Sabato 6 agosto si è conclusa la Settimana teologica organizzata dalla FUCI e tenutasi a Camaldoli a partire da domenica 31 luglio: un'esperienza di preghiera, riflessione e convivialità per cento universitari e universitarie provenienti da tutta Italia, che insieme hanno discusso della città come luogo teologico e frontiera dell'evangelizzazione.

A cura della FUCI

Settimana teologica di Camaldoli 2022 - Sito
Giovani della FUCI all'edizione della Settimana teologica di Camaldoli 2022

In Toscana, nel verde delle foreste casentinesi, cento universitari e universitarie provenienti da tutta Italia, da domenica 31 luglio a sabato 6 agosto hanno partecipato all’annuale Settimana teologica organizzata dalla Federazione Universitaria Cattolica Italiana. Ospiti della comunità monastica di Camaldoli, i giovani hanno condiviso un’esperienza di riflessione, preghiera e convivialità.

Il tema scelto per questa edizione, ‘Vidi la città…scendere dal cielo’, mette al centro della riflessione l’idea di considerare la città come luogo teologico e frontiera di evangelizzazione.

“Se l’incontro con Dio è qui, adesso, nella storia, nelle nostre città, non possiamo restare in attesa di un’altra vita. Occorre metterci in cammino e lavorare insieme per realizzare ora il tempo promesso!” spiega la presidenza nazionale della FUCI. “Come cristiani non possiamo rinunciare a spenderci per il bene delle nostre città e a scoprire in esse un luogo teologico in cui incontrare Dio oltre le mura delle nostre chiese, nei contesti e nelle relazioni della nostra quotidianità”.
Ignazio Sanna, arcivescovo emerito di Oristano e già presidente della Pontificia Accademia di Teologia, ha accompagnato la riflessione durante i primi giorni dell’iniziativa, mettendo in luce il nuovo metodo teologico di Papa Francesco che, ha spiegato il teologo, “consiste nel considerare come un luogo teologico imprescindibile la storia delle singole persone e della comunità civile e religiosa”. Si tratta di invertire il paradigma classico che procede dal testo al contesto, dalla Parola alla storia, e passare a un paradigma nuovo, che procede dal contesto al testo, ossia dalla concretezza della vita alla sua lettura teologica.

Luca Bressan, vicario episcopale della diocesi di Milano, ha aiutato ad indagare quale impegno di evangelizzazione è richiesto oggi nella società e quali urgenze comunitarie esigono un impegno pastorale rinnovato per essere Chiesa cittadina, immersa nella realtà e capace di stare nelle sue ferite.

Durante i pomeriggi i giovani universitari si sono invece confrontati tra di loro per approfondire attraverso dei laboratori le riflessioni che sono state stimolate dagli ospiti relatori, con l’intento di metterle in dialogo con le proprie realtà locali ed esperienze personali.

Anche i gruppi di FUCI Milano Città Studi, FUCI Milano Statale “C. Ferrini” e FUCI “G. Lazzati” dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano sono stati attivamente presenti all’evento, sentito dai giovani universitari milanesi come occasione particolarmente preziosa per potersi confrontare e crescere insieme ad altri coetanei di tutta Italia. “É stato un tempo proficuo per le relazioni e ricco di contenuti che hanno permesso una crescita personale. Dalla diocesi di Milano c’è stata una ampia partecipazione. Venerdì il percorso tematico si é concluso con la relazione di Mons. Bressan che aveva come focus il tema della città: avendo utilizzato come esempio la città di Milano, é stata un’occasione per riflettere da vicino sulla nostra realtà quotidiana.”, sono le parole con cui Federico Vivaldelli, presidente diocesano, riassume la ricchezza dell’esperienza di amicizia cristiana e formazione condivisa.

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