendo in gioco i membri della comunità o credenti che sappiano essere “credibili”.

Ecco perché il progetto Attraverso mette al centro il linguaggio del vissuto della Chiesa, ecco perché la preghiera deve essere messa al centro dello stile testimoniale della comunità cristiana, ecco perché la formazione educatori risulta quanto mai necessaria.

 

 

Possiamo usare un’area vitale per un tempo dell’anno o per più tempi? Possiamo usare più aree nello stesso tempo?

Sì, si può creare qualsiasi tipo di percorso. Il metodo di lavoro proposto è modulare: lasciamo la scelta di usare un’area vitale nel momento più opportuno per gli adolescenti presenti. Ogni area vitale può essere realizzata sia in coincidenza delle annate degli adolescenti, piuttosto che per i singoli gruppi di classe oppure in momenti dell’anno per singoli adolescenti. Ciascuno in base alle proprie risorse, al proprio territorio e alla propria cura pastorale sceglierà di approfondire con una specifica esperienza una determinata area vitale, quella che agli educatori sembra più opportuno prendere in considerazione in quel momento per quegli adolescenti che ci sono affidati.

 

 

 

ASPETTI GENERALI

 

Come facciamo con un gruppo disomogeneo?

Il progetto “Attraverso” è una proposta pastorale per singoli oratori, comunità pastorali o decanati. La differenza della scelta delle aree vitali da affrontare sarà dovuta al modo in cui le equipe educatori potranno collaborare insieme nel trovare una sintesi maggiormente uniforme rispetto al vissuto degli adolescenti di quel territorio. È evidente che lavorare sui singoli adolescenti può provocare differenze, ma il progetto intende pensare complessivamente gli adolescenti presenti in un dato territorio in relazione alla comunità che se ne prenda cura nel complesso, che sia una parrocchia o un decanato.

 

 

Quali sono le teorie pedagogiche e i riferimenti ecclesiali che sostengono il progetto?

Il progetto pastorale “Attraverso” si basa su teorie pedagogiche inerenti ad alcuni filoni di ricerca scientifica.

Sul tema delle domande di senso e della ricerca di senso l’approccio è il pensiero fenomenologico/esistenziale, soprattutto derivante dalla scuola di Piero Bertolini e successori collaboratori, come attualmente il testo di A. Arioli. Sul tema della psicopedagogia evolutiva il riferimento è alla scuola del Minotauro e tutte la ricerca scientifica annessa (Charmet, Lancini, ecc.) con particolare attenzione ai temi di psicologia dinamica. Un particolare approfondimento è stato realizzato con tutte le recenti ricerche neuroscientifiche.

Sul tema della ricerca di senso e dell’arte della domanda il riferimento sono la scuola di pedagogia fenomenologica e alcuni biblisti come Maggioni, Monti, Fausti, Martini, Bianchi.

Altri richiami sono relativi anche ad alcuni pedagogisti di cui è possibile consultare in bibliografia.

Alcuni rimandi sono relativi ai piani nazionali ed europei delle competenze di cittadinanza.

Sul piano pastorale, non essendoci un pensiero teologico pastorale che possa intrecciarsi con le scienze umane e con la psicologia evolutiva, si è fatto un lavoro di ricerca con il seminario di Venegono (don Mattia Colombo, manuali di Teologia pastorale e Liturgia della Facoltà teologica dell’Italia settentrionale).

Sul piano antropologico, per la visione dell’uomo il riferimento è all’approccio spirituale di Nouwen e Grün e il magistero di Papa Francesco.

 

 

Perché abbiamo proposto un’app per gli educatori?

Abbiamo realizzato un’applicazione su piattaforma android e iOS dal titolo “Attraverso”, dedicata a tutti gli educatori degli adolescenti. Ci è sembrato utile che gli educatori avessero il quadro generale del progetto a portata di smartphone e da consultare personalmente e in equipe in modo rapido ed efficace. I pdf scaricabili possono essere facilmente inoltrati e condivisi. L’agenda con gli appuntamenti diocesani dedicata alla pastorale adolescenti può essere facilmente individuata. L’app è in fase di implementazione. Accogliamo volentieri suggerimenti via mail. Scrivete a adolescenti@diocesi.milano.it

 

 

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