L'Avvocatura della Diocesi, in accordo e collaborazione con la Fom, ha pubblicato nuove Note sull'Estate Ragazzi Summerlife e le attività estive e ha riordinato la modulistica in base al nuovo DPCM dell'11 giugno 2020. Nel frattempo è stata pubblicata una nuova Ordinanza regionale che riportiamo fra gli allegati e a cui facciamo riferimento per le indicazioni. Le autodichiarazioni e altri materiali sono sul sito dell'Avvocatura (link all'interno). Facciamo il punto e accogliamo le parole del Vicario generale, S.E. Mons. Franco Agnesi, che ci esorta a "continuare a prenderci cura dei ragazzi".


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Non inizieremo nei “tempi tradizionali” dell’Oratorio estivo ma con le ultime valutazioni di questi giorni e la gradualità di chi sa ponderare quali siano necessità ed esigenze, trovando nuove risorse per rispondere ai bisogno e soprattutto “esserci come sempre”, potremo partire per vivere la nostra Estate Ragazzi… con loro, i ragazzi, i protagonisti di ogni attività dell’oratorio, e quindi anche di questa esperienza “inedita” che abbiamo chiamato Summerlife – per fare nuove tutte le cose.

Non potremo accogliere tutti i ragazzi, ma ne potremo ricevere il maggior numero. Per questo useremo i criteri della prossimità, della risposta ai bisogni e alle richieste, nella conoscenza delle difficoltà più stringenti e con un’attenzione costante alle forme di fragilità.
I nostri punti di forza saranno la disponibilità degli spazi (secondo una saggia valutazione e guardando anche fuori dall’oratorio) e, soprattutto, l’adesione di tanti volontari maggiorenni (dai 18 anni in su) per la gestione dei “piccoli gruppi”. Volontari responsabilizzati e formati alle norme igienico-sanitarie che potranno appassionarsi a questo progetto comunitario, perché sia la comunità ad accettare la sfida dell’educare ancora una volta, nonostante le difficoltà. 

Il Vicario generale, S.E. Mons. Franco Agnesi, ci dà indicazioni precise su come agire nelle nostre comunità, al punto in cui siamo e rivedendo anche qualche scelta, considerando la chiarificazione dei protocolli che viene dal lavoro di Avvocatura della Diocesi e Fom: «condivisione educativa a custodire anche la condivisione della responsabilità con cui affrontare la domanda: “cosa riusciamo a costruire con le forze di tutti?”. […] Non vogliamo abbandonare i ragazzi e le loro famiglie: proporremo ciò che è praticabile secondo le forze che possiamo mettere in campo. […] discernimento sull’uso degli spazi e sulle possibili collaborazioni con altri soggetti. Anzitutto le parrocchie si sentano soggetto attivo nella proposta educativa, non deleghino ad altri soggetti, piuttosto cerchino collaborazioni. […]».


Mons. Agnesi afferma infine come 
«in questi giorni si è perfezionata l’informativa per la gestione delle attività in
ottemperanze alle norme di prevenzione per la pandemia
».

Per il testo completo del Vicario generale clicca qui.

L’Avvocatura della Diocesi, in collaborazione con la Fom, ha stilato una sintesi recependo anche le disposizione del DPCM dell’11 giugno 2020. Nel frattempo Regione Lombardia ha pubblicato una nuova Ordinanza valida fino al 30 giugno 2020, con disposizioni che riguardano i Servizi per l’Infanzia e l’Adolescenza che riportiamo cliccando qui (con gli opportuni allegati di riferimento).

Per chiarimenti circa l’ottemperanza del decreto ministeriale ecco di seguito la
Nota sull’attività estiva Summerlife (14 giugno 2020)

Attenzione!
Rimandiamo alla lettura integrale di questa Nota che riporta l’aggiornamento più recente delle indicazioni e della loro applicazione pratica (a cura dell’Avvocatura in collaborazione con la Fom).

N.B.: l’Avvocatura ha pubblicato anche le informazioni circa le attività diverse dall’Estate Ragazzi e da un’attività estiva continuativa che saranno possibili dal 15 giugno 2020. Sostanzialmente occorre adottare le stesse procedure di un’attività continuativa, non senza una programmazione documentata.

Si legge nella nota relativa (a cui rimandiamo nella sezione Avvocatura del Portale): «Per “attività diverse” si intendono sia gli incontri periodici destinati a minori sia iniziative occasionali, come singoli incontri in oratorio o singole gite in giornata. Per “incontri periodici” si intendono una serie di incontri inseriti in una programmazione unitaria. Gli spazi all’aperto (cortili, campi da gioco…) e i bar potranno essere utilizzati per queste attività ma non per la “libera frequentazione” poiché essa implicherebbe l’assunzione di rilevanti responsabilità a fronte delle quali non esiste alcun quadro normativo».

 

Che cosa si trova nella Nota sulle attività estive Summerlife?

(descriviamo alcuni punti che sono sviluppati nel testo della Nota a cui rimandiamo)

 

Le attività e gli spazi
Le attività possibili si distinguono fra “statiche”, la cui distanza da mantenere fra i partecipanti è di un metro (si intende tutti i partecipanti) e in attività “dinamiche”, la cui distanza da mantenere è di due metri. Saranno sempre da privilegiare le attività all’aperto. Per le attività si potranno usare anche i bar dell’oratorio, limitatamente al tempo di svolgimento.
Occorre determinare la capienza massima degli spazi disponibili. È opportuno per questo farsi aiutare da un professionista. Gli spazi chiusi dovranno essere arieggiati il più possibile.

 

Comunicazione del progetto al Comune e all’ATS (novità 17 giugno)
In questa speciale situazione le attività estive dell’oratorio sono equiparate all’esperienza dei centri estivi per cui è valida la relativa normativa a cui bisogna attenersi, in riferimento alle misure anti contagio.
Per tale ragione, in seguito all’Ordinanza regionale del 12 giugno (che recepisce il nuovo DPCM) occorre comunicare sia al Comune sia all’ATS il progetto organizzativo dell’attività estiva che contiene una descrizione generale delle attività e attesta l’effettivo adempimento delle norme. Fino a nuova indicazione si può utilizzare la Dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà che l’Avvocatura identifica dome Allegato 1. Non è quindi più necessaria la richiesta di autorizzazione da parte dell’amministrazione comunale, ma ora bisogna anche comunicare l’effettivo svolgimento delle attività anche all’ATS.

Potrebbe essere anche stabilita una forma di collaborazione con l’amministrazione comunale che potrebbe tradursi in fornitura di spazi, servizi, contributi. Qualsiasi testo di convenzione va prima presentato all’Avvocatura della Diocesi per l’approvazione, prima che venga firmato congiuntamente con l’amministrazione. Non si possono concedere spazi della Parrocchia in concessione sia a Comune sia a enti terzi, così come ribadito dalla comunicazione del Vicario generale sopra citata.

Allegato 1 (novità): Comunicazione progetto organizzativo, cioè il documento da presentare sia in Comune sia all’ATS competente del proprio territorio per la comunicazione semplice in cui si indica la descrizione generale del progetto e gli aspetti che verranno ottemperati rispettando la normativa. Suggeriamo di avviare un’interlocuzione per capire quale sia l’ufficio comunale competente al quale presentare questa documentazione e di contattare l’ATS facendo riferimento alla nuova Ordinanza regionale e al DPCM dell’11 giugno.

Allegato 2: Bozza di Convenzione con il Comune al fine di contributi in denaro o servizi, a cui può essere anche allegata la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà per contestuale autorizzazione.

N.B.: gli oratori della Zona pastorale I e quindi della città di Milano sono invitati a fare riferimento al Bando Milano Summer School.

 

Iscrizioni e criteri di priorità
Ricordiamo che la Parrocchia nell’accettare le iscrizioni non potrà seguire il mero criterio cronologico: nel caso di domande eccessive rispetto ai posti disponibili si dovrà redigere una graduatoria secondo i seguenti criteri suggeriti.

  • La frequenza ai percorsi di catechesi della Parrocchia;
  • La difficoltà nella gestione dei bambini e adolescenti da parte della famiglia (es. entrambi i genitori lavoratori; nucleo monoparentale; impossibilità per i genitori di accedere al lavoro agile/smart-working);
  • La condizione di disabilità del minore;
  • La documentata condizione di fragilità del nucleo familiare di provenienza del bambino o adolescente.

 

Il Patto di Corresponsabilità e le dichiarazioni giornaliere (novità 12 giugno 2020)
Al momento dell’Iscrizione occorre sottoscrivere il Patto di corresponsabilità da parte della famiglia e della parrocchia, attraverso l’apposito modulo che corrisponde all’Allegato A dell’Ordinanza regionale che abbiamo pubblicato anche sul sito www.summerlife.it in questa pagina.
Inoltre vanno firmate anche le dichiarazioni da parte della famiglia sulle condizioni di salute del minore e dell’eventuale accompagnatore che corrispondono agli Allegati B-C-D-E dell’Ordinanza.
Tali dichiarazioni, da consegnare all’ingresso nella zona di accoglienza e triage, prevedono due momenti: la prima accoglienza (allegati B e D dell’Ordinanza); l’accoglienza giornaliera (allegati C ed E dell’Ordinanza). Il Patto e le dichiarazioni vanno sottoscritte per ogni minore (compresi i 16-17enni che presteranno servizio come volontari) e per gli accompagnatori a cui si chiede che abbiano preferibilmente meno di 60 anni, a tutela della loro salute. Spetta dunque ai genitori (attraverso la consegna quotidiana di autodichiarazioni, diverse per “prima accoglienza” e per “accoglienza giornaliera”) il continuo auto-monitoraggio delle condizioni di salute proprie e del proprio nucleo familiare. Per ora sono a disposizione gli allegati dell’Ordinanza, a cui fare riferimento e a cui si rimanda, per predisporre l’organizzazione dell’accoglienza.
Nel caso in cui una persona non partecipi alle attività per più di 3 giorni, è opportuno rieseguire il protocollo per la prima accoglienza (con l’attestazione dei relativi moduli allegati all’ordinanza).

Allegato 5: Patto di corresponsabilità (allegato A dell’Ordinanza)

Altri moduli per l’iscrizione:
Modulo di iscrizione per minorenni
Modulo di iscrizione per minorenni volontari (16-17 anni)

 

Il bonus centri estivi per le famiglie
Il bonus baby sitter può essere usato anche per il pagamento per la frequenza ai centri estivi. La domanda deve essere fatta direttamente dalle famiglie sul sito dell’INPS con il codice identificativo “Centri con funzione educativo-ricreativa (LA)”. Inoltre, occorre consigliare alle famiglie di inviare all’INPS la copia del modulo di iscrizione (vedi sopra). Per permettere la richiesta, la parrocchia dovrà rilasciare ricevuta dell’iscrizione o altro documento di attestazione con la dicitura LA.
Inoltre, si dovranno informare le famiglie di conservare la ricevuta di avvenuto pagamento che corrisponde all’allegato 9 seguente.

Allegato 9: Ricevuta di avvenuto pagamento

 

Responsabile, Operatori, Volontari, Ausiliari
La Nota sull’attività estiva Summerlife dell’Avvocatura suggerisce i nomi delle figure adulte e dei 16-17enni che saranno coinvolti nell’Estate Ragazzi in oratorio, così da rendere chiari i ruoli. Il responsabile è il coordinatore della attività (prete, laico, religioso o religiosa). Gli operatori saranno i referenti e responsabili dei singoli gruppi secondo le proporzioni che conosciamo (1 a 7 per ragazzi dai 6 ai 11 anni – elementari -; 1 a 10 per i ragazzi dai 12 ai 17 anni – medie e superiori). I volontari sono coloro che affiancano gli operatori senza compiti di responsabilità sul gruppo o che si occupano dei laboratori, ecc. e hanno funzione educativa e di animazione (i volontari possono essere i 16-17enni; occorre avere 16 anni compiuti).
Gli ausiliari sono tutte quelle figure adulte che non si occupano direttamente della gestione del gruppo e dei ragazzi ma presidiano tutte le funzioni legate alla gestione dell’estate ragazzi in oratorio (segreteria; accoglienza e triage; pulizia; mensa, ecc.).
Tutti devono essere formati sulle misure anti contagio e le indicazioni di carattere igienico-sanitario (un buon punto di partenza può essere il webinar con il virologo Fabrizio Pregliasco).

 

La responsabilità (novità 12 giugno 2020)
Sostanzialmente niente di nuovo in termini di responsabilità per il “gestore” dell’attività estiva e quindi della parrocchia. Se ci si attiene ai protocolli così come dichiarato all’amministrazione comunale per richiedere l’apertura, la responsabilità corrisponde a quella che la parrocchia ha tutti gli anni in riferimento all’Oratorio estivo.
Gli operatori, i volontari maggiorenni e gli ausiliari non possono essere ritenuti responsabili di eventuale contagio se si attengono alle indicazioni ricevute dalla parrocchia e vengono raccolte le autodichiarazioni relative.

In riferimento all’Ordinanza Regionale, occorre che tutti i maggiorenni che entrano in oratorio come operatori, volontari, ausiliari o responsabili consegnino alla prima accoglienza l’Allegato F e quotidianamente l’Allegato G.

Vai all’Ordinanza Regionale

 

I piccoli gruppi
Conosciamo ormai la composizione dei piccoli gruppi e il rapporto numerico che devono avere con gli operatori maggiorenni. La stabilità del gruppo deve essere mantenuta il più possibile. Non essendo determinata dai protocolli la distanza fra un gruppo e un altro, la Nota stabilisce che sia di almeno 5 metri e che in caso di file e di spostamenti non si scenda mai sotto i due metri di distanza fra componenti di gruppi diversi.

 

Bambini e ragazzi con disabilità
I bambini e i ragazzi con disabilità sono accolti nei piccoli gruppi, ma in questo caso va integrato il rapporto numerico assegnando un operatore maggiorenne in più per ciascun ragazzo con disabilità (rapporto 1 a 1). La normativa non obbliga l’uso della mascherina per i disabili.

 

Modalità di entrata e uscita e di permanenza (novità 12 giugno 2020)
Come già detto, occorre stabilire una zona di accoglienza e di triage, fuori dall’oratorio, oltre la quale gli eventuali accompagnatori non possono andare.
Bisogna distinguere rispetto alle autodichiarazioni da consegnare e alle procedure, la prima accoglienza dalle attività giornaliere (qualora un partecipante – minore o adulto – si assentasse dalle attività per più di tre giorni, occorre richiedere il modulo di autocertificazione per la prima accoglienza). Occorre avere una particolare attenzione all’igienizzazione degli oggetti utilizzati, soprattutto il termometro (in particolare in caso di contatto e nel primo utilizzo).

Occorre scaglionare il più possibile gli accessi perché si evitino assembramenti. Se possibile è utile differenziare l’ingresso dall’uscita e stabilire turni sia per l’entrata che per la fine delle attività. Non ci si potrà fermare in oratorio al termine delle attività organizzate.
Le presenze di tutti i partecipanti, compresi gli adulti, vanno annotate in un apposito registro (clicca qui per un modello excel), necessario per l’eventuale tracciamento in caso di contagio. Potrebbe essere richiesto dalle autorità competenti.

Occorre misurare la temperatura anche agli eventuali accompagnatori oltre a tutti coloro che entrano in oratorio. Tutti comunque dovranno essere invitati ad un auto-monitoraggio delle condizioni di salute, da certificare con la consegna di autodichiarazione giornaliera.

Chi entra in oratorio dovrà igienizzarsi le mani.

A chiunque venga rilevata una temperatura superiore a 37,5°C non sarà consentito l’accesso (lo stesso vale se la temperatura superiore a 37,5°C ce l’abbia l’accompagnatore). Chi avrà la febbre sopra i 37,5° sarà invitato ad andare a casa e a contattare immediatamente il medico curante. Sarà sua cura farlo. All’oratorio spetta l’obbligo di segnalarare all’ATS territoriale la circostanza di tale rilevazione.

Informativa privacy circa la rilevazione della temperatura (deve essere anche esposta nel luogo del triage).

 

In caso di presenza di sintomi sospetti durante l’attività
Se si dovessero rilevare sintomi quali tosse, raffreddore, congiuntivite, febbre occorre momentaneamente isolare chi ne è colpito (sia esso minore o maggiorenne) e informare la famiglia (senza accompagnare nessuno con sintomi al pronto soccorso). Occorre anche comunicare l’accaduto all’ATS di zona e chiedere istruzioni. Si dovrà avere la riservatezza di mantenere la privacy della persona con sintomi. Se qualcuno risultasse positivo al Covid-19 non sarà riammesso in oratorio se non con la certificazione di una piena e completa guarigione.

 

Norme igieniche
Per la forma propria dell’oratorio che è l’animazione, le norme igieniche andrebbero comunicate ai minori con modalità ludiche. Sarà importantissimo curare l’igiene delle mani e stabilire dei “rituali” e dei momenti in cui sia necessario lavarsi le mani e/o igienizzarle (prima dei pasti, avendo toccato oggetti, dopo essere stati in bagno, dopo aver starnutito o soffiato il naso, ecc.). Sarà utile spiegare ai ragazzi di non toccarsi il viso con le mani e tutte le altre norme sul distanziamento sociale e l’igiene, che vanno rispettate doverosamente e a titolo di esempio anche da tutti i maggiorenni. È obbligatorio l’uso della mascherina per tutti, tranne quando l’attività motoria è intensa (in tal caso la distanza interpersonale deve essere di almeno 2 metri, all’interno del piccolo gruppo).

 

Modalità di somministrazione dei pasti
È possibile consumare i pasti, preferibilmente all’aperto e con posti fissi. Occorre evitare buffet e self-service, ma si può utilizzare un servizio catering con somministazione di pasti in monoporzione e con posate monouso e possibilmente compostabili. Il pranzo al sacco è possibile. In ogni caso si devono evitare scambi di cibo. Sarà importante igienizzare le superfici in casi di turni in spazi chiusi, fra un turno e l’altro.

 

Pulizia
Gli enti gestori sono tenuti a mantenere la pulizia degli ambienti e dei materiali secondo norme precise a cui si rimanda nella Nota (punto 15). Si presti la massima attenzione alla pulizia almeno giornaliera dei servizi igienici.

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