Non smette di incontrare i ragazzi dell'Estate Ragazzi Summerlife l'Arcivescovo Mario Delpini che mercoledì 15 giugno 2020 ha dedicato l'intera giornata a passare da un oratorio all'altro, dimostrando la vicinanza della Chiesa ambrosiana e del suo Vescovo a quelle comunità che stanno affrontando le difficoltà del momento per donare ai ragazzi e alle loro famiglie un'esperienza che abbia il sapore della normalità, pur essendo vissuta in modo inedito e originale. Ecco le parole dell'Arcivescovo e il racconto dei suoi incontri con gli oratori.


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«Non era mai successo… Nessuno sapeva come si poteva fare un oratorio feriale, un’attività estiva senza abbracciarsi, se non si può stare senza la mascherina, se tutte le volte che si entra bisogna igienizzarsi le mani, fare il controllo, giocando a distanza… Era una situazione difficile, ma siete riusciti a realizzare quel “qualche cosa di inedito”, come si vede. Un segno di grande capacità e di intraprendenza, e anche di coraggio. Sono venuto qui per elogiarvi, dire il mio apprezzamento, la mia ammirazione.

È un’estate un po’ strana, ma il fatto che siete riusciti a trovarvi e organizzarvi, utilizzando le strutture e le forze disponibili, ha permesso giorni sereni, per chi ha voluto e potuto partecipare».

Così l’Arcivescovo Mario Delpini spiega ai ragazzi degli oratori la sua visita (in molte realtà presenti anche autorità delle amministrazioni comunali, delle forze dell’ordine o della protezione civile del territorio, oltre agli adulti volontari). Una giornata intensa, mercoledì 15 luglio, che lo ha portato ad incontrare, accompagnato dal direttore della Fondazione Oratori Milanesi don Stefano Guidi, tante realtà diverse.

Si inizia da Milano, dall’Oratorio Ognissanti, dove la proposta estiva si snoda lungo 11 settimane: «Una grande opportunità di ritrovarsi e stare insieme, rispettando le attenzioni richieste», per don Federico Cretti. Una calorosa accoglienza e la preghiera insieme caratterizzano il momento.

All’Oratorio San Giuseppe (Parrocchia Santa Francesca Romana), solo la mattina (dal 29 giugno), ragazzi di elementari e medie, mentre all’Oratorio SS. Redentore (Parrocchia SS. Redentore), la mattina le elementari e il pomeriggio le medie (dal 22 giugno), frequentano con gioia le attività in programma. L’incontro con il nostro Arcivescovo avviene insieme (le due realtà sono legate dall’Unità di pastorale giovanile), nel campo dell’Oratorio San Giuseppe di Milano. «Un significato di profondo respiro: si allarga lo sguardo accogliendo i ragazzi dell’Oratorio SS. Redentore con noi all’Oratorio “Redi” San Giuseppe e si va ancora oltre con l’Arcivescovo, segno che la comunità è sempre più grande delle sue mura», sottolinea il responsabile Simone che insieme a don Giacomo Trevisan, qui come diacono da quando ha ricevuto la destinazione e in attesa dell’ordinazione del 5 settembre, coordinano i gruppi. I ragazzi del SS. Redentore poi, gli consegnano anche una speciale maglietta Summerlife (che subito vuole indossare), realizzata per l’occasione, oltre a presentare all’Arcivescovo il progetto del murales che sta coinvolgendo gli adolescenti: una serie di polaroid che raffigurano scene del tempo vissuto negli scorsi mesi, rivisti sotto la luce positiva del ritrovarsi insieme. Anche all’Oratorio San Giuseppe, la sera, gli adolescenti stanno portando avanti un murales con Gesù attorniato dai ragazzi, un lavoro impegnativo che abbellirà gli spazi dell’oratorio. «Siete gli oratori più artistici e creativi!», commenta l’Arcivescovo.

«Ho ricevuto un messaggio di invito: lei pensa proprio di passare l’estate senza passare da Agrate?», così ha scherzato l’Arcivescovo all’Oratorio Padre Clemente Vismara di Agrate Brianza, dove sono giunti alla quarta settimana di esperienza estiva. Un enorme “Benvenuti” colorato con i gessetti e l’Inno di Summerlife (la colonna sonora di questa Estate 2020) accolgono l’Arcivescovo e don Stefano Guidi, prima di vivere, con don Davide Cardinale e tutti i presenti, il momento di preghiera a partire dalle domande dell’immaginetta che viene consegnata a ciascuno: «Qual è la verità della vita? Come si fa a incontrare Dio, a parlare con Dio? Cosa devo fare io?».

«La visita dell’Arcivescovo è stata un bel momento – rivela don Davide Cardinale – abbiamo sentito la vicinanza del nostro Vescovo che ha confermato e valorizzato il nostro sforzo, facendoci sentire parte di una Chiesa più grande, e aiutando la nostra Comunità, formata da due Comuni, a superare le distanze, percependoci uniti».

Successivamente tappa all’Oratorio San Filippo Neri di Caponago, anch’esso parte della Comunità pastorale Casa di Betania, con la presenza del seminarista Gabriele e la responsabile Lucia: un colorato “Benvenuto” è appeso all’ingresso. «Siamo fortunati a vivere questa esperienza di oratorio – spiega l’Arcivescovo – Come l’uomo che, nel Vangelo, riceve i talenti, posso pensare a quante cose mi vengono date e ho ricevuto (la salute, il tempo, la merenda, il gioco). La domanda è: che cosa faccio poi io di queste cose? Per questo sono qui, per dirvi una parola che ci aiuti a pregare e a non sprecare il bene e la bella possibilità di questa esperienza “Summerlife”».

Ragazzi tutti riuniti anche a Bornago, all’Oratorio San Domenico Savio (della Comunità pastorale Beato Carlo Gnocchi), dove tutto è stato preparato per la visita. Dopo le procedure, ormai di routine, del triage, l’ingresso “ufficiale” dei due ospiti speciali, l’Arcivescovo e don Stefano Guidi, avviene su una passerella con le impronte colorate delle manine dei bambini. Don Claudio Preda, che ha organizzato l’Estate Ragazzi in collaborazione con il Comune, commenta, dopo il canto: «Il nostro Vescovo certifichi attraverso la sua firma che ci vuole bene…» E sul cartello con lo slogan di Summerlife subito l’Arcivescovo scrive “Vi voglio bene” con la data del giorno, 15 luglio 2020. Ma le simpatiche sorprese non sono finite e un nuovo cartello con disegnate due mani e un palloncino rosso viene portato dai ragazzi fino all’Arcivescovo. «Non proviamo ora di nuovo la sua temperatura ma vogliamo verificare se davvero è felice di essere qui con noi». Un grande punteruolo permette all’Arcivescovo di far esplodere il palloncino… «Allora il suo cuore esplode davvero di gioia per noi!»

Ultimo momento di incontro previsto per la giornata di mercoledì 15 luglio è all’Oratorio San Giovanni Bosco di Gessate, per la Comunità pastorale Divina Misericordia. “Kaire” (la parola con cui desidera essere salutato e che significa “Rallegrati”) e altri striscioni di benvenuto decorano l’oratorio. «Summerlife è iniziata il 15 giugno, invitando a partecipare alle Messe per i ragazzi. Poi per tre oratori insieme (una media di 45 iscritti dalla quinta elementare alle medie), grazie alla presenza di una ventina tra universitari e maggiorenni, alcuni animatori 16/17enni e una trentina di adulti per le pulizie, al via tanti giochi, gite semplici, piscina, passeggiate… Oggi, inaspettatamente, anche la visita dell’Arcivescovo – riflette don Paolo Ettori – L’Oratorio estivo, non vissuto nella modalità tradizionale, ha lasciato spazio a qualcosa di inedito… come la sua visita, che ha rallegrato il cuore di tutti e ha permesso ai più giovani di vederlo e conoscerlo. Molto significativo che sia venuto a Gessate, un segno di grande vicinanza per una comunità colpita da un fatto di cronaca terribile che ha scosso tutti».

 

«Insieme, solo insieme, si possono affrontare anche le situazioni più complicate, difficili e persino sconosciute come questo virus… Insieme si può superare ogni ostacolo e restare contenti. Ciascuno vive di un amore che riceve e che lo rende capace di amare – commenta l’Arcivescovo Mario Delpini – Gli oratori stanno dimostrando di saper affrontare questa Estate speciale con fantasia e intraprendenza! Cerchiamo di imparare anche da questa esperienza… di fare tesoro di quanto stiamo vivendo.

Quando incontrate qualcuno che si lamenta troppo ricordategli che la terra è piena della gloria di Dio: basta lamentarsi, comincia ad amare! La terra è piena di questo amore… Uno potrebbe dire: guarda le cose che capitano, che tragedie, che cattiverie… Il mondo si trasforma perché la gente, invece di lamentarsi, invece dell’indifferenza, dell’insofferenza o dello scoraggiamento, si impegna. Io incomincio la mia giornata dicendo: oggi posso amare, chi è che posso rendere contento oggi? Dobbiamo essere capaci di preoccuparci della gioia degli altri. Vi dono allora la benedizione di Dio: Dio è alleato con me, con noi, del bene. Abbiamo una certezza: Dio è nostro alleato per affrontare tutto, giorni belli e giorni brutti. Chi è benedetto da Dio diventa benedizione per chi lo incontra…

Ricordatevi che il risultato di questa strana ma bella Estate Ragazzi è frutto di un’alleanza. Siamo riusciti a far questo perché ci siamo aiutati, siamo stati insieme… È un insegnamento che vale per questi momenti di emergenza ma che dovremmo imparare a far valere sempre. Noi riusciamo a far bene le cose perché le facciamo insieme: allora buona Estate, buon oratorio a tutti voi!».

 

 

 coraggio».

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