Molti iniziano le loro attività estive oggi e nei prossimi giorni. Luglio sarà il mese dell'Estate Ragazzi, qualcuno andrà avanti ad agosto e moltissimi stanno pensando di organizzare le prime due settimane di settembre, tutto per corrispondere al desiderio di socialità dei ragazzi e per riaprire gli oratori, senza lasciarsi intimorire dalle norme da rispettare. Grazie all'apporto delle comunità educanti, dei giovani e degli adulti, dei 16-17enni animatori e anche degli altri adolescenti radunati in piccoli gruppi, l'Estate Ragazzi si può fare! La testimonianza di chi ha già iniziato da una o due settimane ce lo conferma. Ecco qui cinque esperienze di cui abbiamo raccolto le impressioni.


bandiera

Gli oratori stanno tornando ad accogliere i ragazzi, per la ripresa delle attività estive.

Molte realtà inizieranno l’Estate Ragazzi oggi, lunedì 29 giugno, altri, invece, possono già testimoniare la bellezza di questi primi giorni, o settimane, vissute insieme: una preziosa occasione di incontro e di crescita in un contesto sicuro e gioioso. I protocolli per la sicurezza che, inizialmente, sono apparsi ad alcuni molto complicati o troppo limitanti, sono, in realtà, attuabili da tutti, con le accortezze necessarie e quella “vigile serenità” che ci deve contraddistinguere.

 

Ce lo confermano tra gli altri, gli Oratori della Comunità pastorale Sant’Antonio Abate di Varese, gli Oratori di Milano San Filippo Neri e della Comunità pastorale Giovanni Paolo II, l’Oratorio San Luigi di Rosate e l’Oratorio San Giovanni Bosco di Cuggiono.

 

Le scritte “Ingresso”, colorate, si notano da lontano. Sono di più degli altri anni: gli orari scaglionati e il divieto di assembramento impongono luoghi diffusi e una riscoperta di strutture e spazi, vicini, ma solitamente magari mai utilizzati.

Una modalità inedita, ma lo stesso entusiasmo di sempre.

Da lontano la musica ed il vociare allegro di bambini e ragazzi sono riconoscibili: è l’oratorio che riapre ed è l’estate che diventa esperienza di incontro e di crescita.

Avvicinandosi si percepiscono meglio le indicazioni, ripetute dai responsabili, o le regole dei giochi spiegate dagli animatori. Le differenze necessarie, rispetto agli altri anni, nell’accoglienza dei ragazzi e nella gestione, non hanno scoraggiato tantissimi oratori ambrosiani. Negli oratori che già hanno riaccolto i ragazzi, responsabili, coordinatori, sacerdoti, religiose ed educatori insistono sulla necessità, percepita quasi come un dovere morale, e pastorale, «dopo mesi oggettivamente difficili», di «regalare, secondo le possibilità, momenti di condivisione e di serenità a bambini e ragazzi». È con questo desiderio, permettere ai ragazzi di ritrovarsi, confrontandosi con gli altri, rileggendo insieme quanto vissuto, coinvolgendo in attività sportive ed artistiche ed educando, anche attraverso l’animazione ed il gioco, a uno stile responsabile verso gli altri, che gli oratori si sono reinventati, secondo le proprie forze e le proprie possibilità.

I racconti degli oratori che abbiamo raccolto evidenziano soprattutto la gioia dei ragazzi, che sempre ripaga di ogni fatica e, quest’anno ancor di più, supera ogni sforzo di organizzazione.

 

 

VARESE
Lavorare insieme per il fare

170 ragazzi in questi giorni stanno vivendo l’esperienza estiva proposta dalla Comunità pastorale sant’Antonio Abate di Varese, Zona pastorale II (negli oratori Emmaus, San Filippo Neri e San Vittore). «Siamo partiti presto, già da fine aprile, ad immaginare una riapertura che coinvolgesse i ragazzi – spiega don Matteo Missora, referente del decanato di Varese per la pastorale giovanile (quest’estate saranno aperti 17 oratori in totale, un bel segnale per la città) – Ci siamo confrontati insieme “per il fare”, creando alleanze, programmando con le altre parrocchie la formazione di animatori e operatori e le attività, in gruppi di lavoro decanali. Quando sono arrivate le ordinanze e le norme regionali avevamo già ipotizzato molte accortezze che sarebbero state necessarie. Questo ci ha permesso di dare il via all’esperienza con i ragazzi già il 15 giugno, slittando solo di pochi giorni rispetto agli altri anni». Ma non è troppo tardi per chi non fosse partito con così largo anticipo, per iniziare, proprio a partire dalle ordinanze emesse, anche ora o pensando alle due settimane prima della riapertura della scuola, a realizzare una proposta estiva per i ragazzi della propria comunità. «Giornate intere o mezze giornate, pranzo al sacco, giochi e attività all’insegna della creatività, ma anche tiro alla fune, karaoke, giochi a stand,…». Un oratorio inclusivo, così come deve essere: i soggetti più fragili sono infatti accolti da educatori dedicati, affiancati ai piccoli gruppi.

 

MILANO
Un oratorio in sicurezza

La cura dei gruppi e delle normative implica una grande responsabilità: la soluzione praticabile, per la Comunità pastorale Giovanni Paolo II di Milano (Zona pastorale I), con gli oratori di San Martino in Greco (con i ragazzi della scuola primaria) e Santa Maria Goretti (per la scuola secondaria), coordinati dalle educatrici professionali di Pepita Roberta ed Arianna, è stata quella di offrire la scelta tra due turni di mezza giornata o una giornata intera, per chi ne avesse necessità. «Nonostante le norme – assicura don Stefano Saggin, Vicario della Comunità Pastorale Beato Giovanni Paolo II – si riesce a giocare, anche se occorre molta pazienza per osservare i protocolli e le disposizioni previste, in particolare le regole di distanziamento. Per quello che si può fare però sta andando bene». Anche se i numeri sono ridotti, in base agli spazi e alle forze a disposizione, i bambini e i ragazzi che vivono la proposta estiva sono contenti di poter ritornare a vivere la socialità e di divertirsi, in sicurezza, con i loro amici e coetanei, attraverso giochi (come “scarabeo” o “il gioco dell’oca”, riproposti attraverso cartelloni giganti), laboratori e “giornate speciali”, invitando anche esperti esterni: lo spettacolo con le bolle di sapone giganti, i corsi di yoga e il torneo di minigolf sono stati particolarmente apprezzati!

 

MILANO
Attività strutturate per regalare leggerezza e serenità

La città di Milano, in questo tempo inedito, diventa d’esempio per la capacità positiva di reazione dei suoi oratori. Un’altra conferma arriva, infatti, dall’Oratorio San Filippo Neri: le attività, qui, sono cominciate da lunedì 22 giugno. «I ragazzi vengono accolti al mattino, per alcune ore, mentre una giornata della settimana è dedicata agli animatori – spiega don Ivan Bellini – Ci è sembrato giusto pensare a un tempo interamente per loro, anche in vista di una riflessione con un focus sugli adolescenti che si pone come obiettivo di lavoro per settembre, ma vuole essere lanciata dall’esperienza estiva». Anche se non tutte le attività sono possibili, alcune si possono totalmente reinventare o addirittura inventare, come è in cantiere, rivela Cecilia, educatrice di Pepita in quest’oratorio, «la possibilità di realizzare un laboratorio di orto/giardinaggio con i più piccoli, in una parte di spazio verde vicino al teatro». Non si può lasciare tempo libero, le attività sono quindi “strutturate e guidate” e il più possibile stimolanti, ma anche “leggere” per permettere ai ragazzi di recuperare tranquillità, serenità e pace, sensazioni soppiantate nell’ultimo periodo da ansie e paure. «Le famiglie si fidano e i bambini desiderano partecipare alle proposte. Abbiamo la convinzione che anche se le cose sono nuove e sicuramente diverse, nel nostro piccolo alle famiglie trasmettiamo un messaggio “bello”: vogliamo esserci per bambini e ragazzi, non perdere il contatto e le relazioni educative costruite».

 

ROSATE
Per il bisogno di socialità dei ragazzi

«Non abbiamo strutturato una proposta estiva solo per offrire un servizio alle famiglie che lavorano – ci tiene a precisare il parroco di Rosate (Zona pastorale VI) don Virginio Vergani – Ci siamo messi in gioco per il bisogno immenso di bambini e ragazzi di recuperare una socialità, tornando alle relazioni reali, dopo mesi di digitalizzazione intensa». Il progetto realizzato dall’Oratorio San Luigi, con una proposta sulla giornata intera, rispetta tutte le normative per la prevenzione e la sicurezza in vigore: si insiste molto, in particolare, sul lavaggio delle mani. «La formazione di OraMiformoacasa, con i webinar seguiti dai nostri animatori ed educatori, è stata molto importante». Il nutrito gruppo di adulti per le pulizie ed il controllo, ed il gruppo di animatori e responsabili, permettono la gestione e l’animazione dei 10 gruppi, per circa 110 ragazzi. Balli, canti, giochi a distanza… Piccoli gruppi? Se, da un lato, si perde inevitabilmente la dimensione comunitaria caratteristica dell’esperienza “tradizionale” degli Oratori estivi, la realtà dei piccoli gruppi diventa una possibilità unica, dopo il periodo di lockdown, per curare maggiormente le relazioni con il singolo e vivere con più profondità attenzioni e amicizie. «Quest’anno stiamo vivendo una modalità diversa di oratorio: il guadagno di questa modalità è la cura, quasi personale, verso i ragazzi (i ragazzi stessi e le famiglie sono molto contente di questo), il limite è che tutto si risolve nel piccolo gruppo e per gli animatori a volte è più impegnativo. Per loro il venerdì pomeriggio dedichiamo quindi del tempo perché possano condividere e parlare dei ragazzi affidati… ma vogliamo anche proporre serate di riflessione “per loro”, perché possano far emergere le sensazioni ricevute nel servizio e cosa stanno imparando, loro, da questa esperienza».

 

CUGGIONO
Un sogno che diventa realtà

Oltre 120 presenze all’Oratorio San Giovanni Bosco di Cuggiono, della Zona pastorale IV, tanti giovani educatori e un buon gruppo di volontari che garantiscono la pulizia costante di materiali, giochi, servizi igienici ed ambienti. «Summerlife è la riscoperta della semplicità, si privilegiano le attività all’aperto, giochi nella natura e nei parchi – spiegano i responsabili – I piccoli gruppi operano in autonomia, secondo le normative, ma non si vuole perdere il filo per far percepire che tutti stiamo vivendo la stessa esperienza: così, ogni giorno, ci uniamo virtualmente per un saluto festoso con una videochiamata tra gli educatori, dopo la merenda». Badminton, frisbee, pallavolo, rigori, staffette, laboratori creativi: con fantasia, sulla base delle proposte di animazione del sito di Summerlife, in base all’età, sono state strutturate attività per tutti. «Questa Estate Ragazzi ci sta insegnando tanto e anche sorprendendo: il valore di un sorriso, celato dalle mascherine, dopo mesi difficili, dice l’impegno, la collaborazione, la fatica, la passione di chi ha creduto che qualcosa che sembrava solo troppo “complicato” fosse in realtà un sogno concretizzabile, se si è uniti come lo siamo noi in oratorio, la nostra seconda “casa” per crescere…».

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