La spiritualità di Taizé ha trovato il modo di farsi strada anche a Torino, dove dal 7 al 10 luglio 2022 si è tenuto l'Incontro europeo dei giovani: proponiamo la testimonianza di Giulia, che con questo suo scritto desidera renderci partecipi dell'esperienza vissuta e soprattutto della Bellezza assaporata.

Giulia Ferri

Incontro Europeo dei giovani - Taizé Torino 2022 - Sito
La "cena" dei popoli nei giardini di Palazzo Reale di Torino durante l'Incontro Europeo dei giovani.

Di ritorno a casa, il luogo dove temporaneamente ho messo le tende, ripercorro le sensazioni di questa esperienza, per cercare di trattenere la Bellezza assaporata.

È difficile mettere per iscritto qualcosa che solo lo Spirito e il Cuore sanno veramente: riesco a dire poche cose, confuse e sincere.

Non troppo tempo fa ho conosciuto un Luogo con cui ho sentito fin da subito una grande familiarità, questo luogo si chiama Taizé, ed è anche una disposizione dell’Essere che mi richiama e voglio lasciar vivere in me.

Taizé è una comunità ecumenica che risiede in Francia ma, dal mio punto di vista, è molto più di questo. Perché, una volta che hai fatto esperienza di questo posto, cerchi di incarnarlo; di renderlo uno stile di vita e di riproporlo tutti i giorni, nel tuo piccolo, facendo del tuo meglio; e più di tutto lo vorresti condividere con chi hai a cuore!

“Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date” (Mt 10,8)

In questi giorni (dal 7 al 10 luglio 2022) si è tenuto l’Incontro europeo dei giovani organizzato dalla comunità di Taizé; quello che mi sorprende di questa spiritualità è che ha trovato il modo di farsi strada, di lasciare la sua impronta anche in una città metropolitana quale Torino, veloce e rumorosa. Ero molto perplessa e curiosa di vedere come si sarebbe declinata la proposta di Taizé in una città che ha presupposti di partenza molto diversi dal luogo di origine in Francia: il villaggio tra le colline, dove i tempi sono dettati dalla preghiera e regna la Pace. Dove Ascoltare e ascoltarsi. Dove essere accolti e accogliere l’Altro. Un luogo per fare spazio e condividere la Parola insieme a frati e giovani provenienti da diverse nazionalità e confessioni religiose.

Ebbene sono stata sorpresa, perché, come sempre, ognuno dà il proprio Meglio e le bellezze architettoniche di Torino la dicono lunga: è stato un modo Diverso di vivere la spiritualità di Taizé, abitando i luoghi maestosi della città che ci sono stati riservati. E sentendoci ospiti di onore, tanto da organizzare una preghiera solenne di adorazione alla Sacra Sindone.

Ma il vero cuore dell’esperienza è stato riconoscere ancora una volta la spiritualità di Taizé, cuore pulsante e contagioso di tutti quelli che per sentito dire decidono di fare l’esperienza propria di questo modo d’Essere, che affonda negli insegnamenti del Vangelo, del vivere la fraternità e creare Unione.

Grazie a tutti quelli che già sanno di aver contribuito a rinnovare questo Spirito vivo e sono stati tasselli di questo bel Mosaico che si va componendo.

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